Un pareggio, ancora un pareggio, il terzo. Un risultato che normalmente non fa notizia, ma se ti chiami Paris Saint-Germain allora le cose cambiano un bel po’. I parigini sono abituati a vincere, anzi condannati a vincere e durante il primo tempo hanno seguito il proprio destino nel migliore dei modi. Merito al Rennes per averci creduto però gli uomini di Blanc hanno un problema in trasferta, per il momento nessun successo lontano dalle mura amiche. 4-3-3 per il Psg, Pastore, Cavani e Ibrahimovic, potenza di fuoco inaudita però a trovare il gol è il difensore Camara.
La squadra ospite domina i primi quarantacinque minuti, primo squillo di Ibra dopo tre minuti, poi un altro tentativo alla mezz’ora in acrobazia. E’ un monologo, i bretoni provano solo a limitare i danni posizionandosi a difesa di Costil con le unghie e con i denti. A quattro minuti dalla sosta Verratti illumina con un lancio da applausi, Ibra controlla e spara: traversa! Ci pensa Camara, in campo per l’assenza del duo verdeoro Silva-Luiz, è ben appostato al minuto 43 sul pallone messo in mezzo da Van der Weil.
Psg che rientra negli spogliatoi in vantaggio, è stato tutto facile ma lo zero a uno non consente calcoli. Succede che la semplicità con la quale i capitolini si sono portati avanti diventa un boomerang, troppa mollezza al rientro in campo. Il Rennes manda Ntep nella mischia, mossa efficace perché il 22enne con la sua freschezza mette il coltello in mezzo alle piaghe della difesa avversaria. Un gol quasi comico, non è neppure un tiro ma un suggerimento però è il risultato che conta e non serve neppure Doucouré, la palla finisce ale spalle di Sirigu. I padroni di casa ora ci credono, il Psg ora è umano, troppo umano, Sirigu deve impegnarsi sul destro dello scatenato Ntep al termine di una buona ripartenza. Non c’è altro da registrare, il motore del Psg è ingolfato.