La Premier League ci accompagna all’ora di pranzo con una gara da leccarsi i baffi, Arsenal-Manchester City. Lo spettacolo visto all’Emirates Stadium non ha deluso le aspettative. Prima gara con la maglia biancorossa per Welbeck, dopo 12 minuti la difesa dei Citizens gli fa un bel regalo di benvenuto lui però non ne approfitta e il colpo sotto va a finire sul palo. La gara si sblocca alla mezz’ora, ci pena il killer Aguero su imbeccata di Navas.
Giornata di prime volte, l’assenza di Touré obbliga Pellegrini a gettare nella mischia Lampard, non c’è neppure Dzeko ma in questo caso è una scelta e il sigillo del Kun ne conferma la bontà. I Gunners giocano molto bene ma si ritrovano sotto, City meno costante ma velenoso e rapido in fase di transizione. Il vecchio Frankie ha un po’ di ruggine addosso, Milner al suo posto nella ripresa per vivacizzare il gioco in mezzo, ne esce un secondo tempo ancora più bello nel primo.
L’Arsenal trova il pareggio con Wilshere, da sottolineare la palla dentro servita da Ramsey, Clichy dribblato e palla sul palo del portiere. C’è subito la palla buona per ribaltare il risultato, tocca a Sanchez, bella conclusione di destro e palla alle spalle di Hart. E’ spettacolo a non finire, elettricità palpabile negli ultimi minuti che vedono De Michelis pareggiare i conti con un’incornata su calcio dalla bandierina.
Il Manchester City riesce a riprendere la gara e potrebbe addirittura farla propria in due ulteriori occasioni con due neoentrati, Kolarov e Dzeko, il legno gli dice no. Ci prova anche Nasri, stavolta lo stop arriva dalla bandierina del guardalinee. Grande spettacolo, due squadre che reciteranno un ruolo da protagoniste, il City – campione in carica – non è certo una sorpresa, bello e a tratti bellissimo l’Arsenal. C’è materiale per fare il tanto sosprirato salto di qualità. Lo status di perdenti di successo è una mezza maledizione, i gol che servono per vincere potrebbe portarli proprio Alexis Sanchez, colpo estivo.
Ne vedremo delle belle.