Alla fine, la “più grande vergogna della storia calcistica del Portogallo” (titolo di “A Bola”) ha avuto l’epilogo che, francamente, era nell’aria: Paulo Bento non è più il ct della nazionale lusitana, reduce dallo scioccante 0-1 casalingo contro l’Albania (leggi qui la cronaca), match d’esordio nelle qualificazioni europee. Sia chiaro, anche con l’ex centrocampista della nazionale il Portogallo non avrebbe avuto particolari problemi a qualificarsi per la fase finale in Francia, ma è palese che all’indomani di una sconfitta così eclatante una decisione doveva essere presa. E, all’apparenza, è stata presa sia da Paulo Bento che dalla Federazione. Un addio “di comune accordo”, quindi, che mette fine ad una gestione durata quattro anni e cominciata all’indomani del Mondiale in Sudafrica; è seguito il buon Europeo (eliminazione in semifinale, peraltro un pizzico immeritata, contro la Spagna) e il fallimentare Mondiale chiusosi con l’eliminazione nel girone a vantaggio di Stati Uniti e Germania. La Federazione, nel comunicato che di seguito riportiamo, ha annunciato di essere già al lavoro nella ricerca del sostituto di Paulo Bento:
A Federação Portuguesa de Futebol comunica que hoje, 11 de setembro, termina o vínculo contratual de Paulo Bento com a FPF e ao serviço das Seleções.
Esta foi uma decisão tomada conjuntamente entre a Direção da FPF e Paulo Bento.
Agradecemos tudo o que Paulo Bento fez pela nossa Seleção, nomeadamente pelo apuramento de Portugal para o EURO 2012 e para o Mundial 2014.
A FPF já esta a trabalhar numa solução estruturada para dirigir as nossas Seleções e que será conhecida em breve.
Mais uma vez obrigado ao treinador Paulo Bento.