Svizzera-Inghilterra 0-2: Welbeck rovina il debutto di Petkovic

L’Inghilterra dimentica il brutto mondiale vincendo a Basilea 2-0 contro la Svizzera del nuovo corso Petkovic, entrambe le reti portano la firma del neo gunners Welbeck

Dopo il fallimentare mondiale brasiliano, l’Inghilterra debutta nelle qualificazioni ai prossimi europei affrontando la temibile Svizzera  di Vladimir Petkovic che debutta ufficialmente sulla panchina dei rossocrociati. Hodgson deve lasciare a casa Sturridge, con Rooney che porta su di sé tutto il peso dell’attacco, gli danno una mano Welbeck e Sterling, in mezzo al campo c’è la novità Delph affiancato da Henderson e Wilshere, in difesa spazio al giovane Stones che gioca sulla fascia destra (anche se predilige un ruolo da stopper), che completa l’undici dei Tre Leoni insieme a Cahill, Jones e Baines. Dall’altra parte Petkovic adotta un 4-3-2-1 abbastanza compatto con il solo Seferovic di punta e Shaquiri e Mehmedi in appoggio, a centrocampo trio tutto fosforo formato da Inler-Behrami-Xhaka, la linea arretrata è quella standard con Lichtsteiner e Rodriguez a spingere ai lati con al centro Djorou e Von Bergen.

Il match inizia con l’Inghilterra che detta i ritmi di gioco, ma i padroni di casa non si lasciano schiacciare e cercano frequentemente di attaccare sulla destra. Dopo nove minuti arriva la prima ammonizione per Delph, il centrocampista dell’Aston Villa interviene duramente su Lichtsteiner. Un minuto dopo sinistro magico di Wilshere che di prima trova Rooney che però da posizione defilata non riesce a concludere in tempo anticipato dai difensori svizzeri. Nel giro di due minuti, tra il 12′ e il 14’m l’Inghilterra si rende pericolosa: prima Sterling tira debolmente, poi lo stesso giocatore del Liverpool serve Rooney con un taglio in mezzo, dove però quest’ultimo non riesce a dare forza al destro che non da problemi a Sommer nella presa a terra. Nei primi venti minuti si vede dunque una bella partita con le due formazioni che si affrontano a viso aperto, la formazione di Petkovic sembra più accorta aspettando di colpire al primo errore dell’avversario. Alla mezz’ora altra occasione per l’Inghilterra con Welbeck che manda a farfalle la difesa elvetica, il neo Gunners s’invola sulla destra, poi sul suo suggerimento in mezzo nessuno riesce ad arrivare all’appuntamento. Prima della fine del tempo si affaccia di più la Svizzera che con Lichtsteiner prima e poi con Seferovic fanno scaldare i guantoni di Hart, ma è l’Inghilterra che va ancora vicino al vantaggio proprio sullo scadere dei 45′: colpo di testa a botta sicura di Jones e stupendo intervento di Sommer che in tuffo toglie la sfera diretta all’angolino.

La ripresa inizia con gli stessi 22 in campo con ancora l’Inghilterra che detta il gioco, e che si rende subito protagonista di una nuova azione pericolosa con Sterling, su cross di Henderson, cicca la palla che anche grazie ad un rimpallo di Behrami sfiora il palo a portiere battuto.  Al 57′ è Seferovic, l’uomo più pericoloso della Svizzera, che ha una palla gol interessante, trovando Hart alla deviazione in angolo. Un minuto dopo su contropiede spietato, l’Inghilterra passa in vantaggio con Welbeck: azione veloce orchestrata da Rooney, e finalizzata da Sterling bravo poi a servire in neo attaccante dell’Arsenal che non fallisce da pochi passi. Petkovic a questo punto inserisce Drmic per Mehmedi, e proprio il neo entrato si presenta a tu per tu con Hart che riesce anche a saltarlo, ma trova Cahill che salva sulla linea la palla del pareggio svizzero. Anc0ra sostituzioni per la Svizzera che prova in tutti i modi di recuperare lo svantaggio, i padroni di casa attaccano a testa bassa, ma manca incisività e cattiveria negli ultimi venti metri. A cinque minuti dal termine è Inler a far gridare al gol con una staffilata dalla distanza che sfiora i pali. Nei minuti di recupero Hodgson fa entrare Lambert per il generoso Rooney, Sterling sfiora il raddoppio al primo minuto di recupero, 2-0 che arriva quasi al fischio finale ancora con Welbeck su assist di Lambert.

 

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Fin da bambino voleva diventare talent scout, seguendo le partite di calcio internazionale, il suo primo idolo è stato Robert Pires, da anni grazie a Footlandia è diventato famoso nel web per le sue schede di giovani in rampa di lancio, il suo idolo calcistico adesso è Chicharito Hernandez suo pallino che ha segnalato alla Lazio nel 2009 senza però essere ascoltato. Ha scritto per Mistermanager e per tuttomercatoweb, oltre ad aver fatto apparizioni in tv private di Roma. Si occupa della rubrica World's got talent dove ci illumina nelle sue performance di descrizione dei nuovi talenti in giro per il mondo