Lampard respinge le critiche: ‘Avrei accettato qualsiasi offerta del Chelsea’

Frank Lampard ha ammesso che gli sarebbe piaciuto essere ancora un calciatore dei Blues: “Desideravo giocare con più regolarità, ma non sono stupido e non è stato certo questo il motivo del mio addio”. Ha poi aggiunto: “Quando vincemmo la Champions League sapevo che ci sarebbe stata una sorta di evoluzione. Il Chelsea voleva ringiovanire la squadra e quello era il momento migliore per il club”.

Quattordici lunghi anni, vissuti con grande intensità hanno lasciato il segno in questo centrocampista modello, apprezzato per la sua tecnica, e la sua prolificità. Sebbene sia un centrocampista centrale che spesso gioca arretrato, il suo tempismo eccellente negli inserimenti gli ha permesso di segnare molto. Ed in questo la sua grande intelligenza tattica ha avuto un ruolo determinante. Tale qualità legittima la dichiarazione del 2009 del medico dei Blues, Brian English, secondo cui Lampard avrebbe un quoziente intellettivo superiore alla media.

Il capitano di lungo corso non rientra più nei piani della società. Mourinho è il suo staff, seduti a tavolino, hanno optato per una linea più giovane. Il 36 enne non ha fatto una piega, ha preparato le valigie e se n’è andato a testa alta, con ben 11 titoli nella stiva. “Ho potuto parlare con José e sia lui che la società sono stati molto corretti con me. La decisione è stata presa, anche se non so da chi. Me ne vado senza alcun rancore, qui ho passato gli anni più belli della mia vita”.

“Al Chelsea abbiamo avuto uno splendido gruppo di calciatori e uomini veri che ci ha permesso di lavorare alla grande, pur cambiando allenatore, riuscendo a raggiungere traguardi importanti, ma tutto ciò non dura in eterno” ha sentenziato Lampard. Alla luce del ricordo che i tifosi hanno di lui, considerato una vera e propria bandiera, desiderava partire senza dissolversi nel nulla. Ora, alla ricerca di una nuova avventura, la Major League Soccer americana è sembrata la nave perfetta sulla quale salire.

Il solido regista, che ha da poco annunciato il suo ritiro con la nazionale inglese, andrà ai New York City ma giocherà per sei mesi con i campioni del Manchester City, con la formula del prestito, poiché entrambe le squadre appartengono allo sceicco Mansour. Alla corte di Pellegrini Lampard rimarrà fino al mese di marzo, mese nel quale inizierà il campionato americano. Suo malgrado ha ammesso le bizzarre sensazioni che prova quando veste la maglia del city: “Provo una strana sensazione a vestire la maglia dl City, ma desidero realmente avere un impatto positivo nel mio periodo qui a Manchester per poi lanciarmi con rinnovato entusiasmo nel prossimo passo della mia carriera”. Sollecitato dai suoi vecchi tifosi che lo hanno tacciato di tradimento per aver accettato la proposta del prestito al City, ha tenuto a puntualizzare: “Se il Chelsea mi avesse offerto un contratto, anche solo per un altro anno, avrei accettato seduta stante”.

Ma si sa, il mondo del calcio è impietoso, adesso è tempo per Frank di solcare nuovi orizzonti, a vele spiegate.