Tottenham-Liverpool 0-3 – Reds dominanti: buona la prima per Balotelli

TOTTENHAM-LIVERPOOL 0-3 – Domenica pomeriggio caldissima a White Hart Lane, dove va in scena un succulento Tottenham-Liverpool, match di prestigio che mette difronte due attesissime protagoniste della Premier League di quest’anno. Spurs con il vento in poppa grazie alle due vittorie colte contro West Ham e Qpr, mentre il Liverpool cerca un pronto riscatto dopo il k.o. subito contro il Manchester City nell’ultimo Monday night. Gli occhi di tutti, però, sono puntati su Mario Balotelli, al debutto con la maglia Liverpool dopo i diciotti mesi vissuti, fra alti e bassi, a Milanello. Rodgers ha dichiarato pubblicamente di credere nelle potenzialità dell’italiano, che viene schierato subito titolare in un reparto, quello offensivo, che vede la presenza dei guizzanti e tecnici Sterling e Sturridge. Pochettino, rinfrancato dal poker rifilato agli Hoops, ripropone gli stessi undici della scorsa settimana, con il terzetto Chadli-Eriksen-Lamela a supporto di Adebayor, unica punta dello scacchiere degli Spurs.

PRIMO TEMPO- Partita a ritmi elevati sin dalle prime battute.  E Balotelli è subito protagonista: Sturridge crossa dalla sinistra, Mario stacca di testa fra Rose e Vertonghen costringendo Llloris ad una difficile respinta sulla linea di porta. Gli Spurs reagiscono, si fanno vedere dalle parti di Mignolet senza, tuttavia, essere realmente pericolosi. Al settimo, invece, è il Liverpool a colpire: Sturridge serve con il contagiri  Henderson che, a sua volta, offre un cioccolatino per Sterling, che deposita in rete per il vantaggio Reds. Passano solo sessanta secondi ed è il Tottenham a sfiorare il pareggio: lancio in profondità per Adebayor, che controlla la palla e prova il pallonetto a superare Mignolet in uscita disperata, ma la conclusione si perde di poco alta sopra la traversa. Non c’è un attimo di tregua. Sul ribaltamento difronte, numero di Sturridge al limite dell’area di rigore londinese, concluso con un tiro che fa la barba al palo posto alla sinistra di Lloris. Al tredicesimo, altra occasione d’oro per Balotelli, che stacca di testa sul cross dalla sinistra di Gerrard, ma non trova la porta da posizione decisamente favorevole.

La partita è gradevole, giocata a grande intensità, con il Tottenham che prova a ribaltare la situazione e il Liverpool, invece, pronto a fare male in contropiede. Alla mezz’ora, bel duetto fra Balotelli e Sturridge, con quest’ultimo che lascia partire un sinistro a giro dal limite dell’area su cui si fa trovare pronto un attento Lloris. Solo sessanta secondi ed è ancora il Liverpool a sfiorare il raddoppio: Balotelli lancia il contropiede Reds e costringe Lloris a uscire fuori dall’area di rigore per impedire che la sfera giunga a Sturridge; il rilancio del portiere francese, però, giunge sui piedi dell’ex Citizens, che – a porta completamente sguarnita – calcia malissimo dai venticinque metri e non inquadra neppure lontanamente lo specchio della porta. Grande occasione per gli Spurs nel finale: Kaboul lancia lungo in profondità, Lovren stacca di testa ma manca completamente l’aggancio con la palla e, involontariamente, favorisce l’inserimento in area  di Chadli, che calcia a botta sicura ma trova la pronta risposta di Mignolet, autore di una fantastica deviazione in corner.

SECONDO TEMPO – Avvio di ripresa decisamente in tinta Reds: Dier stende in area Allen e, di fatto, regala un calcio di rigore alla compagine di Rodgers. Dal dischetto si presenta Gerrard, che – nonostante Lloris intuisca la direzione del tiro- mette a segno il raddoppio degli ospiti. La reazione dei padroni di casa è immediata, con Lamela, sulla mancina, in particolare spolvero. Di occasioni da goal, però, neppure l’ombra nei dieci minuti susseguenti al secondo goal dei Reds. Pochettino corre ai ripari: fuori Eriksen e Bentaleb, dentro Townsend e Dembelè. Passa solo un minuto ed è proprio il neo-entrato Townsend a farsi rubare palla da Moreno, che si lancia in campo aperto verso l’area avversaria e, totalmente incontrastato, lascia partire uno splendido sinistro in diagonale che vale la terza rete per il Liverpool. Lo spicchio dei tifosi Reds ribolle di entusiasmo, mentre Rodgers, a risultato di fatto acquisito, opta per un doppio cambio: fuori Allen e Balotelli, dentro Emre Can e Markovic. La terza rete tramortisce il Tottenham, che lascia campo alle iniziative dei Reds. Al sessantacinquesimo, Sturridge manda in bambola la difesa avversaria e lascia partire un tiro deviato difettosamente in corner da Lloris; dal conseguente corner, Lovren si rende protagonista di un colpo di testa, che si perde alto di pochi centimetri sopra la traversa. Solo centoottanta secondi ed è Sterling a rendersi protagonista di una strepitosa serpentina che mette a sedere l’intera difesa avversaria, conclusa, però , con un bruttissimo tiro facilmente neutralizzato da Lloris. Nel finale di partita non accade più nulla di significativo.

Il Liverpool, dopo le roboanti vittorie dello scorso anno (5-0 a White Hart Lane e 4-0 ad Anfield Road), prosegue la striscia vincente negli scontri diretti contro il  Tottenham, uscito decisamente ridimensionato dal primo vero test contro una squadra di rango della Premier. La larga vittoria con il Qpr, com’era facilmente intuibile, è stata illusoria, agevolata da un avversario totalmente inconsistente. Da rivedere la fase difensiva degli Spurs, con Kaboul inguardabile e Dier, a differenza di quanto visto nelle prime due partite, decisamente in difficoltà. In mediana manca tremendamente un play, un giocatore in grado di dettare i tempi di una manovra spesso inconsistente e in tilt quando, come oggi, subisce la pressione costante della prima linea avversaria. A sprazzi Lamela, autore, comunque, di una prova che rasenta la sufficienza. Molto bene, invece, il Liverpool di Rodgers, superbo in avanti, pratico e rapido a centrocampo, ma con ancora qualche amnesia di troppo dietro. Buona la prima di Balotelli, attesissimo protagonista dell’incontro: l’intesa con Sturridge e Sterling è già ottima, buona la predisposizione al sacrificio e almeno tre nitide occasioni da gol, una sciupata in malomodo. Insomma, un buon Mario Balotelli. Ma i debutti del bresciano sono  stati sovente positivi, addirittura sempre macchiati da un goal prima del match di oggi. Il bello, o forse il brutto, viene ora. Mario deve dimostrare di essere maturato in un contesto, quello di Liverpool, giovane, fresco, frizzante e creativo. Gli ingredienti per far bene ci sono. Buona la prima. Ora ci si attende solide conferme.