Tomas Hubocan è un nuovo giocatore della Dinamo. E’ il jolly difensivo (è infatti capace di ricoprire tutti i ruoli della difesa, pur nascendo centrale) il regalino fatto dal presidente Rotenberg a tifosi e staff tecnico dopo la qualificazione – sofferta – alla fase a gironi di Europa League. Forte fisicamente, difficile da superare nell’uno contro uno, Hubocan – che ha firmato un contratto triennale – sistema un reparto che finora era sembrato troppo fragile.
Nazionale slovacco – vanta trenta presenze nella selezione maggiore – Hubocan era arrivato in Russia nel gennaio 2008, quando lo Zenit lo prelevò dallo Zilina. Con il passare degli anni è diventato una vera e propria bandiera del club, non smettendo mai di fare pubblicità alla Russian Premier League in patria, dove più e più volte affermò come San Pietroburgo fosse una splendida città e il campionato ben più complesso di quanto si potesse credere.
L’arrivo di Villas Boas – che gli ha sempre preferito Neto – e l’ingaggio di Garay in questa sessione di mercato hanno rilegato Hubocan ad essere una quarta scelta di lusso. Inevitabile una sua cessione: ci sono stati più sondaggi, sia dall’Italia (in particolare il Genoa), sia dalla Germania. Ma alla fine Hubocan ha scelto di rimanere in Russia, un paese che, di fatto, lo ha adottato.