Il primo esame probante per il Barcellona di Luis Enrique sarà il giovane Villarreal di Marcelino che domenica sera ospiterà al Madrigal i blaugrana. Nel feudo “amarillo” difficilmente ci si è annoiati in passato, anzi le sfide tra queste due squadre hanno avuto storie particolari e altalenanti. Basti pensare che fino al 9 marzo 2008, data dell’ultimo trionfo del “Submarino amarillo” contro il Barça, il piccolo club castellonense aveva sconfitto i rivali catalani in più occasioni di quante ne avesse perse. Niente male per una squadra che al suo esordio in Liga spagnola, nel non troppo lontano 1998/99, aveva saputo imporsi al Camp Nou con un 1-3 da favola.
E anche in quel 9 marzo 2008, dopo il quale ha racimolato solo tre pareggi e sette sconfitte prolungando un digiuno contro gli azulgrana che dura da sei anni e mezzo, si trattò di un successo in trasferta. Per risalire all’ultima soddisfazione di fronte al proprio pubblico bisogna riavvolgere il nastro fino al 20 ottobre 2007, quando un destro di Santi Cazorla e una doppietta di capitan Senna oscurarono la prima rete da professionista di un giovane di diciassette anni di nome Bojan Krkić. Ma il 20 ottobre 2007 non è solo l’ultimo successo del Villarreal contro il Barcellona nel proprio fortino, ma proprio l’ultima sconfitta dei catalani nella Comunidad Valenciana, nella quale hanno sempre raccolto punti nelle ultime diciotto trasferte di campionato dalla Valencia “ché” a quella levantina, da Vila-real ad Alicante, passando per Elche.
Tra i successi più netti, ma non per questo meno contestati, ricordiamo l’1-4 del primo maggio 2010 con il Barcellona di Guardiola in lotta per il titolo e il Villarreal di Cazorla e Giuseppe Rossi per una piazza europea. Lionel Messi andò a segno due volte, Xavi gonfi la rete su punizione e non mancò un’altra rete di Bojan, ma da queste parti c’è un solo fotogramma rimasto impresso nella memoria di quella gara: il cartellino giallo a Busquets. Se non altro perché il direttore di gara, l’internazionale Fernando Teixeira Vitienes, mostrò quel cartellino per la seconda volta al centrocampista catalano, mancando però di espellerlo. A dieci minuti dalla fine i blaugana erano avanti di due reti, ma il “Submarino amarillo” aveva segnato da poco e in superiorità numerica ci sarebbe stato ancora molto da dire.
Ma se non vi siete ancora convinti dobbiamo riavvolgere il nastro all’8 aprile 2001, quando il Sottomarino giallo è riemerso in massima serie per la seconda volta, dopo una breve apparizione un paio di stagioni prima. Al ventesimo è già 3-0 per la matricola: doppio Víctor intervallato da Calleja, e il Barcellona dei Guardiola e dei Rivaldo è tramortito. In campo c’è anche un certo Luis Enrique, oltre ai vari Kluivert e Overmars e lo spettacolo è garantito. Alla fine proprio la rete di Kluivert al novantaduesimo decreterà il quattro a quattro finale, alla faccia della matricola.
I presupposti per una gara di altissimo livello ci sono tutti. Il Barcellona ha virato nuovamente su un allenatore di casa per ricominciare un ciclo vincente, la consueta ambizione e la fame dopo un’annata a secco la rilanciano come tra le grandi favorite per la vittoria finale. Di fronte ci sarà un Villarreal in constante ascesa sotto la gestione di Marcelino, che con innesti mirati e un gioco veloce e verticale ha dimostrato di poter giocarsela a viso aperto con chiunque. Per chi ama la Liga spagnola, questo è senza ombra di alcun dubbio il primo incntro di cartello della nuova stagione.