Missione compiuta per lo Zenit di San Pietroburgo, prima squadra a superare i preliminari di Champions League accedendo alla fase ai gironi. Il risultato dell’andata era già una buona ipoteca, uno a zero in Belgio, gara senza storia il ritorno tra le mura amiche. Lo Standard Liegi va sotto dopo mezz’ora, buon cross di Criscito che mette in imbarazzo Kawashima, Rondon c’è e piazza nel sacco. Smolnikov fa bene il suo dovere su Faty, salvataggio che vale un gol, Fayzulin prova a rianimare la gara buscando il secondo giallo prima dell’intervallo.
I belgi si trovano in superiorità numerica e il passivo in questo momento non appare proibitivo ma è sempre lo Zenit a far gara. Al 54 fallo in area di Van Damme su Smolnikov, dagli undici metri va Hulk che non sbaglia. Il brasiliano è tornato quello dei tempi migliori, l’azione con la quale realizza il definitivo tre a zero mostra tutta la sua forza fisica. Allo scadere pure Faty guadagna la doccia anticipatamente, turno di squalifica da scontare nel primo turno di Europa League. Tutto facile dunque per i russi, lo Standard però doveva e poteva far di più.