Tce presenta: la Super League greca

Se crisi vuol dire opportunità, la Super League greca (iniziata questo weekend, NdR) ne ha una enorme; deve infatti fare di necessità (la crisi economico-finanziaria se non è più nera è grigio scura) virtù. Olympiakos a parte, unico a poter ancora investire denaro senza dover per forza cedere i propri gioielli, tutti i club greci devono operare sul mercato mettendoci tanta creatività (prestiti, svincolati o “scuoting” nei campionati di minore rilevanza) e più cura nella crescita dei propri vivai. La competitività del campionato greco (trainato dall’Olympiakos) è comunque in leggere ascesa, infatti sebbene il canovaccio veda come protagonisti le tre grandi storiche (il club del Pireo, il Panathinaikos e il Paok, in attesa del ritorno dell’Aek Atene, ora in seconda divisione dopo il fallimento di un anno fa) “nuove” società si stanno affacciando alla ribalta internazionale come l’Atromitos e l’Asteras. Si preannuncia poi grande bagarre tra i club più poveri, tecnicamente e non solo, perchè quest’anno sono quattro i posti che porteranno alla retrocessione.

Olympiakos Secondo anno (e mezzo) per il tecnico spagnolo Michel alla ricerca del terzo titolo di seguito (il quinto di fila per il club del Pireo). Difficile fare meglio della scorsa stagione: 33 giornate su 34 primi in classifica, primo posto finale con 17 punti sulla seconda, miglior attacco (88 reti, media di 2 gol e mezzo a partita) e miglior difesa (19 reti). Conferma d’obbligo quindi per lo zoccolo duro della squadra: riscattato la “saracinesca” Roberto, in difesa restano due certezze come Holebas (terzino di livello internazionale) e Avraam Papadopoulos al fianco del quale giostreranno Abidal (dopo i grossi problemi fisici ha diritto a provare a mettersi ancora in gioco) o lo spagnolo Botia a rimpiazzare la partenza ormai ovvia di Manolas che ha scatenato un’asta internazionale. Mediana ben assortita col “mastino” Maniatis, il giovane Samaris (in breve agognerà sicuramente molti club europei) e l’ex Palermo Kasami al posto del portoghese Machado alla Dinamo Zagabria. In attacco tornato all’Arsenal Campbell, partiti Scepovic (in prestito al Maiorca) e il paraguaiano Valdez arrivano il franco-togolese Dossevi (ultime due buone stagioni al Valenciennes), lo svedese di Turchia “Jimmy” Durmaz, l’olandese Afellay talento in cerca di rilancio dopo la lunga panchina al Barcellona e il 21enne paraguaiano di belle speranze Jorge Benitez, ma si fa ancora affidamento sul 32enne Saviola ancora in grado di fare la differenza se in salute. Cos’altro? Una gruppo nutrito di giovani (ci si potrebbe quasi schierare un undici di tutto rispetto) “fatti in casa” di ritorno da prestiti formativi, su tutti Diamantakos e Vlachodimos. Formazione tipo (4-2-3-1) Roberto; Salino, A.Papadopoulos, BOTIA, Holebas; KASAMI, NDINGA; DOSSEVI, Dominguez, AFELLAY; Saviola

Il nuovo allenatore del Paok, Anastasiadis
Il nuovo allenatore del Paok, Anastasiadis

Paok Ennesima rivoluzione: il nuovo presidente Angelides ha dato il benservito a Huub Stevens dopo una stagione oggettivamente incolore (mancato accesso alla Champions League e eliminazione appena dopo i gironi di Europa League, secondo posto in campionato ma a distanza siderale dall’Olympiakos, sconfitta in finale di coppa dal Panathinaikos che “scippa” ai bianconeri nell’appendice dei playoff anche il posto per il preliminare Champions’). La scelta del successore è caduta, con qualche sorpresa, su Angelos Anastasiadis (che già allenò il Paok in due parentesi nel ’98-‘99 e nel 2002-2004) fuori dal “grosso giro” da almeno un decennio visto che le sue ultime esperienze sono state i sei anni circa da c.t. della nazionale cipriota, una mezza stagione al Giannina e due parentesi al Platanias tra cui gli ultimi cinque mesi dello scorso campionato concluso con una salvezza all’ultima giornata. Rosa rivoluzionata e svecchiata: pensionati l’icona Katsouranis, il rumeno Lazar, il serbo Vukic e il brasiliano Lino partono anche l’israeliano Natcho e lo spagnolo Lucas e non vengono rinnovati i prestiti di Stoch, Insaurralde, Hoesen e Ninis. Pochi e da testare sul campo gli arrivi: il terzino della nazionale rumena Rat (ma ormai 33enne e reduce da una stagione opaca tra West Ham e Rayo Vallecano), il centrocampista israeliano classe ’91 Golasa, l’ala destra slovacca Robert Mak (anche lui nato nel ’91 e in arrivo dal Norimberga e passato anche dalle giovanili del Manchester City) e il trequartista argentino Facundo Ferreyra reduce da una positiva annata al Gimnasia y Esgrima La Plata e al suo primo sbarco in Europa. Buoni rinforzi ad aggiungersi ad un’ossatura di discreta qualità (Glykos in porta, il centrale portoghese Vitor, i terzini Tzavellas e Kitsiou, l’olandese Maduro in mediana al fianco della “stellina” albanese Kace, là davanti la coppia Salpingidis-Athanasiadis) ma il confronto con l’Olympiakos non regge. Nuova linfa potrebbe arrivare da diversi giovani interessanti tra cui il centrale del ’93 Intzidis, l’esterno mancino del ’95 Popovic e soprattutto la punta classe ’96 Koulouris (un gol l’anno scorso al debutto tra i “pro”) Formazione tipo (4-2-3-1) Glykos; Kitsiou, Vitor, Tzavellas, RAT; Maduro, Kace; MAK, FERREYRA, Salpingidis; Athanasiadis

Panathinaikos A grandi passi fuori dalla crisi. I “Verdi”, dopo anni bui (in grosse difficoltà finanziarie, sfrattati anche dallo stadio “Olimpico” di Atene e costretti a tornare nel più piccolo ed economico Nikolaidis) hanno riprogettato il proprio futuro e i risultati si sono visti già nella scorsa stagione: qualificazione in Champions League (ai preliminari sono usciti però per mano dello Standard Liegi) e vittoria della Coppa nazionale. Il “Trifoglio” parte quest’anno con buone possibilità di essere la vera alternativa all’Olympiakos. Pochissimi i movimenti sul mercato, a dimostrazione della bontà del lavoro fatto nelle sessioni precedenti che prodotto una rosa giovane, talentuosa e completa. Mister Anastasiou (che ha rifiutato un’allettante offerta di lavoro dai belgi del Genk) riparte dall’undici base della scorsa stagione (bomber Berg in primis), l’obiettivo che si era imposto: unica partenza il portierino Kapino (sacrificio per le casse societarie, finito a Magonza) e il ritorno al Newcastle del francoalgerino Abeid (ma resta aperto un suo ritorno); i rinforzi si chiamano Bourbos (terzino ex Ofi, uno dei migliori difensori dello scorso campionato), il ritorno dello stopper croato Schildenfeld (sempre in prestito dalla Dinamo Mosca), il mediano olandese classe ’93 Bouy al terzo prestito in tre anni dopo quelli a Brescia e Amburgo e il 18enne Valmir Berisha (svedese di origini albanesi che arriva in prestito dalla Roma che lo aveva prelevato nello scorso gennaio dall’Halmstadt). Formazione tipo (4-3-3) Kotsolis; Marinakis, Koutroubis, Triantafyllopoulos, Nano; Mendes da Silva, Lagos, Pranijc; Klonaridis, Karelis, Berg

Il tecnico del Panathinaikos, Anastasiou
Il tecnico del Panathinaikos, Anastasiou

Atromitos Confermato mister Paraschos dopo il subentro negli ultimi due mesi della scorsa stagione; il discreto finale di stagione ha dimostrato che l’esperienza del 62enne può essere la scelta giusta (aveva già allenato i biancoblu dal 2002 al 2007) per poter far fare il salto di qualità agli ateniesi. Pessimo inizio di stagione però, perso il preliminare contro i modesti bosniaci del Sarajevo, ma i “senza paura” (traduzione letterale di “Atromitos”) guardano avanti. La rosa è sempre di grande, pure troppa, esperienza (il portiere italo-tedesco Cennamo, i centrali difensivi Tavlaridis e Lazaridis, l’ex Perugia e Ascoli Nastos, l’ala argentina e leader della squadra Umbides e la punta romana Stefano Napoleoni ormai in terra greca da 6 anni) anche se partono il bomber Papadopoulos (14 reti la scorsa stagione) e il mediano Fotakis. Dall’Olympiakos torna in “blu” il talentuoso trequartista Tatos (unica nota lieta dell’Aris retrocesso) e arrivano in prestito le punte Karamanos (rinnovo) e Papazoglou a cui si aggiungono il portiere bielorusso Gorbunov (ex Bate Borisov) e il terzino mancino classe ’93 Kouros dal Panionios. Formazione tipo (4-4-2) Cennamo; Nastos, Lazaridis, Tavlaridis, KOUROS; Umbides, Iglesias, Brito, Pitu; Karamanos, Napoleoni

Asteras Confermato il giovane (38enne) mister Vergetis (alla prima esperienza in panchina) l’Asteras è atteso dall’esame di maturità da top club. Nonostante la buona stagione (quinto posto e qualificazione in Europa League) si è lavorato e molto sul mercato. In uscita in difesa i terzini Kontoes e Tsabouris, a centrocampo i mediani Setti e N’Daw gli esterni Navarro e Caffa, in attacco l’argentino Grazzini e lo spagnolo Juanma; fine dei prestiti del portiere venezuelano Hernandez e del bomber argentino Carrasco (10 reti nella scorsa stagione). In entrata il portiere slovacco Kosicki (ex Catania e Novara), in difesa il terzino mancino Panteliadis dall’Apollon retrocesso, a centrocampo il mediano ivoriano Tiè Bi (dall’Evian), il belga congolese Kitoko (in prestito dal Granada) e il regista brasiliano Ederson Tormena (da sempre in Belgio). Bel colpo l’arrivo dall’Ergotelis dopo una buona stagione del belga classe ’91 Badibanga (cresciuto nelle giovanili dell’Anderlecht, sinonimo di qualità) mentre tutti da valutare l’arrivo del solito gruppetto di argentini, l’ala Mazza, i trequartisti Fernandez e Rolle (in prestito dall’Arsenal de Sarandì) e la punta Facundo Parra (meteora all’Atalanta, torna in terra greca dopo una vecchia esperienza al Larissa) che raggiungono i connazionali Lluy, Munafo, Barrales e il leader De Blasis. Una rosa ampia, variegata e con tanta qualità. Formazione tipo (4-2-3-1) Bantis; Lluy, Sankarè, Zisopoulos, PANTELIADIS; TIE BI, Munafo; BADIBANGA, ROLLE, MAZZA; De Blasis

1. FSV Mainz 05 v Asteras Tripolis - UEFA Europa League Third Qualifying Round: First Leg
Il nuovo terzino dell’Asteras Tripoli, Panteliadis, durante il recente match di Europa League contro il Mainz

Ergotelis Lo strepitoso settimo posto, da neopromossa, per il club dell’isola di Creta è l’apice della storia di questa giovane società. Si punta a rimanere in quei paraggi della classifica ma non sarà facile soprattutto per la cervellotica scelta del cambio di panchina da Ouzounidis all’esordiente assoluto Juan Ferrando, 33enne spagnolo (anzi, catalano). Oltre al mister, i “Canarini” perdono tasselli importanti come i centrali Sarris (all’Aek) e Meija (lo spagnolo ex Real Madrid va in Qatar), il trascinatore Badibanga (all’Asteras) e i due vecchi argentini Cardozo e Romano. Molti gli arrivi, tutti da scoprire: in difesa il portiere ceco Cerny dal Cska Sofia, il terzino mancino classe ’93 Lykogiannis in prestito dall’Olympiakos e tre centrali come l’argentino Fideleff (in prestito dal Napoli e reduce da un’esperienza in Israele dove ha qualche lontana origine), il roccioso centrale spagnolo Melli (che era finito in Moldavia) e il camerunense Matoukou (scappato dalla calda Ucraina); anche a centrocampo facce nuove come il mediano ucraino Bogdanov (prestito dal Metalist), il trequartista sloveno Straus (meteora a Brescia ma arriva da due discrete stagioni a Cracovia) e l’esterno franco-comorese Youssouf e così pure in attacco dove sbarcano a Creta il brasiliano Alan (ha vagabondato tra Ucraina, Cipro e Malta) e due punte quotate in patria come lo sloveno Kurez e il serbo Noskovic. Formazione tipo (4-2-3-1) CERNY; Tzanakakis, FIDELEFF, MELLI, LYKOGIANNIS; BOGDANOV, Kozoronis; YOUSSOUF, STRAUS, Chanti; Bambam

Ofi Creta Anche i bianconeri hanno chiuso curiosamente al settimo posto a pari punti coi coisolani (e quindi acerrimi nemici) dell’Ergotelis e nonostante una stagione alquanto tribolata con il cambio di panchina in corsa da Dermitzakis al portoghese Sà Pinto che così bene ha fatto (semifinale coppa nazionale) da puntare a più prestigiosi club europei. Si è deciso di puntare su un vero e proprio personaggio come Gennaro Gattuso, campione (del mondo) sul campo ma in panchina reduce da due brevi e sfortunate esperienze a Sion e Palermo. Una scommessa quindi, ma si riparte da una rosa di discreta qualità, svecchiata (via gli ex “italiani” Zoro, Galletti e Ricardo Veron più il brasiliano Dudu Cearense e il terzino Bourbos) e rinforzata con pochi ma sostanziosi inserimenti come il portiere della nazionale georgiana Loria e il terzino spagnolo Fernandez (ex Genk) più il ritorno dell’esperta punta Petropoulos (12 gol nell’Apollon retrocesso, giocò già a Creta 7 stagioni fa), l’arrivo di due ivoriani come l’esperto difensore Meitè (4 anni fa giocava in Premier al Wba poi scomparso tra Finlandia e “minors” inglesi) e Abdul Razak (promesse non mantenute al Manchester City e all’Anzhi ma è del ’92 e può ancora esplodere) il prestito dalla Costarica dell’attaccante classe ’93 Mayron George già definito l’erede di Joel Campbell. Formazione tipo (4-2-3-1) LORIA; FERNANDEZ, Tripotseris, MEITE’, Milhazes; Makris, Banouzis; Perogamvrakis, RAZAK, Koutzianikoulis; PETROPOULOS

Gattuso, nuovo tecnico dell'Ofi Creta
Gattuso, nuovo tecnico dell’Ofi Creta

Levadiakos Confermato mister Pantelidis buon traghettatore fuori dalla bassa classifica nel finale della scorsa stagione; grosso restyling per poter puntare ad una stagione da passare tranquillamente nella prima metà di classifica. Il club della Beozia nella scorsa stagione ha di fatto giocato solo in casa, conquistando 41 punti dei suoi 42 finali dallo stadio Livadias. Partono almeno una decina di elementi (dal mediano Lampropoulos al centrale Georgiou, dal brasiliano Rogerio alla meteora juventina Kapo) e ne arrivano altrettanti tra cui il ritorno del centrale francese Tomas (già in verdeblu tre stagioni fa), lo stopper ungherese Pinter (due stagioni fa giocava in Liga col Saragozza), il mediano Georgiadis dal Veria, il mediano ivoriano Zito (ex Le Mans e Maccabi Petah), il terzino mancino serbo Projic (più di un centinaio di presenze nella Super Liga serba) e il trequartista argentino Ruben Gomez (da un decennio in Europa, soprattutto in Ucraina). Ci si aggrappa però ancora al bomber Mantzios (12 reti l’anno scorso). Formazione tipo (4-2-3-1) Stratilatis; Nikolakakis, PINTER, TOMAS, PROJIC; Varela, ZITO; Armiche, Konè, Milosavljev; Mantzios

Panetolikos La prima stagione della storia in Super League ad Agrinio è stata un trionfo (nono posto) sebbene ci siano stati scossoni durante il viaggio. Lo stesso mister Chavos si è giocato bene la chance da subentrato in panchina nella seconda metà di stagione e valutata la rosa, quest’estate è intervenuto pesantemente scaricando giocatori fuori dal suo progetto tecnico (dalla punta serba Bojovic al vecchio Camara, dal mediano brasiliano Junior alla meteora del Lecce Wilfried Dalmat) mentre ha perso elementi approdati a lidi più importanti (il centrale camerunense Bikey al Charlton, il terzino brasiliano Galo tornato al Braga, il giovane esterno Bakakis ceduto all’Aek). Buoni gli ingaggi del centrale Malezas (torna in patria dal Dusseldorf) e il mediano Korbos dall’Apollon, desta curiosità l’arrivo di molti elementi stranieri: il terzino spagnolo Kevin (ex Maiorca), l’ala destra argentina Villafanez, il centrale camerunense Edjenguele, il mediano boliviano Bejarano e due punte come il brasiliano Andrè Alves e l’olandese Kappel, ex Braga. E se i playoff non fossero un obiettivo così assurdo per i gialloblù? Formazione tipo (4-3-3) Rafael Bracalli; Koutromanos, MALEZAS, Kousas, KEVIN; Godoy, Sfakianakis, KORBOS; Theodoridis, VILLAFANEZ, ALVES

Panthrakikos Uno dei pochi club a puntare sulla continuità: rinnovata la fiducia in mister Mantzios che ha condotto in porto una salvezza tranquilla per la squadra di Komotini, di fatto sempre a distanza di sicurezza dalla zona retrocessione. Poche variazioni anche nel “roster”: in difesa partono il portiere sloveno Seremet, il centrale Sarakatsanos e il terzino portoghese Diogo rimpiazzati adeguatamente dal portiere portoghese Fernandes (in prestito dagli olandesi del Twente, l’anno scorso all’Ofi ed ex Paok), dal ritorno del centrale francoalgerino Cherfa (dopo una stagione all’Omonia Nicosia) e dal terzino mancino Tsoumanis (dal retrocesso Aris); mentre a centrocampo per uno spagnolo che parte (il trequartista Molina) ne arriva un altro (l’esterno mancino Guille ex Veria). Ci si aspetta una conferma a buoni livelli di tre protagonisti della scorsa stagione come i brasiliani Romeu e Igor (11 reti) e dall’altro spagnolo Cases (6 reti e tantà qualità). Formazione tipo (4-2-3-1) FERNANDES; Papageorgiou, CHERFA, Christou, TSOUMANIS; Romeu, M’Bow; Tzanis, Casas, Baykara; Igor

Giannina Altro club con problemi economici e forti limitazioni di spesa; l'”Ajax dell’Epiro” parte quindi con un “basso profilo” per poi magari uscire alla distanza. Ci si affida molto all’esperienza di mister Petrakis terzo allenatore della scorsa, tribolata, stagione, per poter tirare fuori il meglio da un gruppo di livello non eccelso. Movimenti di mercato ai minimi termini: ceduto l’unico pezzo pregiato, il centrale mancino classe ’91 Kolovetsios (all’Aek per 250mila euro) arrivano solo Manias punta dell’Aris retrocesso e il portierino classe ’92 Giannotis in prestito dall’Olympiakos. Si punta quindi a rivalutare i giocatori più tecnici rimasti in rosa come l’argentino Chavez (meteora a Napoli) talento molto discontinuo, il centrocampista albanese Lila e l’esperta punta serba Ilic. La salvezza sarà un’impresa.  Formazione tipo (4-2-3-1) Vellidis; Dasios, Michail, Tzimopoulos, Struna; Tsoukalas, Lila; Kritikos, Chavez, Charisis; Ilic

Ael Kalloni Futuro nebuloso, ancora senza guida tecnica. Dopo una salvezza faticosa (la peggiore difesa dello scorso campionato con 62 gol subiti) ma messa in conto in quanto club debuttante, si riparte distruggendo quel poco che si era costruito; anche qui grandi porte girevoli: via una decina di elementi (dal centrale congolese Zakuani al mediano portoghese Faria, dal portiere Siderakis al trequartista spagnolo Garcia, dal mediano brasiliano Goianira alla punta argentina Perrone) dentro altrettanti tra cui il portiere serbo Aleksic (all’attivo anche una presenza in nazionale), il terzino Pipinis (torna in patria dopo mezza stagione all’Apoel Nicosia), il centrale nigeriano Adejo (prodotto del vivaio della Reggina con cui l’anno scorso è retrocesso), il centrocampista Stevanovic (serbo proveniente dal campionato macedone), l’ala destra Mingas (buona stagione nell’Apollon retrocesso), l’esperta punta senegalese Henri Camara (una ventina di reti in tre stagioni al Panetolikos per il 37enne ex Celtic e Wigan) e due spagnoli (entrambi valenciani) ex Asteras come l’esterno mancino Ximo Navarro e la punta Juanma. La “stella” resta il brasiliano Leozinho, numero dieci sulla spalle e reduce da 7 gol e 7 assist. Formazione tipo (4-2-3-1) ALEKSIC; Chorianopoulos, Anastasiadis, ADEJO, PIPINIS; Keita, STEVANOVIC; MINGAS, Leozinho, NAVARRO; CAMARA

Panionios Comunque vada sarà un successo; fino a poche settimane fa non era certa l’iscrizione del club ateniese al campionato, inutile analizzare il mercato dei rossoblù senza tenere conto delle grosse restrizioni economiche a cui sono tutt’ora tenuti. Dopo la scorsa stagione sempre a ridosso della zona retrocessione, nonostante i tre allenatori succedutisi sulla panchina, si punta ora su mister Terezopoulos (tecnico delle giovanili) che avrà come due parole d’ordine “salvezza” e “consolidamento economico”. Rosa di fatto azzerata: via una dozzina di giocatori tra cui il portiere Anestis (all’Aek), la coppia di centrali Lampropoulos e Avlonitis, due promettenti classe ’92 come il terzino Kouros e l’esterno Dounis, il trequartista austriaco Lasnik (unico straniero l’anno scorso in rosa), il giovane esterno Kolovos (tornato all’Olympiakos dopo il provvidenziale prestito coi suoi 7 gol) e la punta Aravidis (12 reti la scorsa stagione). Gli arrivi lasciano un po’ perplessi: riscattato dall’Udinese il portiere classe ’93 Giannakopoulos (sebbene non abbia brillato nel prestito della scorsa stagione), il terzino Tazoulis (dal Fostiras, serie cadetta), ben tre mediani come Mitropoulos (riscattato dal Panthrakikos dopo la buona stagione in prestito), il ventenne Siopis in prestito dall’Olympiakos e l’ex Panathinaikos Fourlanos (promettente classe ’93 reduce però dalla fallimentare esperienza in Belgio al Bruges), infine là davanti ecco il trequartista camerunense Boumale (dall’Iraklis, serie cadetta), la punta esterna Fountas (talento 18enne ex Aek che arriva in prestito dal Salisburgo) e il 37enne argentino Ibagaza agli ultimi passi di un’ottima carriera. Formazione tipo (4-2-3-1) Giannakopoulos; Kurdi, Pantidos, Kouros, TAZOULIS; Mitropoulos, FOURLANOS; FOUNTAS, IBAGAZA, Mendrinos; Giannou

Platanias Progetto ambizioso quello del Platanias (che si appresta ad iniziare la terza stagione di seguito nella massima serie, prima non c’era mai stato) salvatosi per “il rotto della cuffia” (in pratica solo per la differenza reti) e dopo aver passato gran parte del campionato tra le ultime posizioni della classifica nonostante il doppio cambio di panchina. Anche nel club biancorosso (il terzo residente nell’isola di Creta) si riparte da un giovane tecnico (il 41enne Christopoulos, ex Giannina ma reduce da un’avventura di pochi mesi in Ucraina al Tavriya) e con un grosso restyling della rosa: via il portiere della nazionale cipriota Georgallides, i due centrali portoghesi Fernandes e Faisca (l’ex Ascoli torna in Italia a Matera) e l’ala serba Belijc, non è stato possibile rinnovare i prestiti con l’Olympiakos dei due attaccanti classe ’91 protagonisti della salvezza e cioè il serbo del ’91 Katai (8 gol e 5 assist) e la punta Vlachodimos (5 gol in metà stagione). Gli acquisti sembrano di livello: difesa francofona col portiere Olimpa (nazionale della Martinica, scuola Bordeaux), il centrale camerunense Yaya Banana (promettente a Sochaux poi passato al Losanna), il terzino maliano Coulibaly (ex Brest) e il congolese Itoua (scuola Auxerre e pescato nella terza divisione tedesca) più altri due terzini come l’ucraino Neplyakh (dal Sevastopol) e il ’91 ex Paok Apostolopoulos; a centrocampo il nazionale del Ciad Mahamat (ex Lokomotiv Sofia ma due presenze in Liga con l’Espanyol), l’esterno mancino serbo Milunovic (classe ’92, dalla Stella Rossa ma con già alle spalle un’esperienza in Belgio al Waregem), l’ala destra Tsourakis (emigrante di ritorno, cresciuto a Stoccarda, arriva dal Duisburg e di fatto esordiente in terra greca) e la punta esterna brasiliana Gomes (diverse stagioni nella cadetteria spagnola). Formazione tipo (4-2-3-1) OLIMPA; COULIBALY, YAYA BANANA, Dimitris, Rafael; Tetteh, Aguilera; Goundoulakis, Mendrinos, MILUNOVIC; Torres

Veria Altra squadra salvatasi all’ultima giornata e che sta facendo di tutto (anche in modo confuso) per evitare le pene della scorsa stagione (suo il record di più allenatori cambiati, ben quattro). Si riparte con un nuovo progetto guidato dallo spagnolo Granero, tecnico da sempre nella seconda divisione spagnola (ex Alicante, Alaves e Oviedo da cui arriva dopo un esonero a febbraio, non proprio un bel biglietto da visita). Perse due pedine importanti come il centrale Barbas e il mediano Georgiadis, arrivano l’esterno omonimo Georgiadis (ex Paok) e una dozzina di stranieri in cerca di rilancio: un gruppo di spagnoli tra cui il terzino Català (passato dalla Champions League col Villarreal al campionato cipriota) e l’ala destra Esparza (ex Numancia e con qualche presenza la scorsa stagione al Panathinaikos), un paio di esperti argentini (il mediano Battion e la punta Campora, entrambi con lontane esperienze all’Aris), il roccioso centrale francese Kali (un ritorno dopo una stagione al Panetolikos), un figlio d’arte come Nigel Hasselbaink (rapida punta esterna figlio dell’olandese Jimmy Floyd e reduce da quattro stagioni in Scozia) e tre ex “italiani” come il greco Katidis (ex Aek fuggito a Novara dopo la lunga squalifica per il “saluto nazista” dopo un gol in maglia giallonera), il congolese Malonga (cresciuto nel Torino e visto in A col Cesena, reduce da una discreta stagione nel Murcia) e Nicolao Dumitru (italo-svedese anche under20 azzurro, promessa del vivaio empolese, acquistato dal Napoli e poi persosi tra numerosi prestiti in provincia). (4-2-3-1) Kantimiris; Amarantidis, KALI, Vertzos, CATALA’; Pavlidis, Ostoijc; Ben Nabouhane, Vergonis, Bargan; MALONGA

Skoda Xanthi Rifondazione per la “Regina di Tracia“: il pessimo finale di stagione e il terz’ultimo posto con due cambi di panchina (e conseguente appendice spareggio con l’Olympiakos Volos per non retrocedere) è un’onta che va spazzata via. Così sta facendo il club rossonero, che ha ingaggiato un tecnico come Tziolis che costruì quell’Asteras oggi club conosciuto anche in Europa e pronto al riscatto dopo un esonero al Giannina. Ceduto il gioiellino di casa Mantalos (il trequartista classe ’91 finisce anche lui all’Aek) salutano anche il portiere spagnolo Chema, il centrale Vallas, il terzino portoghese Paito, il mediano canadese De Guzman (fratello maggiore del neoacquisto del Napoli), l’esterno francese Marin e il bomber Solari (l’argentino Esteban, fratello minore di Santiago, 16 gol nella scorsa stagione, va in Cina). Acquisti intriganti: torna a difendere la porta rossonera dopo un decennio il 35enne Anastasopoulos, davanti a lui arrivano due centrali come l’ex Asteras Lisgaras e l’esperto Karypidis (torna in patria dopo un decennio passato tra Scozia e Cipro) e il terzino mancino brasiliano Wallace (ha vagabondato tra Norvegia, Belgio e Ucraina); in mediana Papasterianos (ritorna in patria dopo una stagione in Romania al Chajna) e il nigeriano Obodo, sì proprio l’ex Perugia e Udinese che solo tre anni fa giocava in serie A a Lecce e con due stagioni discutibili tra Bielorussia e i portoghesi dell’Olhanense (ma la carta d’identità dice “solo” 30 anni). Là davanti arrivano l’esterno argentino Lucero (preso dal retrocesso Apollon), il brasiliano Rennan (scuola Figueirense, prima esperienza europea) e due buoni colpi come il trequartista portoghese Rudy in arrivo dal Deportivo La Coruna e il bomber Kapetanos anche lui di ritorno in terra greca, dopo sei stagioni in Romania tra Cluj e Steaua, a 31 anni con ancora qualche cartuccia da sparare. Formazione tipo (4-2-3-1) ANASTASOPOULOS; Baxevanidis, KARYPIDIS, Goutas, WALLACE; OBODO, Vasilakakis; CALVO, RUDY, Triadis; KAPETANOS

Kerkyra Tornato nella massima serie dopo solo un anno di “purgatorio”, il club di Corfù si presenta agguerrito: confermato il giovane mister della promozione (il 40enne Grigoriou). Perdono protagonisti importanti della promozione come gli esterni Karademitrios (7 reti) e Souanis (6 gol) e la punta macedone Baldovaliev (8 gol) curiosamente non sostituiti da giocatori autoctoni di categoria (arriva solo il 30enne esterno mancino Kanakoudis e il 34enne mediano Cardozo, argentino ma da un lustro in Grecia) bensì da un gruppo eterogeneo (fin troppo) di stranieri: il portiere lituano Setkus (arriva da Famagosta, Cipro), il terzino portoghese Diogo (in prestito dal Setubal, l’anno scorso era al Panthrakikos), il centrale macedone Dimitrovski (esperienze in Cechia, Belgio e Croazia), due spagnoli di qualità (l’esterno Javito ex Aris e “canterano” del Barça con cui fece una presenza in Champions League nel 2005, e il trequartista Borja Sanchez cresciuto nell’Atletico Madrid e in arrivo dall’Huesca), il trequartista cileno Rojas (apprezzato in patria tenta l’avventura europea) e tre attaccanti slavi (i serbi Obradovic e Markovski, ex Doxa e Skoda, e il bosniaco giramondo Kajkut con esperienze in Moldavia e addirittura nel campionato di Hong Kong!). Formazione tipo  (4-2-3-1) SETKUS; KANAKOUDIS, DIMITROVSKI, Paraskevaidis, DIOGO; Zorbas, CARDOZO; JAVITO, ROJAS, Kontos; MARKOVSKI

Niki Volos La cenerentola si prepara per la festa e si rifa il trucco (pesantemente): in panchina viene chiamato a sorpresa il 51enne olandese Wiljan Vloet, da un paio d’anni direttore sportivo (non allenatore) dello Sparta Rotterdam (serie cadetta olandese) e con ultima esperienza di campo al Nec Nimega tre anni fa poco dopo una parentesi come responsabile del settore giovanile del Psv Eindhoven. Si volta completamente pagina anche per quanto riguarda, in pratica, l’intera rosa: pochi i sopravvissuti della promozione (via anche due protagonisti come il trequartista serbo Jevic e gli attaccanti spagnoli Isaac e Anete) e tante, diciamo pure troppe, facce nuove. Vloet si porta dall’Olanda il connazionale Luijckx (28enne centrale con circa duecento presenze in Eredivisie), il centrale belga Ivens (ex Mechelen e Groningen) e la punta classe ’92 Shkurtaj (albanese nato in Grecia, promessa passato per le giovanili di Ajax, Olympiakos e Lazio per poi perdersi tra troppi prestiti tra Portogallo e Olanda); buoni anche i rinforzi arrivati dai club concorrenti come il terzino destro classe ’93 Marinakis (prestito dal Panathinaikos per l’under21 greco), l’esterno classe ’94 Papoutsogiannopoulos (prestito dall’Atromitos), il trequartista brasiliano Rogerio (una decina di gol in due stagioni al Levadiakos), l’esterno mancino Niklitsiotis (ex Giannina, vivaio Olympiakos) e la punta dell’under19 greca Giannitsanis (altro prestito dal Panathinaikos con cui c’è un filo diretto). (4-2-3-1) Tairis; MARINAKIS, LUIJCKX, IVENS, PAPOUTSOGIANNOPOULOS; Chartzias, Georgatzis; Tzioras, ROGERIO, NIKLITSIOTIS; SHKURTAJ

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(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
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