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Un derby molto sottotono quello capitolino tra Austria e Rapid Vienna, il derby d’Austria essendo gli unici due club ad aver partecipato a tutte e 104 le edizioni del campionato austriaco. Entrambe con una storia di successi alle spalle (quella dell’Austria anche recente, campione due anni fa) si ritrovano alla sesta giornata di questa edizione in fondo alla classifica (Austria a 4 punti, Rapid 5). Il Rapid arriva da una clamorosa sconfitta casalinga col neopromosso Altach (mister Barisic cambia tre elementi, il giovane centrale Max Hofmann al posto di Dibon, a centrocampo il tedesco Behrendt per il 20enne Wydra e in attacco torna dalla squalifica lo sloveno Beric); l’Austria, ancora senza vittorie, rispetto al buon pareggio a Graz sostituisce solo (e un po’ a sorpresa) il numero dieci Grunwald per Gorgon.
Proprio Gorgon segna dopo appena 18 secondi dal fischio d’inizio con un tap-in dopo la respinta del portiere ospite Novota su conclusione di Royer. I biancoverdi, comprensibilmente scioccati, non ci capiscono nulla nei successivi dieci minuti di partita lasciando spazi e concedendo interessanti punizioni nei pressi della loro area di rigore ai violetti. In una di queste Suttner pennella sul primo palo ma Novota interviene puntuale; il portiere slovacco è pronto anche qualche secondo dopo quando Royer crossa dalla sinistra in area dove Gorgon sfiora il pari con una girata di testa. L’Austria poi rallenta e il Rapid prende fiato ma senza concludere mai verso la porta avversaria; il gol del pari arriva infatti di sorpresa con un ‘iniziativa personale di Schaub che prende palla sulla destra e taglia verso sinistra in slalom tutta la difesa viola per poi appoggiare al libero Beric che di prima conclude di precisione di piatto destro andando a centrare l’angolino sul secondo palo.
La ripresa non inizia certo come il primo tempo, non accade anzi nulla fino al quarto d’ora quando sugli sviluppi di un corner per l’Austria il gigantesco centrale macedone Sikov si ritrova a colpire di testa ad un metro da Novota (migliore in campo senza discussioni) che si supera ancora salvando un gol fatto. Il Rapid si sveglia e sul capovolgimento di fronte Steffen Hofmann crossa in area dove Schaub di testa conclude alto. Pochi secondi dopo anche Kainz ha una buona opportunità ma di destro calcia addosso a Lindner in uscita. Nel momento migliore dei biancoverdi ecco la batosta: il neoentrato norvegese Kamara prende palla in area, dribbla Pavelic e il rimpallo finisce sul braccio di Petsos, è rigore per l’Austria che l’israeliano Damari trasforma.
Anche stavolta il Rapid ci mette un po’ a reagire (Novota alza sulla traversa un bel tiro dal limite di Gorgon) ma negli ultimi dieci minuti sale in cattedra il neoentrato Schwab, trequartista mancino classe ’90, che prima si fa respingere da Lindner in uscita una buona occasione lanciato a rete e poi realizza l’insperato pari di testa su cross di Schrammel (bravo a rubare palla ad un ingenuo Larsen). L’ultima occasione del match è però per i padroni di casa (cross basso di Kamara che attraversa tutta l’area di rigore e tiro altissimo da buona posizione di Larsen) che, viste le maggiori occasioni da gol create, avrebbe meritato la vittoria; una vittoria che, dopo sei turni, ancora non si vede. Mister Baumgartner resta in bilico (ma trova buone indicazioni per il prossimo futuro), così come il collega Barisic che non perde il derby ma che deve obbligatoriamente superare il preliminare di Europa League contro l’Helsinki (in Finlandia Rapid ko 2-1).
Marcatori: 1’ Gorgon, 18’ st rig. Damari (A) 35’ Beric, 40’ st Schwaub (R)
Austria Vienna (4-2-3-1) Lindner; Larsen, Sikov, Ortlechner, Suttner; Leitgeb, Holland; Gorgon, Meilinger (30’ st De Paula), Royer (10’ st Kamara); Damari. All. Baumgartner
Rapid Vienna (4-2-3-1) Novota; Pavelic, M. Hofmann, Solleitner, Schrammel; Behrendt, Petsos; D. Hofmann (15’ st Schwab), Schaub, Kainz; Beric. All. Barisic
Ammoniti: Larsen, Holland (A) Behrendt, Solleitner (R)