In terra danese nessuno meglio di Stale Solbakken conosce il metodo per battere i tedeschi. Lui, tecnico norvegese allenatore del Fc Copenaghen nelle stagioni che vanno dal 2006 al 2011 per poi tornare alla guida del club nel 2013, ha allenato in Germania per un anno, esattamente a Colonia. Nell’intervista stampa prima del match contro il Bayer Leverkusen ha detto che in Germania di lui non si ricorda nessuno. Un motivo in più quindi per eliminare i tedeschi dalla competizione più prestigiosa. La squadra di casa si schiera con Kadrii e Cornelius in avanti con il solito Claudemir a gironzolare dietro le punte. Peter Schmidt schiera il suo Bayer con Kiessling unica punta e Calhanoglu Bellarabi e Son dietro a suo servizio. L’inizio di gara è infuocato. Al 5′ i tedeschi vanno in vantaggio. Il bambin prodigio turco Calhanoglu scappa via sulla fascia e mette in mezzo un cioccolatino che Kiessling deve solo spingere in rete. I danesi sanno però reagire subito e al 9′ su angolo battuto da Bengtson svetta su tutti la testa di Jorgensen che trova il gol del pari. Passano pochi minuti e il Copenhagen capovolge in un batter d’occhio la gara. Ancora un calcio piazzato. Stavolta però l’errore della difesa del Bayer è palese, permettendo al ghanese Amartey di staccare in modo semplice di fronte all’incolpevole Leno. Il gioco tedesco però è molto più fluido e veloce e moto spesso la squadra di casa è costretta a rincorrere il pallone. Al 18′ uno stacco di testa del sud coreano Son spaventa il pubblico locale che vede il pallone sfiorare il palo alla sinistra della porta difesa da Andersen. Il gol è nell’aria. I tedeschi ci vanno prima vicini con Calhanoglu e Boenisch poi colpiscono con Bellarabi che in volèe sfrutta la sponda di petto servitagli dal Son. Il Copenhagen ha subito la possibilità di riportarsi in vantaggio ma Claudemir da buona posizione sciupa malamente. Da gol sbagliato a gol subito. Calhanoglu imbecca in velocità Son che scappato alle marcature della difesa danese mette a segno il gol del vantaggio. La rete gela il Parken e anche i giocatori rimangono scossi tanto da rischiare l’imbarcata un minuto dopo con Bellarabi che in area spreca l’occasione di realizzare una doppietta e di chiudere la gara.
Nella ripresa gli ospiti sostituiscono sulla fascia un distratto Donati con Jedvaj. La differenza si nota sin da subito con il terzino croato capace di dare maggiore copertura. La partita riparte subito a ritmi altissimi. Prima Delaney dal limite dell’area fa gridare al gol il pubblico del Parken poi Kiessling va vicino al gol per i tedeschi spedendo la palla fuori da pochi passi. Si spegna Calhanoglu e cresce il coreano Son. L’orientale impegna con due bei tiri il portiere Andersen. L’estremo difensore danese risulta essere strepitoso poco dopo quando per colpa di un incomprensione tra Jorgensen e Bengtson è costretto a respingere il tiro di Bellarami, a pochi metri dalla gloria. A un quarto d’ora dalla fine Cornelius spreca l’occasione che avrebbe portato in parità i padroni di casa staccando debolmente e a lato dal centro dell’area un bel cross arrivato dalla fascia. Il finale è tutto di marca danese. Il coro dagli spalti spinge gli uomini di Solbakken all’arrembaggio ma Amankwaa prima e Delaney poi sprecano dal limite dell’area. In contropiede al 93′ Andersen salva i suoi dal 2a4 parando il tiro destinato all’angolino destro di Son. Le speranze dei padroni di casa sono flebili ma ancora vive. Questo Bayer però ha mostrato un grande calcio anche se in fase difensiva ha da migliorare tantissimo.