WEST HAM-TOTTENHAM 0-1– Ciak, si gira, ed è subito derby. La prima di Premier League riserva subito una stracittadina londinese particolarmente sentita, a causa della forte rivalità che intercorre fra le opposte tifoserie: West Ham-Tottenham. Le due squadre si presentano ai nastri di partenza con obiettivi opposti: gli Hammers cercano la salvezza (da cogliere il più rapidamente possibile), mentre gli Spurs vogliono raggiungere la Champions League, traguardo mancato nelle ultime stagioni. Moduli speculari per i due tecnici, che schierano le rispettive squadre con il 4-2-3-1: Allardyce, alle prese con diverse defezioni nel reparto avanzato, opta per Cole unica punta, alle cui spalle agisce il terzetto Downing-Nolan-Vaz Te; Pochettino, al debutto assoluto sulla panchina del Tottenham, ripropone Lamela titolare e, complici le numerose assenze, propone linea difensiva e mediana quasi completamente inedite.
PRIMO TEMPO– Avvio di partita a ritmi blandi, anche se appare chiaro sin da subito che i padroni di casa attraversino uno stato di forma decisamente più brillante. Dopo un quarto d’ora privo di emozioni, ad eccezione di un tiro di Cole spentosi alto sopra la traversa, la gara si accende. E a dominarla sono gli Hammers, che costringono gli Spurs sulla difensiva. La squadra di Pochettino soffre maledettamente sulla fascia sinistra, dove Rose è spesso lasciato solo al cospetto del duo O’brien-Downing, padroni indiscussi di quella zona del campo. Kouyatè ci prova al ventiseiesimo, ma la conclusione non inquadra lo specchio della porta. Passano solo tre minuti e il West Ham ha una grande occasione per sbloccare la partita: Nolan calcia a botta sicura all’interno dell’area piccola, Naughton respinge con il braccio.
Per il direttore di gara non ci sono dubbi: calcio di rigore per gli Hammers e cartellino rosso per l’esterno basso degli Spurs. Dal dischetto si presanta Noble, che spiazza Lloris ma angola troppo il tiro; la palla non inquadra lo specchio della porta e termina fuori. Pochettino è costretto a cambiare modulo: Capoue arretra sulla linea dei difensori, mentre Eriksen, Lamela e Lennon abbassano il loro raggio d’azione e consentono agli Spurs di schierarsi con il 4-4-1.Il goal subito demoralizza i padroni di casa, che concedono qualche contropiede di troppo alla squadra di Pochettino, mai realmente pericolosa, però, dalle parti di Adrian. Gli uomini di Allardyce, dopo cinque minuti alla sbando, tornano a dominare la scena e creano tre occasioni da rete nel finale di frazione, ma in nessuna di queste Lloris è impegnato severamente. Si va al riposo sullo 0-0, risultato che sta stretto ai locali.
SECONDO TEMPO – La ripresa prende avvio con gli stessi effettivi della prima frazione. Primo quarto d’ora decisamente deludente, con le due squadre mai capaci di rendersi realmente pericolose. Al sessantesimo, Pochettino prova a dare la scossa ai suoi: fuori Lamela (ennesima deludente gara con la maglia del club londinese) e Lennon, dentro Townsend e Holtby. Due giri di lancette e viene ristabilita la parità numerica: Collins, ammonito pochi minuti prima a causa di un brutto fallo ai danni di Lamela, stende Adebayor lanciato a rete e si becca il secondo cartellino giallo. Gli Spurs si scuotono, trascinati da un Townsend particolarmente in palla e vicino al goal in due circostanze: al sessantottesimo, si libera al tiro e scocca un destro che costringe Adrian ad una difficile deviazione in corner; un minuto dopo, entra in area ed effettua un destro in diagonale, che termina di poco a lato. La risposta locale non si fa attendere, il tiro di Noble, lesto ad approfittare di una colossale dormita di Kaboul, viene neutralizzato in presa bassa da Lloris. A dieci dal termine, Enner Valencia, talentuoso attaccante ecuadoregno, debutta in Premier League subentrando ad uno spento Carlton Cole. Due minuti più tardi anche Pochettino cambia il riferimento offensivo: fuori l’impalpabile Adebayor, dentro l’under 21 inglese Kane.
All’ottantottesimo, grandissima chance per il West Ham: Nolan, con un sublime colpo di tacco, suggerisce per Downing, che si inserisce nella fragile retroguardia avversaria, vince un rimpallo con Capoue, ma si fa ipnotizzare da uno straordinario Lloris, bravissimo a respingere in uscita disperata. Passano solo centoventi secondi ed è il Tottenham, con una conclusione dalla distanza di Bentaleb, a rendersi nuovamente pericoloso, Adrian, però, si distende e devia con i pugni in calcio d’angolo. Ma al novantatreesimo accade l’incredibile: Kane serve con il contagiri Dier, che entra in area di rigore, aggira Adrian e deposita la sfera in rete. Gli Spurs, in modo non propriamente meritato, vincono grazie ad una rete, a tempo scaduto, messa a segno da un difensore centrale, dirottato a destra per esigenze tattiche dopo l’espulsione di Naughton, trovatosi in quel momento nella posizione di centravanti. Per il giovane Dier non poteva esserci esordio migliore in Premier League. dopo le ottime stagioni vissute con la maglia dello Sporting Lisbona. E per i tifosi degli Spurs, reduci da tre k.o. consecutivi contro gli Hammers, l’annata inizia con il sorriso sulle labbra.