Alla vigilia ci si aspettava una gara equilibrata, che sarebbe finita a reti inviolate od, al massimo, con non più di una rete. Un pronostico che scaturiva dalla difficoltà delle due squadre nel segnare palesata lo scorso anno e che, dal momento che il Terek ha la casella acquisti ancora completamente immacolata e l’Amkar ha preso due interessanti promesse come Kireev o Solomatin, che tutto sono fuorchè due che permettono un salto di qualità. Ed invece è finita con un secco 4-0 per i ceceni, che hanno minato le poche certezze sulla difesa dei rossoneri (oggi in tenuta bianca).
Il 4-0 finale è figlio di una mezzora finale da incubo per l’Amkar, con il 4-1-4-1 del tecnico Muslin che ha fatto acqua da tutte le parti. Il serbo, logico successore di Khuzin e Cherchesov per il modo di giocare, ha impostato tutto su attesa e ripartenza prima che Ivanov lanci meravigliosamente Rybus (incuneatosi perfettamente alle spalle di Phibel) che controlla di testa e batte un Narubin uscito disperatamente. Un errore che dimostra tutta l’approssimazione della difesa ospite, con Nikitin e Phibel distratti e spaesati (inconcepibile tenere Cherenchikov in panchina). Essì che un campanello d’allarme doveva già suonare al 40′, quando Ailton colpiva il palo da dentro l’area piccola su una marcatura approssimativa dello stesso Nikitin.
Dal goal di Rybus in poi la gara prende la piega prevista: Amkar incapace di fare la gara, senza una punta vera e propria (Solomatin – schierato in quel ruolo – nasce ala), e colpito nel morale. I minuti rimanenti sono così tutti di appannaggio ceceno: Lebedenko dimostra di essere un ottimo esterno per una squadra di media classifica e trova l’eurogoal con un tiro a giro; Mauricio con un bolide che bacia il palo e si insacca trova il tris; quindi Solomatin spedisce nella propria porta una punizione di Rybus, affondando definitivamente i suoi nella prima e stortissima uscita stagionale.
IL MIGLIORE: MACIEJ RYBUS – Segna il goal che sblocca la gara con un delizioso pallonetto sull’uscita di Narubin e crea spesso apprensione alla difesa permiana con le sue scorribande. Il polacco non è certo una scoperta di quest’anno: se fosse meno vittima degli infortuni, potrebbe definitivamente fare il salto di qualità.
IL PEGGIORE: THOMAS PHIBEL – In coppia con il capitano dell’under21 russa Nikitin non ne azzecca una. Sbaglia tutto sul primo goal di Rybus, facendosi passare dietro come un dilettante, non esce a chiudere sul raddoppio (seppur straordinario) di Lebedenko. Lo scorso anno fu uno dei migliori della retroguardia rossonera: stagione di grazia la scorsa o giornata storta quella odierna?
TABELLINO:
Reti: M.Rybus 64′, I.Lebedenko 76′, Mauricio 80′, M.Rybus 88′
Ammoniti: P.Zanev 58′, G.Peev 67′, Adilson 72′
Terek Grozny (4-2-3-1): Y.Godzyur; R.Utsiev, A.Semenov, M.Komorowski, F.Kudryashov; Mauricio, Adilson (dal 90′ D.Kuzyaev); I.Lebedenko (dall’85 K.Kadyrov), O.Ivanov, M.Rybus (dall’89’ I.Aissati); Ailton. A disposizione: E.Gorodov, Antonio Ferreira, J.Ojala, F.Piriz, Kanu, A.Akyadov, J.Bokila. Allenatore: Rashid Rakhimov
Amkar Perm (4-1-4-1): S.Narubin; Z.Sirakov (dal 77′ I.Kireev), A.Nikitin, T.Phibel, P.Zanev (dal 71′ S.Takazov); J.Gol; G.Peev, F.Ogude, B.Georgiev, A.Kolomejtsev; P.Solomatin (dal 77′ J.Wawrzyniak). A dispozione: R.Gerus, B.Idowu, I.Cherenchikov, D.Zbozien, I.Picusceac. Allenatore: Slavoljub Muslin
TEREK GROZNY – AMKAR PERM 4-0, VIDEO GOL HIGHLIGHTS