Cordoba
42 anni dopo, i biancoverdi fanno ritorno in Primera Division. La salvezza sarà un’impresa, il mercato è partito tra mille difficoltà. In ogni modo alle cessioni di Fran Cruz e Arturo all’Alcorcon, oltre al fine prestito di Uli Davila (Chelsea), il Cordoba ha cercato di ribattere almeno numericamente. Presi il centrale difensivo Deivid dal Las Palmas, buon colpo il prestito di Fidel dall’Elche così come l’ingaggio dello svincolato Jose Carlos, l’anno scorso al Rayo. Da valutare il centrocampista camerunense Ekeng, proveniente dal Losanna, finora l’acquisto più importante è quello di Fede Cartabia. La giovane punta arriva in prestito con diritto di riscatto dal Valencia, dove la scorsa stagione è stato impiegato con una certa frequenza (40 presenze, 29 da titolare) senza però brillare in zona gol (3 reti); potenzialmente, comunque, ha i numeri per essere uno dei protagonisti del nuovo Cordoba.
Deportivo La Coruna
La novità più importante dei galiziani, tornati finalmente in Primera, è l’allenatore: via Fernando Vazquez, arriva Victor Fernandez. Il tecnico, già sulla panchina di Saragozza (storica vittoria in Coppa delle Coppe nel ’95), Betis, Celta, Tenerife, Gent e – soprattutto – Porto (alla cui guida vinse la Coppa Intercontinentale) è alla ricerca del rilancio dopo l’avventura in Belgio finita con un esonero un anno fa. Mercato poco attivo per il momento: si segnale comunque l’arrivo di Isaac Cuenca, giovane ala catalana che ha appena rescisso il contratto col Barcellona. Di Cuenca, tre stagioni fa, si parlava un gran bene complici anche le belle prestazioni in prima squadra, nel pieno della Barça-mania. I guai fisici e la sfortunata parentesi all’Ajax ne hanno frenato l’ascesa, ma su di lui in Galizia puntano ad occhi chiusi. Presi anche Canella (in prestito dallo Sporting) e Lucas Perez dal Paok. Salutano per fine prestito Salomao (Sporting Lisbona), Rabello (Siviglia), Sissoko (Wolfsburg) e Ifran (Real Sociedad)
Eibar
Prima avventura in Primera Division dell’undici andaluso: Garitano ha chiesto alla società continuità nel progetto tecnico, la rosa che ha conquistato la promozione la scorsa stagione con largo anticipo non sarà stravolta. Certo, via alcuni giocatori per fine prestito (Jota Peleteiro al Celta, Gilvan all’Hércules, Yuri e Eizmendi alla Real Sociedad Morales al Levante), ma l’ossatura della squadra resta intatta. In questo senso sono da intendere i prestiti rinnovati di Dani Garcia e Raul Navas (protagonisti della scorsa stagione) dalla Real Sociedad. Buon colpo l’arrivo di Jaime dal Valladolid, portiere che non è riuscito ad evitare la retrocessione dell’undici “pucelano” ma che si è reso protagonista di una discreta seconda metà di stagione dopo aver scalzato dal posto da titolare il giovane Marino. Attacco rinforzato con l’ingaggio di Angel dal Levante, in difesa acquistato Javi Lara da Ponferradina.
Elche
Non sarà facile ripetere la fantastica scorsa stagione, ma l’Elche ci riproverà. Parecchi cambiamenti nella rosa, dovuti soprattutto a diverse cessioni per fine prestito: Botia e Manu del Moral al Siviglia, Boakye alla Juve, Ruben Perez (tra i migliori lo scorso anno) all’Atletico (poi girato al Torino), Gil al Valencia. A questi si aggiunge la partenza di Javi Marquez con destino Maiorca, oltre alle scadenze di contratto di Rivera, Mantecon e Javi Flores. Tranne gli ultimi due, tutti protagonisti (chi più, chi meno) della storica salvezza di qualche mese fa. L‘Elche si è ributtato così sul mercato e sono già cinque gli acquisti degni di noti: il primo ad arrivare, a parametro zero, è stato Adrian Gonzalez (figlio del più famoso Michel), trequartista, lo scorso anno al Rayo. Da tenere sott’occhio il franco-marocchino Faycal Fajr, proveniente dal Caen. L’ala (incluso nella formazione ideale della scorsa Ligue 2) ha 26 anni e ha firmato un contratto di tre anni. In mezzo al campo, Javi Marquez sarà sostituito da Mosquera: reduce da tre anni e mezzo al Getafe, l’ex canterano del Real Madrid regalerà esperienza e dinamismo. Manu Herrera sarà sulla carta il portiere titolare ma dal Feyenoord è arrivato in prestito il giovane polacco Tyton che potrà lottare per avere minutaggio. Da segnalare anche l’arrivo del giovane danese Tobias Christensen dal Copenaghen.
Espanyol
Non ci sarà più Aguirre sulla panchina dei “pericos”; il messicano sarà sostituito da Sergio Gonzalez, alla prima grande panchina della sua carriera (era l’allenatore della seconda squadra). Capdevila ritirato, Simao in scadenza, Torje in Turchia (Konyaspor), Sidnei e Pizzi di ritorno al Benfica, Jhon Cordoba non riscattato dal Tigres. Sono queste le uscite, fino ad oggi, registrate dal mercato dell’Espanyol. Oltre ai numerosi prestiti di rientro, sono tre gli acquisti del club catalano. Il più famoso è di certo Felipe Caicedo: il potente attaccante ecuadoriano, già in Spagna con le maglie di Levante e Betis, ha rescisso il contratto con l’Al-Jazira e si è legato con l’Espanyol per le prossime due stagioni. Dal Rayo Vallecano arriva il terzino destro Arbilla (chiuso nella capitale dal capitano Tito ma elemento di discreto valore), più quotato invece Salva Sevilla. L’esperto centrocampista, 30 anni, nonostante la disastrosa retrocessione del Betis, è stato probabilmente il migliore dell’annata degli andalusi. Rescisso il contratto col suo vecchio club, non ha avuto difficoltà a trovare subito sistemazione in Primera.