COLOMBIA
OSPINA – Sicuro, attento, determinato, compie almeno due prodezze decisive per mantenere illibata la propria porta. Saracinesca. VOTO: 7
ZUNIGA – Scende con costrutto sulla fascia destra, rendendosi spesso protagonista di velenosi cross in area di rigore. Bene, seppur con qualche lieve sbavatura, anche dietro. Garanzia. VOTO: 6,5
ZAPATA – Partitona dell’ex calciatore del submarino amarillo, agevolato, indubbiamente, dall’assenza di Suarez. Non sbaglia un colpo, bravo anche nei recuperi nel breve e pulito in marcatura. Colonna portante. VOTO: 7
YEPES – Un po’ troppo nervoso, ingaggia qualche sfida dialettica di troppo e compie qualche inutie fallo gratuito. Sarà pure vecchio, ma il temperamento, la grinta e la sicurezza non gli fanno certo difetto. Università della terza età. VOTO: 6,5
ARMERO – E’ sempre lui: spinge bene, difende così così. Dal suo piedino, però, parte il traversone che innesca il secondo goal colombiano. Armero tu nell’universo. VOTO: 6,5
CUADRADO – Ala destra, mezzala sinistra; mezzala destra, ala sinistra. Ovunque lo metti, lui rende. Parte a destra, ma Pekerman – complice la gabbia creatagli intorno dal “Maestro” – lo dirotta a sinistra nella seconda parte del primo tempo, periodo in qui matura il vantaggio dei Cafeteros. Torna a destra nella ripresa e si inventa un assist di testa da cineteca. Gli uruguagi provano a fermarlo in tutti i modi, ma con risultati modesti. Inarrestabile. VOTO: 7 SUBENTRATO —> GUARIN – Solo nove minuti durante l’assalto finale avversario. S.V.
AGUILAR – E’ suo l’assist per la sublime perla messa a segno da Rodriguez. Gioca una partita decisamente concreta, ma al tempo stesso di qualità. Prezioso. VOTO: 6,5
SANCHEZ – Pedina fondamentale per lo scacchiere tattico di Pekerman, preziosissimo quando retrocede sulla linea di difesa. Tanti, forse troppi, errori in fase di appoggio, che denotano una tecnica non propria sopraffina. Fa il suo. VOTO: 6
RODRIGUEZ – Qualità, corsa, sacrificio e, soprattutto, due reti, una di queste assolutamente da cineteca. Stratosferico. VOTO: 8 SUBENTRATO —> RAMOS – Entra per consentire a James di godersi i meritati applausi del pubblico di fede Cafeteros. S.V.
GUTIERREZ – In Colombia sono innamorati di lui. In Messico anche. In questi Mondiali, a parte il goal da killer-instinct (abbastanza semplice) contro la Grecia, ha combinato poco. Anche oggi, francamente, non s’è visto. Spento. VOTO: 5 SUBENTRATO —> MEJIA – Entra a dar man forte al centrocampo colombiano nel finale del match. VOTO: 6
MARTINEZ – Si danna l’anima nella prima parte del match, quando agisce da esterno alto sinistro. Meglio da seconda punta, con meno compiti in copertura. Utile. VOTO: 6
URUGUAY
MUSLERA – Incolpevole sui due goal subiti, ne evita almeno un altro. Sicuro. VOTO: 6,5
MAXI PEREIRA – Produce qualcosa di buono quando si proietta in avanti, si vede negare il goal da uno splendido intervento di Ospina. Dietro, invece, soffre dannatamente. In panne. VOTO: 5,5
GIMENEZ – Falloso, talvolta troppo precipitoso, si becca un sacrosanto cartellino giallo. Non è in serata. VOTO: 5
GODIN – Tanta qualità, grinta e attenzione. Peccato, però, che gli sfugga Rodriguez in occasione del secondo goal dei Cafeteros. Basta un attimo (per beccarsi l’insufficienza). VOTO: 5,5
CACERES – Gioca un’ottima prima mezz’ora, baluardo della difesa Celeste. Cala nella ripresa, ma è di gran lunga il migliore della retroguardia di Tabarez. Grintoso. VOTO: 6
ALVARO PEREIRA – Dovrebbe essere l’uomo che consente a Tabarez di cambiare – in corsa- la linea difensiva da quattro a cinque. L’impegno non manca, la qualità e l’applicazione tattica, invece, sì. Deludente. VOTO: 5 RAMIREZ —> Accende solo a sprazzi la manovra uruguagia e si rende protagonista di un fallo che, forse, avrebbe meritato il rosso. Nervosetto. VOTO: 5
GONZALEZ – Tanto lavoro oscuro. Gioca un buon primo tempo, mentre nella ripresa cala vistosamente. Si guadagna, comunque, la pagnotta. VOTO: 6 SUBENTRATO —> HERNANDEZ – Prova a dire la sua nell’arrembaggio finale, ma non riceve palloni giocabili. Lui, però, fa poco per rendersi utile alla squadra. VOTO: 5,5
RIOS – Garra, volontà e abnegazione. Ma anche troppi falli e poca precisione. Ringhia ma non morde. VOTO: 5,5
RODRIGUEZ – Il migliore del centrocampo uruguaiano e, più in generale, della squadra di Tabarez. Pericoloso quando si inserisce da dietro, è l’unico a far vedere i sorci verdi alla difesa colombiana. Incursore. VOTO: 6,5
FORLAN – E’ lui il fantasma del Maracanà. Un ex giocatore. VOTO: 4 SUBENTRATO —> STUANI – Entra al posto di un fantasma. Ma della sua presenza, oggettivamente, non si accorge nessuno. VOTO: 5
CAVANI – Dà l’anima e rientra spesso a dar man forte al centrocampo. Davanti, però, combina poco, ma non principalmente per colpa sua. Troppo nervoso, rifila un pestone che sarebbe potuto costare molto caro. Orfano del Conejo. VOTO: 5,5