Queste le pagelle dei calciatori bosniaci che con questa vittoria salutano a testa alta e nel migliore dei modi (ma non senza rimpianti) la rassegna iridata.
BEGOVIĆ 6: Poco impegnato, è sempre attento e ben posizionato.
VRŠAJEVIĆ 6,5: È un esterno alto adattato a terzino. Interpreta molto offensivamente il ruolo vista la poca attitudine ad attaccare dell’Iran. Corona una prova convincente con la rete del definitivo 3-1.
ŠUNJIĆ 6: Prestazione impeccabile, senza sbavature di alcun tipo.
SPAHIĆ 6: Contiene le sfuriate degli iraniani e dell’unica punta Ghoochannejhad insieme al compagno di reparto. Sicuramente meglio rispetto alla gara nefasta contro la Nigeria.
KOLAŠINAC 6,5: Il carrarmato bosniaco ara la fascia e tutto ciò che gli si presenta davanti. In fase difensiva è arcigno e non fa complimenti. In avanti spinge che è una meraviglia. È mancata la sua vivacità contro gli africani.
BEŠIĆ 7: Possiede una media di 12 km corsi a partita. Ha il dono dell’ubiquità, è ovunque. Distrugge e imposta. What else?
PJANIĆ 7: Il centro di comando del gioco bosniaco gestisce il ritmo della gara a suo piacimento ed estrae dal cilindro magie fuori dal comune. Immenso.
SUŠIĆ 6: Confusionario e precipitoso. Le accuse di nepotismo lo hanno ferito e spinto a mettere ancor più impegno ma difetta nella sostanza. (SALIHOVIĆ S.V.: Entra nel finale per dare copertura)
HADŽIĆ 5: Timido non sfrutta la chance da titolare al mondiale, si nasconde sul lato destro del campo e partecipa troppo poco alla manovra. (VRANJEŠ 6: Si piazza a destra permettendo a Vršajević di avanzare, difende diligentemente)
IBIŠEVIĆ 5,5: L’eroe di Kaunas non viene servito molto dai compagni. Cerca in più occasioni il secondo gol al mondiale ma non si dimostra letale come al solito.
DŽEKO 6,5: Ha il merito di sbloccare la gara con un gran gol. Lotta, corre e ripiega come non ha fatto contro la Nigeria. Addomestica ogni pallone aereo smistando il gioco de suoi. Positivo sì ma è troppo tardi. (VIŠĆA S.V.: Una manciata di minuti nella quale non può incidere)