Corea del Sud-Algeria 2-4, le pagelle: che delusione Kim, Brahimi spadroneggia

Nel Mondiale delle sorprese accade anche che la possibile sorpresa del Mondiale sia spazzata via da una squadra che di sorprese non sembrava averne tante in serbo alla vigilia e che del Mondiale non vinceva una partita da 32 anni. Non è uno scioglilingua, è quanto visto stasera a Porto Alegre in un match pazzo, spettacolare ma che rischia di pesare come un macigno nella storia calcistica della Corea del Sud: l’undici di Hong (voto 5) è stato travolto 4-2 dalla sorprendente Algeria di Halihodzic (8).
Già, perché il tecnico bosniaco è probabilmente il vero protagonista della partita: rivolta come un calzino la formazione che aveva comunque ben figurato contro il Belgio, tutto in funzione dell’avversario, giustamente temuto e analizzato fin nei minimi dettagli dal punto di vista tecnico e tattico. Simbolo del partitone algerino è Yacine Brahimi (7.5), centrocampista reduce da una discreta stagione al Granada e stasera vero protagonista in campo: corsa, pressing a tutto campo, qualità e – ciliegina sulla torta – il gol che probabilmente ha ammazzato sul nascere le speranze di rimonta coreane. L’impressione è che Taider resterà in panchina per tutto il resto del Mondiale algerino. Positiva la prestazione anche di capitan Bougherra (6.5), nonostante Son lo mandi al bar con una finta in occasione dell’1-3. Il vecchio leone dei Rangers Glasgow è autore di un primo tempo stratosferico, un contratto (è attualmente svincolato) non tarderà ad arrivare.
Son (6.5) è di gran lunga il migliore in campo dei suoi: gol bellissimo, corsa e giocate mai fini a se stesse fino all’ultimo minuto di recupero. Paga il primo tempo incommentabile, come tutti i suoi compagni, ma si conferma calciatore di assoluto livello. Il contrario del suo compagno di reparto Park (4.5) al quale non basta nemmeno più in patria essere passato, anche se come una meteora, all’Arsenal per essere esente da critiche. Delude anche Koo (5.5), nonostante il gol messo a segno nel finale: il centrocampista offensivo era stato una piacevolissima sorpresa (o conferma per chi segue la Corea del Sud più da vicino) all’esordio contro la Russia ma perde stavolta nettamente il duello a distanza con Brahimi.
L’Algeria ha sfoggiato un attaccante che può avere ancora più soddisfazioni nella seconda parte di carriera: Slimani (7), centravanti dello Sporting Lisbona, segna un primo gol bellissimo (potenza e tecnica), offre a Djabou (6.5) l’assist per il 3-0 e soprattutto riesce a rendersi utilissimo in tutte le fasi di gioco, non risparmiandosi mai. Insomma, un incubo per la difesa della Corea, il cui perno è stato probabilmente la più grossa delusione della serata. Kim Young-Kwon (4.5), da tutti indicato come un centrale in prospettiva di livello top, stasera è affondato assieme a tutti i suoi compagni di reparto (a proposito, il 4 per il portiere Jung era nell’aria ed è puntualmente arrivato) e si è reso protagonista di errori davvero sconcertanti (a cominciare dal fallo di rigore, non fischiato, nei primissimi minuti di gara). Le grandi squadre ci penseranno ora due volte prima di investire su di lui.
Menzione d’onore per il portiere algerino, Mbolhi (6.5) che conferma il bel debutto col Belgio, bene anche Mesbah (6.5) che ripaga il suo ct, coraggioso nel preferirlo al più quotato Ghoulam. Paradossalmente, il meno brillante dell’Algeria è risultato Feghouli (6): la superstar del Valencia non è stato devastante come all’esordio ma ha comunque regalato l’assist per il gol del 4-2. Il Mondiale dell’Algeria continuerà se contro la Russia tornerà ad inventare calcio.