COLOMBIA-COSTA D’AVORIO – Due squadre attese all’esame di maturità, Colombia e Costa D’Avorio, entrambe vincenti alla prima del mundial. In gioco ci sono gli equilibri del gruppo D, la vincente potrebbe staccare già oggi il biglietto per gli ottavi di finale, a mezzanotte (ora italiana) si gioca l’altra gara del raggruppamento, Grecia-Giappone. Scontro inedito, mai Cafeteros ed Elefanti si sono trovati di fronte, solo un precedente a livello giovanile con i sudamericani che si imposero per quattro a uno. Poteva essere la sfida tra Radamel Falcao e Didier Drogba, a Brasilia ci sarà solo il secondo ma sono comunque tanti i giocatori di valore che potremmo ammirare nella gara delle 18.00.
QUI COLOMBIA – “Qui ciascuna squadra cerca di imporre il proprio stile ma è molto difficile mantenere certi ritmi per 90′. Bisogna dunque sapersi imporre e gestire poi gli attacchi avversari. Del resto la storia ci insegna che le grandi squadre che sono arrivate fino in fondo ai Mondiali hanno avuto alti e bassi. L’importante è cercare di mantenere il nostro stile e le nostre idee di gioco a prescindere dagli avversari. Bisogna essere preparati davanti a certe situazioni”. Pekerman non fa calcoli alla vigilia di questo match, i guai arrivano tutti dall’infermeria. Perso Falcao, come già detto, si ferma un altro asso. Bacca infortunato, la Colombia potrebbe osare di più rispetto a quanto visto contro la Grecia. C’è Guarín, che ha scontato il turno di squalifica, davanti a far punto di riferimento avanzato uno tra Teo Gutiérrez e Jackson Martínez, straordinario puntero del Porto. 4-2-3-1 lo schema, fondamentale l’apporto qualitativo offerto da James Rodríguez. In mezzo diga composta da Aguilar e dal rientrante Guarín. Terzetto di qualità con James spalleggiato da Cuadrado e Ibarbo. Pekerman affronta la prima curva del mundial puntando forte sulla velocità.
QUI COSTA D’AVORIO – I Cafeteros fanno i conti con problemi di formazione, qualche guaio ce l’ha anche Sabri Lamouchi. Possibile avvio ancora in panchina per Drogba, non al meglio della condizione, l’idea è quella di confermare la formazione dell’andata. “I giapponesi hanno visto l’ingresso di Drogba come un pericolo in più. Il suo ingresso ha regalato agli altri più spazi, ne abbiamo approfittato. Didier è entrato in campo in maniera perfetta, ma me l’aspettavo, è un campione, un combattente vero. Lo so io come lo sa la squadra, abbiamo bisogno di lui”. Questa la teoria del ct degli Elefanti, la mossa pagherà anche oggi? In difesa c’è da sciogliere un nodo: Zokora o Kolo Touré? In mezzo ci sono le certezze, Yaya Touré nel terzetto a sostegno di Bony, che con i suoi movimenti consente a Gervinho e Kalou di fare male. Yepes e soci stiano attenti ai tagli dall’esterno.