Russia-Corea del Sud 1-1: Kerzhakov rimedia alla papera di Akinfeev

RUSSIA-COREA DEL SUD – Aleksandr Kerzhakov, attaccante dello Zenit St. Pietroburgo, entra e toglie le castagne dal fuoco alla Russia dopo la clamorosa papera occorsa ad Akinfeev sul tiro di K. H. Lee. L’1-1 finale è un risultato che mantiene aperto il discorso qualificazione per entrambe le selezioni.

Fabio Capello, CT della Russia, opta per la prudenza e vara un 4-5-1 mascherato da 4-3-3 con Zhirkov esterno alto, Kokorin unica punta e Glushakov, giocatore di contenimento, al posto di Denisov, più geometrico e raffinato. La Corea del Sud di Hong Myung Bo si presenta con il suo solito 4-2-3-1: Park – ex Arsenal e Monaco – di punta, Son del Leverkusen esterno sinistro che ama convergere verso il centro e il capitano Koo sono i punti cardini di una formazione ordinata, precisa nella circolazione del pallone ma poco concreta in avanti.

Il primo quarto di gara scorre lentamente senza sussulti da ambo le parti. La Sud Corea prende in mano il possesso ma non riesce a sfondare l’ultima linea difensiva russa. La battaglia è in mezzo al campo e da lì non si passa. La partita si accende intorno alla mezz’ora ed è la Russia a ravvivarla in termini di occasioni: prima una punizione dalla distanza di Ignashevich tasta le capacità di Jung poi Zhirkov spreca, calciando malamente, una buona ripartenza orchestrata da Kokorin. Pochi istanti più tardi sono i coreani a rendersi pericolosi con il tiro di Koo che termina di poco a lato. A cinque minuti dal termine della prima frazione arriva lo spavento più grande per i russi. Koo si libera al tiro dal limite dell’area, una deviazione di Ignashevich spiazza Akinfeev ma fortunatamente il pallone finisce sul fondo. C’è ancora tempo per una chance in più: Son spara alto dopo aver dribblato un paio di difensori. Il primo tempo, dopo un’ampia fase di studio, si conclude con un paio di emozioni per parte. 

La ripresa appare immediatamente più vivace. V. Berezutski in anticipo su corner sfiora il gol sul primo palo. Fayzulin ci prova con il sinistro, Sung smanaccia come può. Dopo di che comincia la serata-no del portiere russo Akinfeev. Koo tenta nuovamente da fuori area, il portiere del CSKA Mosca blocca in due tempi; un minuto dopo Akinfeev si salva ancora una volta in seguito a una goffa respinta su conclusione di Ki. Ora è il turno della Russia: destro di Eschenko e sinistro di Kombarov, Jung neutralizza entrambi. Ma al sessantottesimo è la Corea a vincere la gara dei tiri dalla distanza: il neo-entrato K. H. Lee viene lasciato libero di sprigionare il destro – non irresistibile a dire il vero – e Akinfeev compie la frittata. Era nell’aria. Capello reagisce in maniera composta e inserisce il massimo goleador della nazionale russa, Kerzhakov insieme a Denisov. Il killer-instinct dell’attaccante numero undici della Russia non tarda a mostrarsi: al settantaquattresimo dopo un batti-e-ribatti nell’area coreana, Kerzhakov raccoglie la sfera spalle alla porta e in girata insacca la rete del pareggio. Gli ultimi dieci minuti sono esplosivi. Le squadre cercano a tutti i costi la vittoria ma non la ottengono.

Per la Russia è un punto d’oro per come si era messa (soprattutto a livello psicologico) la sfida dopo la papera di Akinfeev. La Corea, che nell’arco del match si è fatta preferire per gestione del pallone e compattezza difensiva ha da recriminare per la scarsa concentrazione dimostrata in occasione del pareggio di Kerzhakov. Le prossime gare, Belgio-Russia e Corea del Sud-Algeria, saranno già un dentro-o-fuori.

(foto tratta da fifa.com)

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21enne perennemente indeciso sulla strada da seguire. Marchigiano di origini bosniache e innamorato del Sudamerica, amo definirmi cittadino del mondo. Da poco ho conosciuto la passione per il giornalismo calcistico che mi ha folgorato... Sudamerica es mi pasión, Argentina es mi nación!