Germania-Portogallo, le pagelle dei portoghesi

Rui Patricio – D’accordo, ne prende tre in quarantacinque minuti, ma fino al minuto 78’ la sua è una partita più che dignitosa. Poi l’errore sul terzo gol di Müller, coadiuvato dai suoi compagni di reparto. Nemmeno lui si salva dalla disfatta, e Müller se la ride, sornione, in panchina: 5,5

Fabio Coentrão – Partita brutta e senza senso, un po’ come il suo taglio di capelli. Se poi ci si mettono anche gli infortuni allora non c’è proprio scampo. Confermati tutti i dubbi pre-mondiali, paventati anche nella guida di TCE: 4,5 (dal 65’ Andrè Almeida – Entra come difensore ma cerca, e fa bene, di improvvisarsi attaccante. Manco a dirlo, non serve a nulla: 5,5)

Bruno Alves – Ecco, il mondiale non è propriamente la Süperlig turca: qui, se sbagli, ti castigano, spesso e volentieri. E il giocatore del Fenerbahçe sbaglia, spesso e volentieri. Errore sul terzo gol germanico e qualche responsabilità sul secondo: sicuri non ci sia qualcuno di meglio in quel ruolo? : 4

Pepe – Saremo molto politically “scorrect”: è forse l’unico che, sbraitando in faccia a Müller dopo la sua scena, tiene alto l’onore dei lusitani. Però nel calcio con le minacce tendi a non vincere, soprattutto se ti fai beccare dall’arbitro, che, magari pure un po’ eccessivamente, ti caccia fuori: 5
João Pereira – Pare uno dei più determinati all’inizio, poi si adagia nel mare amaro della sconfitta, aspettando, forse saggiamente, tempi migliori: 5,5

Miguel Veloso – Siamo sinceri, qualcuno l’ha visto? Le avanzate dei tedeschi dalle sue parti paiono quelle della primavera del 41’: 4,5 (dal 46’ Ricardo Costa – Limita, ma non impedisce i danni, nemmeno lui arriva alla sufficienza: 5,5)
Joao Moutinho – Se nemmeno lui è lucido nella gestione della palla, allora c’è davvero qualcosa che non va. Il geometra di Portimao sbaglia tutte le misure, e l’architettura dell’edificio portoghese crolla miseramente: 4,5

Raul Meireles – E’ bravo a disturbare Gotze, evitando, momentaneamente, il 4-0, ma è una goccia nell’oceano: 5,5

Cristiano Ronaldo – Doppi passi e accelerazioni sono solo uno sfogo fisico. La posa delle punizioni il preludio a una pernacchia. L’adone del calcio mondiale, nonché pallone d’oro, pare il ragazzino brutto e dentone degli esordi nello Sporting. Certo non è la serata migliore per esaltare le sue qualità, certo, c’è anche l’infortunio al ginocchio, ma è inevitabile che il primo a finire sulla graticola non potrà che essere lui: 5 (con l’augurio di partite migliori)

Nani – Quando giochi meno della metà delle partite in una stagione si sente e si vede. L’esterno capoverdiano è  lento, e fa pure incazzare Cristiano Ronaldo. Uno spettacolo desolante: 5

Hugo Almeida – s.v. (dal 28’ Eder – Essere il terzo attaccante in questo Portogallo significa essere almeno il quinto, o il sesto, in qualsiasi altra big di questo mondiale. Il suo pressing è fiacco e le sue iniziative deboli. Se l’altra carta è Helder Postiga però i criticoni avranno poco da lamentarsi: 5)

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Intrattenitore nel mondo della comunicazione con la passione per il calcio d'antan, è un solista dentro e fuori dal campo, che predica da numero 7 ma razzola da numero 9. Fra il 98' e il 2002 ha inscenato ben 824 repliche dei Mondiali di calcio nella sua cameretta, e ricerca oggi la magia del calcio di un tempo nei campionati con un debito pubblico pericolosamente oltre la soglia di guardia.