Bella serata da Manaus: ci portiamo via tre punti d’oro e sudati, come spesso ci capita. L’abbiamo vinta soffrendo, rischiando e con un pizzico di furbizia in più. All’italiana.
Prandelli schiera il doppio regista con Marchisio e Candreva in appoggio alla punta ma l’ordine è di non affondare mai; Balotelli sembra un disconosciuto più che un isolato e per una mezz’ora si va avanti così con il solo Candreva sulla destra a mostrare la gamba e tentare il tiro. L’Inghilterra come da tradizione non si risparmia moltissimo e affonda con i suoi avanti, ci mettono in difficoltà scambiando sempre le posizioni e fanno soffrire Chiellini e Paletta in particolare. Spingono i terzini inglesi sulle fasce e pungono i nostri che non risparmiano interventi a Sirigu, sempre attento. Inaspettatamente passiamo in vantaggio noi e si vede che non eravamo preparati all’evento, concediamo subito un’autostrada a Rooney e Paletta perde la marcatura su Sturridge. 1-1 e tutto come prima. Chiudiamo molto pericolosi in avanti ma alla fine del primo tempo il pareggio, al netto delle occasioni, ci va benissimo.
Nella ripresa Candreva e Balotelli confezionano il secondo gol e la partita prende una piega chiara: gli inglesi tentano di fare il loro gioco, girano la palla e poi tentano la percussione (ispiratissimo Sterling) ma la fatica del primo tempo si fa sentire nelle loro gambe e perdono lucidità arrivati alla tre quarti mentre i nostri reggono meglio l’afa di Manaus e hanno il vantaggio di non dover attaccare. Prandelli porta a casa il risultato con mezz’ora di difesa non perfetta ma sempre grintosa che si carica sulle difficoltà sempre crescenti degli avversari, tanto che negli ultimi 10 minuti gli inglesi crollano. Alla fine legittimiamo il risultato con una traversa di Pirlo su una punizione meravigliosa. Partita ottima di Candreva e Darmian sulla destra che se riescono ad affinare la loro intesa possono essere la marcia in più. Darmian in particolare è la dimostrazione che il calcio italiano ha tanto bisogno di persone come Giampiero Ventura.
Il caldo di Manaus è stato determinante per il risultato finale, Prandelli l’ha tenuto in considerazione più di Roy Hodgson e ha vinto la partita.
All’italiana.
See you soon Roy!