Svizzera-Ecuador, le pagelle

SVIZZERA

Benaglio 6: Poco impegnato dalla sterilità del reparto offensivo dei sudamericani, attento su Jefferson Montero nella ripresa.

Lichtsteiner 6,5: Partita a due facce, solito stantuffo sulla fascia destra, forma un ottimo tandem offensivo con Shaquiri: d’altro canto, soffre le accelerazioni di Montero, con cui intraprende un duello tutto corsa e velocità.

Djourou 5,5: Con Von Bergen non da mai idea di sicurezza, poco impegnato, si perde Arroyo nel finale e rischia il cartellino rosso.

Von Bergen 5: l’ex cesenate è il vero anello debole della difesa svizzera: lento e spesso impacciato, se la cava con il fisico e l’impegno che non manca mai.

Rodriguez 6,5: Talento puro, prospetto per il futuro: aggiunge ad un ottimo piede sinistro la corsa e la tecnica da sudamericano: suo l’assist nel finale per il gol vittoria di Seferovic.

Behrami 6,5: Il voto si alza per la gran chiusura nel finale che da il via al contropiede da cui nasce il gol di Seferovic: si limita a svolgere il compitino d’interdizione, il suo solito lavoro sporco non manca mai.

Inler 5,5: Poco brillante, ci prova con un paio di conclusioni da fuori imprecise. Simbolo della Svizzera opaca del primo tempo, col passare dei minuti cresce e la squadra ne beneficia.

Stoker 4,5: Spettatore non pagante, non si vede mai. Giustamente sostituito nell’intervallo da Hitzfeld. (Dal 45′ Mehmedi).

Mehmedi 7: L’uomo giusto al momento giusto, il suo ingresso cambia la partita: dopo solo 2′ segna il gol del pareggio approfittando dell’inesperienza di Gruezo. Resta una spina del fianco, è vivace e pimpante. Bravo.

Shaquiri 6,5: Nel primo tempo è l’unico a provarci veramente, prova a trascinare i suoi ma non è seguito. Nella ripresa trova inMehmedi un ottimo sparring partner nelle azioni offensive, e la partita cambia.

Drmic 5: Come Stoker, non è mai nel vivo del gioco, non si muove, non tira in porta, non si vede mai. (Dal 75′ Seferovic)

Seferovic 6,5: Buttato nella mischia nel finale, l’ex Novara e Fiorentina ripaga il tecnico tedesco con la zampata del vantaggio che proietta gli svizzeri più vicini al passaggio del turno.

ECUADOR

Dominguez 5,5: Non commette errori gravi, poteva forse uscire in occasione del pareggio svizzero. Non sempre sicurissimo ma se la cava con uno stile tutto suo, non bello ma efficace.

Paredes 6: Terzino dinamico, muscoli e corsa sono il suo punto di forza. Senza infamia e senza lode.

Guagua 6,5: Roccioso, annulla Drmic e Stoker, soffre invece Mehmedi.

Erazo 6: Stesso discorso di Guagua, in fatto di fisicità non ha nulla da invidiare a nessuno. Mehmedi e Shauiri sono veloci, lui è macchinoso e ne paga le conseguenze.

Ayovi 6: Terzino dai piedi buoni, non ha il passo di Shaquiri e deve fare gli straordinari su Lichtsteiner, che soffre maledettamente. Suo il calcio piazzato da cui nasce il vantaggio di Valencia.

Gruezo 5: Giovanissimo, buttato nella mischia per sostituire Segundo Castillo, paga l’inesperienza. Ha grosse responsabilità sul pareggio, si fa spostare da Mehmedi nell’area piccola.

Noboa 5,5: Il regista della Dinamo Mosca si vede poco, e l’Ecuador ne risente.

A. Valencia 5: Deve essere l’uomo che da la scossa, è invece fuori forma. Perde di netto il duello con Rodriguez, meglio il suo omonimo.

E. Valencia 6,5: Vivace soprattutto nella prima frazione, dove trova di testa il gol del vantaggio. Cala alla distanza, come tutti i suoi compagni.

Jefferson Montero 7: Il migliore dei suoi, punta l’uomo e spesso e volentieri lo salta, fatica però a trovare la conclusione. Esce nella ripresa, da lì l’Ecuador non crea più nulla. (Dal 78′ Rojas, s.v.)

Felipe Caicedo 5: Poco coinvolto, fa a sportellate con Von Bergen e come il suo dirimpettaio Drmic non è incisivo. (Dal 70′ Arroyo, un paio di iniziative, mette un po’ di pepe ma non crea pericoli alla porta di Benaglio.)

 

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24 anni, appassionato di sport a tutto tondo (football americano, basket, golf e ovviamente calcio), letteratura, film e auto. Dopo aver conseguito la maturità linguistica, lavoro attualmente per una multinazionale metalmeccanica, mi occupo di calcio estero per passione ed amore per il rettangolo verde.