Francia-Honduras 3-0: top e flop. Benzema trascinatore. Dove sono finiti gli inni nazionali?

TOP
Benzema . Subito doppietta per l’attaccante del Real Madrid che oltre alle due reti mette lo zampino anche sul 2-0 (autorete del portiere). E’ sicuramente “el hombre del partido” e il lungo digiuno durato fino allo scorso autunno sembra ormai lontano anni luce
Matuidi . Gara di grande sostanza per il centrocampista del PSG che si conferma uno dei punti fermi della squadra di Deschamps. Sfiora anche il goal sullo 0-0.
Valbuena . In ombra nella Ligue 1 appena conclusa, il giocatore del Marsiglia si trasforma in nazionale e si conferma una spina nel fianco per qualunque difesa.
Deschamps . Dopo gli anni di Domenech e l’esperienza (breve) di Blanc, la Francia sembra aver trovato un allenatore bravo e capace di gestire uno spogliatoio tutt’altro che facile. Stasera il compito era facile, ma le sue scelte si sono rivelate azzeccate
Tecnologia . A lungo invocata, la tecnologia ha fatto il suo ingresso nel Mondiali, aiutando l’arbitro a prendere una decisione delicata.
FLOP
Pogba . Un “flop” non per quanto visto sul campo, ma per la reazione sul fallo di Palacios che sarebbe potuta costare un rosso diretto.
Palacios . Prima calpesta Pogba, poi sul finale di tempo lo stende in area regalando rigore e superiorià numerica alla Francia. Gara da dimenticare
Valladares. Decisivo sul secondo goal, quello che ha definitivamente chiuso la partita. Un errore non degno di un Mondiale.
Bengtson . Invisibile nel primo tempo, sostituito nell’intervallo. La sua prestazione riflette il livello di pericolosità offensiva dell’Honduras.
Organizzazione. Per problemi organizzativi, gl inni nazionali non sono stati suonati. Una brutta figura che, in qualche modo, si sarebbe potuta evitare.