Dopo l’Olanda, la Colombia: divertono le outsider del Mondiale in Brasile 2014, gol e prestazioni di alta qualità di nazionali che possono dire la loro nella lotta per il titolo iridato. A Belo Horizonte, nella gara inaugurale del gruppo C (quello che comprende anche Giappone e Costa d’Avorio e che incrocerà poi negli ottavi il gruppo dell’Italia), la Colombia travolge 3-0 la Grecia grazie alle reti di Armero, Gutierrez e Rodriguez. Proprio il trequartista del Monaco è stato, probabilmente, il migliore in campo, ma è la prestazione complessiva degli uomini di Pekerman a lasciare ottime impressioni. Non demerita la Grecia, che avrebbe meritato il gol della bandiera, ma gli ellenici non sono destinati a fare troppa strada in Brasile.
Non mancano le sorprese negli undici scelti da Fernando Santos e Pekerman: il ct della Grecia sceglie Gekas al posto del più quotato Mitroglou, Samaras e Salpingidis sono gli esterni del solito centrocampo a cinque che bada più alla fase difensiva che a quella d’attacco. Pekerman fa ancora di più: rinuncia a un centravanti vero (sia Jackson Martinez che Bacca in panchina), dentro due punte di movimento come Ibarbo e Teo Gutierrez, con James Rodriguez alle loro spalle. Prendere in velocità la rocciosa difesa ellenica, è l’intento nemmeno troppo nascosto del tecnico argentino.
L’inizio è tutto di marca sudamericana: la Colombia chiude gli avversari nella propria metà campo, Cuadrado e Rodriguez appaiono subito ispiratissimi. Proprio l’esterno della Fiorentina, al 5′, manda al manicomio Holebas con una serie di finte sul fondo: il cross basso in mezzo prima trova il velo, intelligentissimo, di James Rodriguez, poi il destro di prima di Armero da posizione ottimale. Il terzino di proprietà del Napoli cicca la conclusione, fa ancora peggio Manolas che non riesce a spazzare (il centrale si riprenderà poi alla grande) e addirittura beffa Karnezis con una piccola deviazione. L’1-0 è meritato per quanto visto fino a quel momento, ma la Grecia reagisce con carattere e, pian piano, comincia a macinare gioco e occasioni.
La prima capita a Samaras, probabilmente il migliore dei suoi (è svincolato, sarebbe una buona opzione per parecchie squadre di A), che conclude a lato. Poi è Torosidis, con un colpo di testa in mischia, a spaventare Ospina. La Colombia si affida al talento dei suoi fantasisti, troppe – però – le giocati fini a se stesse. Ibarbo, alla mezz’ora, si rende protagonista di un grandissimo spunto in velocità ma Manolas lo stoppa con gran classe in area. Prima dell’intervallo un altro botta e risposta: prima la conclusione al volo di Rodriguez, terminata alta, poi il volo plastico di Ospina che nega la gioia del gol a Kone. 1-0 al 45′, partita equilibrata.
La ripresa inizia a ritmi più lenti, Fernando Santos prova a ravvivare la manovra offensiva dei suoi lanciando nella mischia Fetfatzidis. L’ingresso del folletto del Genoa, però, è il preludio del raddoppio della Colombia. Un minuto dopo, è il 58′, Aguilar prolunga con un tocco d’esterno il corner battuto corto da Rodriguez, sul secondo palo si fa trovare pronto Teofilo Gutierrez che insacca a porta vuota. Punizione eccessiva per la Grecia che, cinque minuti dopo, va subito vicinissima a riaprire l’incontro: clamoroso l’errore a porta vuota di Gekas che, di testa, spedisce sulla traversa il bellissimo assist volante di Torosidis. E’ troppo per il ct greco che toglie dal campo il centravanti del Konyaspor, peggiore in campo, per far spazio a Mitroglou.
La Grecia trova nuove soluzioni offensive, peccato che Maniatis e Katsouranis non siano propriamente due centrocampisti dai piedi vellutati e che quindi tutte le azioni d’attacco siano troppo prevedibili. La Colombia, comunque, gioca bene: non crea tantissimo, vero, ma la qualità della manovra è alta. La Grecia si fa vedere con un altro paio di conclusioni dal limite: prima il destro di Mitroglou è deviato da Yepes in angolo, poi Samaras – con un bel rasoterra piazzato – fa la barba al palo alla destra di Ospina. In pieno recupero, poi, arriva anche il 3-0 del migliore in campo, James Rodriguez: il fantasista del Monaco riceve di tacco da Cuadrado e piazza un morbido sinistro all’angolino che non lascia scampo a Karnezis. Finisce 3-0, la Grecia non demerita ma la Colombia è uno, se non due, gradini sopra. Occhio ai “cafeteros”, potenzialmente almeno da quarti di finale.