Parlare del Portogallo alle porte di qualsiasi manifestazione internazionale vuol dire come minimo speculare un po’ sulla sua tradizione di bella e perdente, sul suo destino assolutamente avverso, che pur di compiersi è riuscito a trovare le vie più improbabili e beffarde (vedi Euro 2004), ma è inevitabile che un’analisi un minimo seria, anche in una scienza assolutamente inesatta come il calcio, debba tenere conto di qualche dato concreto da cui partire.
Dove può arrivare questo Portogallo in Brasile? La Seleçao allenata dal giovane di belle speranze Paulo Bento si presenta un gradino sotto le favoritissime, ma con una storia recente alle spalle di tutto rispetto: semifinale raggiunta a Euro 2012, persa solo ai rigori contro la Spagna, e ottavo di finale in Sudafrica raggiunto dopo un girone eliminatorio difficilissimo, e perso, ancora, contro la Spagna poi campione.
Tante buone prove, quindi, ma poca fortuna, perlomeno nelle urne, che anche questa volta hanno riserbato ai lusitani un girone della serie “niente scherzi”; esordio a Salvador contro la Germania di Low, e poi i complicatissimi match contro Ghana e Stati Uniti. Ma il percorso verso questi i mondiali è stato un cammino irto fin dalle prime battute: nonostante un girone relativamente facile, con Lussemburgo, Irlanda del Nord, Israele e Azerbaijan, la sorprendente Russia di Capello ha costretto i lusitani ad agguantare il passaporto per il Brasile solo dopo uno spareggio da brividi contro la Svezia; superato poi brillantemente grazie a ben quattro reti di Cristiano Ronaldo, valse da nulla osta per la conquista del Pallone d’Oro solo qualche mese dopo.
ANALISI TECNICO TATTICA
Il Portogallo si presenta con una formazione solida, che privilegerà come suo solito il vertice alto di centrocampo a cercare gli inserimenti sugli esterni dei suoi giocatori migliori.
Fra i pali dovrebbe trovare spazio Rui Patricio, ma Beto, fresco campione d’Europa League col Siviglia, potrebbe sopravanzare il portiere dello Sporting. Difesa d’esperienza, capeggiata da Pepe in coppia centrale col veterano Bruno Alves, mentre sugli esterni spazio a João Pereira (Sporting Lisbona) e Fabio Coentrão. Tanta quantità anche a centrocampo, ma soprattutto qualità, dove João Moutinho, il geometra di Portimao, costituirà il perno attorno al quale ruoteranno probabilmente Miguel Veloso e Raul Meireles a fare da diga, ma anche per innescare le classiche ripartenze sugli esterni. Esterno alto di sinistra sarà ovviamente Cristiano Ronaldo, con Nani a destra, a supportare quella che sarà probabilmente l’unica vera punta, cioè uno tra Hugo Almeida e Helder Postiga.
Sulla carta dunque una formazione in grado di giocarsela con chiunque, non fosse altro che i maggiori grattacapi arrivano proprio dai suoi giocatori migliori.
Cristiano Ronaldo ha rischiato di saltare la finale di Champions, e per lo stesso problema al ginocchio potrebbe saltare l’importantissima partita d’esordio contro la Germania. L’intenzione di Paulo Bento sarebbe quella di non schierarlo se non in perfetta condizione, ma le poco brillanti amichevoli pre-mondiali disputate senza CR7 (solo un gol segnato) potrebbero tentare l’allenatore a rischiare questa carta. Nemmeno le condizioni di Fabio Coentrão sono le migliori. Il terzino del Real ha passato una stagione ai margini della rosa, ed è rientrando con continuità solo nella fase finale, dove, pur giocando una finale di Champions, non ha lasciato il segno. Che lasci la Spagna per l’Inghilterra, o addirittura il Napoli, non è ancora chiaro, ma di certo in Brasile il rischio di pagare le sole 10 presenze in Liga è più che concreto. Situazione ancora più complicata per Nani, in balia degli infortuni per due terzi della stagione, e rientrato praticamente da comparsa nelle ultime partite di Premier.
Oltre a questo, il Portogallo si porta dietro l’annoso problema di un attacco non all’altezza del resto dei reparti. Un attacco che oltretutto non arriva nemmeno al massimo della forma. Helder Postiga, decisivo nelle qualificazioni con cinque gol, ha vissuto la stagione tra panchina e infortuni, concludendo con un prestito alla Lazio che in pochi ricorderanno. A sostituirlo ci sarà probabilmente Hugo Almeida. Per lui una buona stagione al Beşiktaş, arricchita da un’ottima media gol, ma i palcoscenici del mondiale non sono esattamente quelli della Süper Lig turca.
LA STELLA
Parlare di Cristiano Ronaldo è tanto scontato quanto dovuto. Dopo qualche anno in cui ha dovuto scontare la diffidenza dei suoi tifosi è riuscito alla fine a diventare leader della Seleçao caricandosene il peso sulle spalle e guidandola verso traguardi importanti. Ronaldo è diventato infatti il miglior marcatore di sempre della nazionale davanti a Figo, Eusebio e Pauleta, e durante le qualificazioni ha trascinato il Portogallo in Brasile con 9 reti. Alle medie gol devastanti con il Real Madrid si sono affiancate dunque quelle con la nazionale, ora in linea con quelle degli altri grandi bomber del mondiale; stessa media gol infatti di Messi con l’Argentina (0,45), solo leggermente inferiore a quelle di Eto’o, Van Persie, Klose e Suarez (0,5) e di Neymar, Villa e Drogba (0,6). Quello che gli si chiede, cioè essere praticamente quello che fu Maradona per l’Argentina ai mondiali del 1986 non è però un compito semplice. La differenza, più che la motivazione, la farà il suo stato di forma fisica, ma certamente il Portogallo avrà il vantaggio di giocare con quello che in questo momento è probabilmente il giocatore più forte del mondo.
LA SORPRESA
William Carvalho, classe ’92, troverà concorrenza a centrocampo, ma vista la sua ultima stagione avrà poco da temere. Il giovane centrocampista dello Sporting Lisbona è un mediano adattabile anche come centrale difensivo, veloce, ma dal fisico possente, con uno straordinario senso della posizione e ‘abilità di recupero palla unita a un’ottima tecnica inedita per un ruolo come il suo. Già cercato da Inter, Juventus, e soprattutto Manchester United, è arrivato per lui addirittura l’endorsement di Cristiano Ronaldo dal Real Madrid. Il fatto che Paulo Bento abbia deciso di farlo esordire in nazionale maggiore proprio nello spareggio mondiale contro la Svezia è forse un ulteriore indizio che molto probabilmente per lui in Brasile si profili un ruolo tutt’altro che marginale.
LE PROSPETTIVE
Sulla base di tutto questo è difficile dire quali possano essere le prospettive del Portogallo a questi mondiali, ma senza dubbio la squadra di Paulo Bento ha il potenziale per arrivare almeno fra le prime quattro. Importante sarà cercare di centrare il primo posto nel girone, soprattutto in prospettiva di un possibile scontro agli ottavi contro lo spauracchio Belgio. Come detto, un ruolo fondamentale lo giocherà la condizione fisica dei suoi giocatori migliori, ma soprattutto la consapevolezza di poter arrivare a traguardi importanti, quella consapevolezza che, anche a livello di club, quest’anno è un po’ mancata. Ma dopotutto, se il calcio portoghese rifornisce da anni le migliori squadre europee, e si presenta regolarmente alle fasi finali di ogni competizione, un motivo ci sarà. L’entusiasmo che si respira in patria sarà solo un motivo in più per questo calcio in crescita di poter riuscire a diventare finalmente grande.
CONVOCATI
N. | Pos. | Giocatore | Data nascita | Squadra |
---|---|---|---|---|
1 | P | Eduardo | 19 settembre 1982 | Braga |
12 | P | Rui Patrício | 15 febbraio 1988 | Sporting |
22 | P | Beto | 1 maggio 1982 | Sevilla (Spa) |
2 | D | Bruno Alves | 27 novembre 1981 | Fenerbahçe (Tur) |
3 | D | Pepe | 26 febbraio 1983 | Real Madrid (Spa) |
5 | D | Fábio Coentrão | 11 marzo 1988 | Real Madrid (Spa) |
13 | D | Ricardo Costa | 16 maggio 1981 | Valencia (Spa) |
14 | D | Luís Neto | 26 maggio 1988 | Zenit Saint Petersburg (Rus) |
19 | D | André Almeida | 10 settembre 1990 | Benfica |
21 | D | João Pereira | 25 febbraio 1984 | Valencia (Spa) |
4 | C | Miguel Veloso | 11 maggio 1986 | Dynamo Kyiv (Ucr) |
6 | C | William Carvalho | 7 aprile 1992 | Sporting |
8 | C | João Moutinho | 8 settembre 1986 | Monaco (Fra) |
10 | C | Vieirinha | 24 gennaio 1986 | Wolfsburg (Ger) |
15 | C | Rafa Silva | 17 maggio 1993 | Braga |
16 | C | Raul Meireles | 17 marzo 1983 | Fenerbahçe (Tur) |
17 | C | Nani | 17 novembre 1986 | Manchester United (Ing) |
18 | C | Silvestre Varela | 2 febbraio 1985 | Porto |
20 | C | Rúben Amorim | 27 gennaio 1985 | Benfica |
7 | A | Cristiano Ronaldo | 5 febbraio 1985 | Real Madrid (Spa) |
9 | A | Hugo Almeida | 23 maggio 1984 | Beşiktaş (Tur) |
11 | A | Éder | 22 dicembre 1987 | Braga |
23 | A | Hélder Postiga | 2 agosto 1982 | Lazio (Ita) |