Fulmine a ciel sereno in quel di Istanbul. Il Galatasaray pensava già alla prossima stagione ma dovrà ora rivedere i propri piani perchè il tecnico Roberto Mancini si è dimesso, esercitando una clausola prevista dal suo contratto coi turchi, che prevedeva la possibilità di dimettersi entro il 30 giugno senza pagare penali.
Il tecnico di Jesi chiude così la sua breve esperienza coi giallorossi sulla cui panchina approdò nello scorso ottobre dopo l’altrettanto sorprendente addio dell'”Imperatore” Fatih Terim: poco più di sette mesi, secondo posto in campionato (a meno nove dai campioni del Fenerbahce), vittoria della coppa nazionale e raggiungimento degli ottavi di finale di Champions League, a discapito della Juventus. Un bilancio in chiaroscuro, certamente non negativo come molti mass media, soprattutto italiani, hanno voluto intendere ma neppure trionfale considerando gli investimenti del club turco (da Bruma a Chedjou, da Hajrovic a Alex Telles).
Laconico il comunicato apparso oggi sul sito ufficiale del club: “Il contratto firmato il 1 ottobre 2013 tra Galatasaray SK e Football Manager Roberto Mancini è stata annullata reciprocamente come richiesto dal signor Mancini entro la fine della stagione calcistica 2013-2014.Mancini e Galatasaray SK sono giunti a un accordo circa i benefici maturati. Vorremmo ringraziare il nostro ex allenatore per il suo contributo al successo del nostro Club e gli auguriamo tutto il meglio della sua carriera“.
Queste invece le dichiarazioni dell’ex mister del Manchester City: “Ho deciso di terminare la mia esperienza al Galatasaray. Con il Club abbiamo consensualmente stabilito di sciogliere il rapporto di lavoro. Come allenatore comprendo le esigenze del mio Club. Quando ho accettato l’incarico di tecnico del Gala gli obiettivi erano diversi. In questi 8 mesi, pur partendo da una stagione in parte compromessa, ho svolto il mio lavoro spinto dalla passione e dalla ricerca costante della vittoria perseguita con la qualificazione in Champions, la Coppa di Turchia ed il secondo posto in campionato. Con dispiacere lascio Istanbul ed i tifosi entrambi splendidi“.
Il “gentlemen agreement” di facciata nasconde un’evidente divergenza di prospettive: Mancini voleva aumentare la competitività del “Gala” chiedendo 4-5 rinforzi di livello internazionale e criticando esplicitamente la nuova legge del campionato turco, molto limitante, che regola il numero dei giocatori stranieri (schierabili al massimo 5, in rosa massimo 8).