Cresciuto nel florido vivaio dell’Ajax, uno dei migliori al mondo nel preparare ragazzi alle grandi platee, Steven Bergwijn, nato l’8 dicembre 1997 ad Amsterdam, proprio dalla capitale a 13 anni si è trasferito ad Eindhoven dei rivali storici del Psv. Attualmente milita del Psv B1, anche se si è affacciato nelle categorie superiori (A1) giocando contro ragazzi più grandi, e si dice nell’ambiente che l’esordio in prima squadra avverrà molto presto. E non ci sarebbe da sorprenderci viste le potenzialità che possiede: giocatore versatile, può giocare sia largo a sinistra, che a destra, e anche come “finto attaccante” (o falso nueve che va tanto di moda), la sua tecnica è di primo livello, ha nel controllo di palla e nel dribbling sia stretto che in velocità i suoi punti forti, il tocco di palla è sensibile, mentre la preparazione per il tiro è ottima, sa coordinarsi bene senza sbavature.
Uno dei suoi movimenti migliori è allargarsi per stringere improvvisamente verso il centro tagliando il campo, inoltre è pronto a cambiare fascia, mossa molto frequente con le squadra allenate da Zdenek Zeman. Simile a Dennis Bergkamp in alcune frangenti, tendendo a chiedere palla fuori dall’area di rigore per eludere le marcature strette, utile anche per lasciare spazio ai compagni di squadra. Per certi versi un mix tra l’eleganza di Thierry Henry e la velocità del cileno Alexis Sanchez. Nell’ultimo europeo under 17 è stato premiato come miglior giocatore della manifestazione, nonostante i vincitori del torneo siano stati gli inglesi.
(foto Uefa.com)