Guida Brasile 2014, gruppo F: la Nigeria

La Nigeria arriva al Mondiale brasiliano con la fama di miglior nazione africana, in questo momento. Almeno, ciò è quanto ha decretato la Coppa d’Africa del 2013, che ha visto proprio le super eagles imporsi nell’edizione sudafricana, in finale contro il Burkina Faso.
Il ct Keshi (ex stella e capitano della Nigeria) ha condotto i suoi ragazzi al quinto mondiale della propria storia: nelle edizioni precedenti, sono giunti per ben due volte sino agli ottavi di finale, ad Usa ’94, eliminati dall’Italia, e in Francia, nel 1998, estromessi dalla nazionale danese. Il cammino nelle qualificazioni della zona africana è stato abbastanza agevole; dopo aver superato il girone eliminatorio con facilità, ha guadagnato il pass mondiale nei playoff, regolando l’Etiopia con un risultato aggregato di 4 a 1. Il miglior marcatore è stato Emmanuel Emenike, autore di tre reti nella cavalcata di qualificazione.

Attualmente, la Nigeria si trova al 44° posto nel ranking ufficiale della Fifa, con 631 punti.
L’urna mondiale ha inserito gli africani nel gruppo F, insieme ad Argentina, Bosnia ed Iran.
La situazione calcistica in Nigeria non è affatto semplice. Il campionato locale è uno dei più corrotti al mondo, la Federazione recita spesso un ruolo dittatoriale e il selezionatore 52enne ha subito molte pressioni in vista del Mondiale. Keshi ha infatti dimostrato la sua predilezione per alcuni calciatori del torneo nigeriano, a discapito di alcuni ‘grandi’ (Yobo su tutti, ma anche Ikechukwu Uche e Odemwingie), spesso esclusi dalle convocazioni; la Federazione non ha esitato a imporgli la chiamata di certi nigeriani ‘europei’, sostanzialmente scavalcando il ruolo decisionale del ct. Come ringraziamento per le convocazioni ‘politically correct’, gli sono stati versati tre mesi di stipendio anticipati: niente male per un allenatore che, durante il suo cammino alla guida delle Aquile verdi, ha aspettato anche quattro mesi per ricevere i suoi 10mila euro mensili.

Emmanuel Emenike
Emmanuel Emenike

ANALISI TECNICO-TATTICA

Il modulo che accompagnerà la Nigeria a questo Campionato del Mondo sarà il 4-2-3-1, ampiamente provato sia nelle qualificazioni al torneo iridato che durante la Coppa d’Africa dello scorso anno.
A difendere la porta africana ci sarà Vincent Enyeama, 31 anni, estremo difensore del Lilla e uno dei più affidabili dell’intera Ligue1 francese. Le sue 88 presenze con la maglia biancoverde ne fanno uno dei veterani della squadra.
I centrali difensivi sono, secondo le gerarchie di Stephen Keshi, Godfrey Oboabona, classe 1990 e in forza ai turchi del Rizespor – cresciuto esponenzialmente nell’ultima stagione – e Azubuike Egwuekwe (24 anni), uno dei fedelissimi di Keshi. Gioca in patria, nei Warri Wolves e questo Mondiale potrebbe essere l’occasione per lui per trovare un buon ingaggio in Europa. Da capire che ne sarà di Joseph Yobo (Norwich, in prestito dal Fenerbahce), recordman di presenze in nazionale (95), convocato per mediazione dei vertici federali nigeriani e a cui è stata affidata la fascia di capitano.
Il terzino destro risponde al nome di Efe Ambrose, che con il proprio club di appartenenza – il Celtic Glasgow – gioca al centro della difesa. Dopo un biennio in Israele, con l’MS Ashdod, è stato acquistato per 400mila euro dagli scozzesi, che ne hanno fatto esplodere il potenziale: ad oggi la sua valutazione si aggira sui 5 milioni di euro. Sulla fascia opposta, saranno le corse di Elderson Echiejile, 26 anni e 38 partite in Nazionale, ad essere determinanti in fase offensiva e difensiva. Elderson si è trasferito a gennaio dallo Sporting Braga al Monaco, che ne ha rilevato le prestazioni sportive per 6 milioni di euro.

I due mediani davanti alla difesa, con compiti di impostazione e di recupero dei palloni, sono John Obi Mikel e Ogenyi Onazi. Il primo, 27 anni, è il giocatore più vincente della spedizione brasiliana: nel suo palmarés, oltre alla Coppa d’Africa, troviamo 1 campionato inglese, 1 FA Cup, 4 Coppe di Lega, 1 Champions League e 1 Europa League, tutte vinte con il Chelsea, suo club d’appartenenza.
Se Yobo non scenderà in campo, sarà lui a portare la fascia di capitano al braccio, dall’alto delle sue 51 presenze con le Super Eagles. Onazi, mediano di quantità della Lazio, è un classe 1992 dalle spiccate qualità difensive. Nelle ultime due stagioni è migliorato moltissimo anche sotto l’aspetto realizzativo, compito che comunque non gli viene richiesto in Nazionale. Corsa e interdizione sono le sue qualità migliori e al fianco di un ‘mostro sacro‘ come Obi Mikel non può che migliorare e imparare tanto. Con la casacca nigeriana è già andato in gol in un’occasione, a novembre 2012, contro il Venezuela. Nosa Igiebor (Betis Siviglia) è il rimpiazzo ideale di Onazi.

La linea a tre dietro l’unica punta centrale è un concentrato di fantasia, duttilità ed esperienza. Sul centrosinistra il posto da titolare è ricoperto da Nnamdi Oduamadi, ala classe 1990 cresciuta nel Milan, prima di approdare in serie B, al Varese. In Nazionale è tenuto in grande considerazione da Keshi, a ragion veduta: 6 presenze e 4 gol per il giovane trequartista, che nell’esordio della Confederations Cup 2013 rifilò una splendida tripletta ad Haiti. Oduamadi spesso si scambia di ruolo con il coetaneo Victor Moses, che nei piani del selezionatore africano dovrebbe agire centralmente. Il giocatore del Chelsea, quest’anno in prestito al Liverpool, non ha vissuto una stagione esaltante, segnando la miseria di un gol in campionato nelle sue 19 apparizioni. Il Mondiale rappresenta per lui un palcoscenico importante per dimostrare tutto il proprio valore e convincere la squadra di Mourinho a puntare anche su di lui per la prossima annata sportiva.

Sulla zona sinistra della trequarti giostra l’esperto Shola Ameobi, gigante 32enne di 191 centimetri. Le presenze con la maglia nigeriana dell’attaccante del Newcastle sono soltanto 6, ma con ogni probabilità sarà lui il titolare in quella zona del campo. Anche per Shola si tratta di un’occasione da non fallire, dal momento che a luglio il suo contratto con i Magpies scadrà: durante la competizione iridata avrà addosso molti occhi di addetti al mercato.
Il centravanti boa, primo nelle gerarchie dell’allenatore, è Emmanuel Emenike, campione di Turchia con i il Fenerbahce e autore di 12 reti in campionato. A 27 anni, ha raggiunto la maturità adatta per calarsi nel ruolo di protagonista anche in Nazionale, dove ha già siglato 16 gol in 27 presenze. In caso di fallimento, in panchina saranno a disposizione Obinna (Chievo, ma di proprietà del Lokomotiv Mosca), Peter Odemwingie (Stoke City) e Uche (22 anni, Herenveen). La scelta di convocare quest’ultimo ha lasciato molto stupiti i tifosi africani: il centravanti di Lagos quest’anno ha risentito di un brutto infortunio alla caviglia e non è mai andato in rete, a differenza dello stato di forma palesato dall’omonimo Ikechukwu (14 gol con il Villarreal) o, piuttosto, da Kalu Uche, ora all’Al-Rayyan e ancora bomber discreto.

LA STELLA

La stella della selezione nigeriana è John Obi Mikel, per quanto ha dimostrato in carriera, sia con la maglia africana, sia con quella del Chelsea. La società londinese lo prelevò nell’estate del 2006 dai norvegesi del Lyn e in poco tempo John, oggi 27enne, diventò uno dei pilastri dei Blues.

Attualmente, la sua situazione è in evoluzione, motivo per cui il Mondiale brasiliano dirà molto sul futuro del mediano. Alcune squadre europee, tra cui l‘Inter, hanno da tempo messo gli occhi sul centrocampista nigeriano, che non sembra più essere al centro del progetto di Mourinho, a Londra. Con un torneo iridato su alti livelli, il prezzo del suo cartellino potrebbe crescere ancora e convincere la dirigenza inglese a trattenerlo; in caso contrario, le possibilità di vederlo con un’altra maglia dalla prossima stagione, si moltiplicherebbero.

John Obi Mikel
John Obi Mikel

LA SORPRESA

Buone notizie potrebbero arrivare, in mezzo al campo, da Ogenyi Onazi, metronomo classe ’92. Dopo essersi ritagliato un ruolo importante nella Lazio, può dimostrare di riuscire a reggere la pressione di un Mondiale da vivere come titolare in compagnia di un idolo nigeriano come Obi Mikel. Keshi gli chiederà più inserimenti offensivi, in fase di spinta; le sue qualità migliori – sacrificio, generosità e corsa – saranno indispensabili alla compagine nigeriana per tentare di andare il più avanti possibile. Anche su di lui da tempo ci sono insistenti voci di mercato: il Liverpool è sempre attento alla situazione del laziale, che oggi Lotito valuta almeno 7/8 milioni di euro. Con un ottimo Mondiale, però, le pretendenti aumenterebbero e c’è da scommettere che il patron capitolino rifiuterebbe di sedersi al tavolo delle trattative per meno di 15 milioni.

Ogenyi Onazi
Ogenyi Onazi

PROSPETTIVE

Nonostante la vittoria dell’ultima Coppa d’Africa, la squadra allenata da Keshi non sembra essere la favorita tra le africane presenti in Brasile. In Sudafrica, lo scorso anno, i suoi ragazzi avevano messo in mostra un calcio offensivo e a tratti spettacolare, fatto di corsa e gran densità in mezzo al campo, come spesso accade a quelle latitudini. Proprio la vigoria fisica e la tenuta atletica saranno alla base dei risultati che questi ragazzi riusciranno a raggiungere in Brasile: molti di loro arrivano da una stagione lunga e complessa, altri – paradossalmente – da un’annata vissuta tra panchina e tribuna: tirare fuori le migliori motivazioni da tutti sarà il compito principale di Stephen Keshi.
Con tutta probabilità, sarà la Bosnia l’avversario su cui fare la corsa per il passaggio del girone F, con Argentina favorita e Iran probabile quarta forza. Gli ottavi – che potrebbero riservare una tra Francia e Svizzera – sono alla portata della Nigeria, che con un po’ di fortuna può sognare anche i quarti di finale, risultato che sarebbe storico per le Super Eagles.

CONVOCATI

N. Pos. Giocatore Data nascita Squadra
1P Vincent Enyeama 29 agosto 1982 Lille (Fra)
1P Austin Ejide 8 aprile 1984 Hapoel Be’er Sheva (Isr)
1P Chigozie Agbim 28 novembre 1984 Gombe United
2D Joseph Yobo 6 settembre 1980 Norwich City (Ing)
2D Efe Ambrose 18 ottobre 1988 Celtic (Sco)
2D Godfrey Oboabona 16 agosto 1990 Çaykur Rizespor (Tur)
2D Azubuike Egwuekwe 16 luglio 1989 Warri Wolves
2D Kenneth Omeruo 17 ottobre 1993 Middlesbrough (Ing)
2D Juwon Oshaniwa 14 settembre 1990 Ashdod (Isr)
2D Kunle Odunlami 5 marzo 1990 Sunshine Stars
3C John Obi Mikel 22 aprile 1987 Chelsea (Ing)
3C Victor Moses 12 dicembre 1990 Liverpool (Ing)
3C Ejike Uzoenyi 23 marzo 1988 Enugu Rangers
3C Ogenyi Onazi 25 dicembre 1992 Lazio (Ita)
3C Reuben Gabriel 25 settembre 1990 Waasland-Beveren (Bel)
3C Michel Babatunde 24 dicembre 1992 Volyn Lutsk (Ucr)
3C Ramon Azeez 12 dicembre 1992 Almería (Spa)
A Peter Odemwingie 15 luglio 1981 Stoke City (Ing)
4A Ahmed Musa 14 ottobre 1992 CSKA Moscow (Rus)
4A Emmanuel Emenike 10 maggio 1987 Fenerbahçe (Tur)
4A Uche Nwofor 28 febbraio 1989 Heerenveen (Ola)
4A Shola Ameobi 12 ottobre 1981  senza squadra
4A Michael Uchebo 2 febbraio 1990 Cercle Brugge (Bel)

 

About Simone Grassi 35 Articoli
Studente di Giurisprudenza, milanese, gobbo, amante di calcio a 360°. Ho collaborato e collaboro con Calcio2000, Goal.com, CalcioSudamericano.it. Curo il blog "Alla Fiera dell'Est - il (fanta)mercato del calcio".