Guida Brasile 2014, gruppo A: il Brasile

Brasile: basta la parola. Cinque volte campione del mondo (1958, 1962, 1970, 1994, 2002) e due volte finalista (1950, 1998), la squadra allenata da Scolari è una nazionale fra le  più importanti e invidiate del mondo, data la sua innata spettacolarità. Non vincere fra le mura amiche equivarrebbe ad un disastro. A distanza di 64 anni dal “Maracanazo“, il pubblico brasiliano chiede ancora vendetta, ed anche per questo motivo la pressione sarà ai massimi livelli. Nel Girone A affronterà Croazia (partita inaugurale), Messico e Camerun.

ANALISI TECNICO-TATTICA

Scolari proporrà, presumibilmente, un 4-3-3 abbastanza offensivo, che può agevolmente trasformarsi in un 4-2-3-1. La porta sarà difesa da Julio Cesar, ex estremo difensore dell’Inter, che dà  ampie garanzie nonostante, in MLS, abbia giocato con continuità solo negli ultimi mesi (determinanti per la conquista della maglia numero uno verde-oro), dopo un paio di stagioni ai margini. La difesa sarà rigorosamente a quattro:  i due centrali titolari dovrebbero essere Thiago Silva e Dante, quest’ultimo leggermente favorito sul neo parigino David Luiz; ai lati, Dani Alves garantirà spinta sull’out destro, Marcelo (o in alternativa Maxwell) gli farà il paio sulla fascia opposta, da tenere in seria considerazione anche il rinato Maicon, autore di una stagione fantastica con la maglia della Roma. La linea mediana prevede molte opzioni.

Scolari, all’occorrenza,  vorrebbe proporre Oscar ma, giocoforza, dovrà inserire calciatori come  Luiz Gustavo e  Ramires per dare equilibrio ad una squadra di per sé già molto offensiva. Le alternative sono rappresentate da Fernandinho (bravo nelle due fasi) e Paulinho, giocatore – quest’ultimo – che potrebbe avere la meglio sui compagni di reparto grazie all’estrema duttilità tattica. In avanti, la punta di diamante sarà Fred, rapace attaccante d’area di rigore che – come il buon vino –  migliora a vista d’occhio con il passare degli anni. Al lato sinistro del bomber del Fluminense agirà Neymar: nonostante l’altalenante stagione trascorsa con la maglia del Barcellona, l’intero paese si aggrappa alla sua classe e ai suoi numeri, e confida nell’esplosione definitiva dell’ex stella del Peixe. La Selecao, d’altrocanto, non può fare a meno di lui. Dall’altra parte, invece, giostrerà la fisicità di Hulk, che partendo da destra può sfoderare più facilmente il suo potente piede mancino.

LA STELLA

Neymar è, per molti aspetti, il giocatore più atteso del Brasile. Ma tra i tanti campioni a disposizione di Scolari, la nostra scelta ricade su un difensore, da molti etichettano come il più forte del mondo nel suo ruolo: Thiago Silva. E’ lui, al tirar delle somme, il fuoriclasse che potrebbe incidere in maniera significativa nel mondiale dei verdeoro. Nel corso degli anni, oltretutto, si è “europeizzato” diventando ancora più completo. E in Francia, nelle fila del PSG, è diventato il leader assoluto (che coppia il prossimo anno con il connazionale David Luiz). Il Milan lo rivorrebbe, ma conoscendo le ambizioni degli sceicchi parigini sarà pressoché impossibile.

LA RIVELAZIONE

Imbottito di campioni, il Brasile dispone di un giocatore, attualmente poco noto a chi non segue le vicende del calcio internazionale, che potrebbe senz’altro ritagliarsi uno spazio importante. Parliamo del ventiduenne Bernard,  funambolico mancino dotato di colpi importanti, che ha esordito giovanissimo con la maglia verdeoro. Scolari, a sorpresa, lo potrebbe buttare nella mischia, magari mettendolo in concorrenza con Hulk. L’avventura con lo Shakhtar sembra ormai volta al termine, a causa del momento drammatico che sta vivendo l’Ucraina e per il poco spazio trovato nell’ultima stagione. Sulle sue tracce si sono mossi Arsenal e Liverpool. Una cosa è certa: Bernard sarà l’uomo mercato da seguire in questo mondiale.

Bernard
Bernard

PROSPETTIVE

Una sola parola: vincere. Altri risultati equivarranno ad un fallimento. E Scolari, che dovrà reggere alla pressione del dover vincere ad ogni costo, lo sa benissimo. Il cammino verso la finale del Mondiale, comunque, passa necessariamente attraverso il primo posto nel girone: un incrocio negli ottavi con la prima del gruppo B (quello della Spagna), sarebbe una finale anticipata che toglierebbe energie mentali preziosissime alla rosa di Felipao.

I CONVOCATI

N. Pos. Giocatore Data nascita Squadra
1 P Jefferson 2 gennaio 1983  Botafogo
12 P Júlio César 3 settembre 1979  Toronto (Usa)
22 P Victor 21 gennaio 1983  Atlético Mineiro
2 D Dani Alves 6 maggio 1983  Barcellona (Spa)
3 D Thiago Silva 22 settembre 1984  Psg (Fra)
4 D David Luiz 22 aprile 1987  Chelsea (Ing)
6 D Marcelo 12 maggio 1988  Real Madrid (Spa)
13 D Dante 18 ottobre 1983  Bayern Monaco (Ger)
15 D Henrique 14 ottobre 1986  Napoli (Ita)
23 D Maicon 26 luglio 1981  Roma (Ita)
14 D Maxwell 27 agosto 1981  Psg (Fra)
5 C Fernandinho 4 maggio 1985  Manchester City (Ing)
18 C Hernanes 29 maggio 1985  Inter (Ita)
11 C Oscar 9 settembre 1991  Chelsea (Ing)
19 C Willian 9 agosto 1988  Chelsea (Ing)
16 C Ramires 24 marzo 1987  Chelsea (Ing)
17 C Luiz Gustavo 23 luglio 1987  Wolfsburg (Ger)
8 C Paulinho 25 luglio 1988  Tottenham (Ing)
9 A Fred 3 ottobre 1983  Fluminense
10 A Neymar 5 febbraio 1992  Barcellona (Spa)
7 A Hulk 25 luglio 1986  Zenit (Rus)
20 A Bernard 8 settembre 1992  Shakhtar (Ucr)
21 A 20 marzo 1987  Atlético Mineiro
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Fin da bambino voleva diventare talent scout, seguendo le partite di calcio internazionale, il suo primo idolo è stato Robert Pires, da anni grazie a Footlandia è diventato famoso nel web per le sue schede di giovani in rampa di lancio, il suo idolo calcistico adesso è Chicharito Hernandez suo pallino che ha segnalato alla Lazio nel 2009 senza però essere ascoltato. Ha scritto per Mistermanager e per tuttomercatoweb, oltre ad aver fatto apparizioni in tv private di Roma. Si occupa della rubrica World's got talent dove ci illumina nelle sue performance di descrizione dei nuovi talenti in giro per il mondo