I Mondiali 2022 assegnati al Qatar non sono certo nati sotto una buona stella. Prima i dubbi relativi al clima (clicca qui per saperne di più), con proposte più o meno bislacche per risolvere il problema come impianti di climatizzazione o lo spostamento della competizione in inverno, poi la questione stadi, il cui numero verosimilmente verrà ridotto (clicca qui per saperne di più), ma siamo solo all’inizio.
Nelle ultime settimane sul comitato organizzativo si è abbattuto lo tsunami corruzione. La votazione che ha premiato il paese asiatico sarebbe infatti da non ritenersi regolare e nel mirino finisce anche Michel Platini, che secondo la stampa inglese avrebbe incontrato privatamente prima del voto Mohammed bin Hammam, l’osservato speciale.
Il presidente della Uefa si ritrova ora sotto attacco e, attraverso le colonne de L’Equipe, si difende: “Solo per aver fatto colazione con un collega mi vedo coinvolto in un affare di Stato e in una trama completamente costruita, non so da chi o perché. Non sono corrotto e non so chi c’è dietro a tutto questo. Se la corruzione sarà dimostrata, dovranno esserci sanzioni e una nuova votazione”.