Road to Brazil – Messico-Bosnia 0-1: entusiasmo alle stelle in quel di Sarajevo

ROAD TO BRAZIL – La Bosnia-Erzegovina ha sfoderato un’altra prestazione convincente e ha battuto meritatamente di misura la selezione messicana con il gol di Izet Hajrović allo scadere della prima parte di gioco.

M. Herrera, tecnico del Messico, ha optato per il suo oramai collaudato 5-3-2/3-5-2, sistema camaleontico in cui i due esterni, Ponce e Layún, coprono tutta la fascia interpretando continuativamente la fase offensiva e scendendo a fare il quinto di difesa in fase di ripiegamento. Il veterano Salcido ha svolto con diligenza il ruolo di centrale difensivo, coadiuvato dal capitano Héctor Moreno e da Reyes. Peña, H. Herrera e Vázquez si sono trovati spiazzati dalla superiorità numerica a centrocampo dei bosniaci e non sono riusciti a dare il giusto contributo agli isolati Chicharito Hernández e Jiménez.
Safet Sušić, CT bosniaco, inizialmente aveva comunicato un’inedita formazione piena di centrocampisti. Al momento di salire sul terreno di gioco ha svelato il bluff e si è capito che avrebbe continuato sulla falsa riga del match precedente: 4-2-3-1 aggressivo, rapido e dominatore della mediana. Džeko è spesso andato incontro al pallone, si è abbassato per scambiare con i “trequartisti” e i mediani creando così superiorità in mezzo al campo, anche nelle circostanze in cui il centrale difensivo lo ha seguito. Lulić (Hajrović più raramente) si è buttato nello spazio centrale alle spalle della punta. Bešić ha pressato chiunque e ha messo in mostra anche buonissime doti di palleggio, Pjanić insieme a Misimović è stato il vero costruttore di gioco. Mentre Mujdža sulla destra ha palesato ancora qualche limite di forma, Salihović dalla parte opposta ha arato la fascia. 

Nei primi dieci minuti la Bosnia sembrava aver spinto sull’acceleratore tant’è che Džeko ha sfiorato per ben tre volte il vantaggio: con due tiri di sinistro dal limite e in mischia su calcio d’angolo. Fino alla metà della prima frazione, la nazionale balcanica ha controllato agevolmente il corso della partita. Il Messico ha sonnecchiato ma – come si sa – a giocatori scaltri come Chicharito Hernández basta un pallone giocabile per incutere paura agli avversari: dal nulla ha addomesticato un lancio lungo, sul quale Šunjić si è fatto trovare impreparato, ma davanti a Begović ha centrato il palo esterno. Questa chance ha spaventato i bosniaci che hanno perso fluidità e hanno subito un altro paio di contropiede pericolosi. Al minuto 41, però, è arrivato il meritato vantaggio per la Bosnia-Erzegovina: Lulić ha controllato un cambio di gioco, ha aspettato e servito la sovrapposizione di Salihović il quale ha cercato e trovato a rimorchio l’accorrente Hajrović che di sinistro ha infilato Talavera.

La ripresa si è aperta immediatamente con il debole colpo di testa di Pjanić, assistito in maniera deliziosa da Misimović, a tu per tu con Talavera. Le varie sostituzioni – routine dei secondi tempi delle amichevoli – non hanno rallentato il ritmo della partita e hanno favorito – più per il desiderio di pareggiare l’incontro che per altro – la compagine messicana. I numerosi tentativi di penetrare in area di rigore sono stati ben sventati da Spahić e compagni ma i più rilevanti sono giunti nel finale. Begović si è doppiamente superato sulle conclusioni di Ponce e Rodríguez.

In conclusione, il Messico – pur avendo perso una pedina fondamentale come Montes – possiede le armi necessarie per minacciare Camerun e Croazia e qualificarsi alla fase a eliminazione diretta. La Bosnia conferma gli enormi progressi che sta facendo da due anni a questa parte ma c’è di più: la nuova versione sperimentata da Sušić mantiene un’alta percentuale di qualità ma appare più equilibrata e dinamica. I tifosi si entusiasmano e sognano, la Bosnia parte per il Brasile con buone aspettative. 

Tabellino

Messico (5-3-2): Talavera; Layún, Reyes, Salcido (58′ F. Rodríguez), H. Moreno (46′ Brizuela), Ponce; H. Herrera (71′ dos Santos), Peña (63′ Guardado), Vázquez; Jiménez (58′ Pulido), J. Hernández (81′ Fabián).

Bosnia-Erzegovina (4-2-3-1): Begović; Mujdža (63′ Vranješ), Šunjić (46′ Kolašinac), Spahić, Salihović; Bešić, Pjanić (75′ Ibišević); Hajrović (77′ Višća), Misimović (68′ T. Sušić), Lulić (64′ Ibričić); Džeko.

Gol: 41′ Hajrović

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21enne perennemente indeciso sulla strada da seguire. Marchigiano di origini bosniache e innamorato del Sudamerica, amo definirmi cittadino del mondo. Da poco ho conosciuto la passione per il giornalismo calcistico che mi ha folgorato... Sudamerica es mi pasión, Argentina es mi nación!