Non si può dire che l’Italia si stia avvicinando al Mondiale baciata dalla buona sorte. Le condizioni di Giuseppe Rossi, reduce da un grave infortunio, non hanno convinto Prandelli e in occasione del match contro l’Irlanda la tibia di Montolivo ha fatto crac. Non è al massimo neppure Balotelli, così come Paletta e Barzagli, premesse così così considerando che quello di stasera è l’ultimo test prima del Brasile. Prandelli si affida al 4-3-2-1 con Balotelli supportato da Candreva e Marchisio ed è proprio lo juventino a rompere l’equilibrio dopo nove minuti di gioco. Combinazione ottima con Super Mario, che innesca il centrocampista con un bel tocco d’esterno, il numero otto insacca di testa. Non è il sorprendente Lussemburgo visto nei primi minuti contro la Croazia ma si tratta comunque di una compagine in crescita, la prima occasione della gara è infatti proprio degli ospiti con Joachim che di sinistro spara tra le manone di Buffon. Buono il giro palla dell’Italia, De Sciglio offre costantemente il suo contributo nella metà campo avversaria, spazi ce ne sono in abbondanza, Balotelli ci sta comodo comodo e può fare quel che vuole. Al quarto d’ora il rossonero, dopo essersi portato avanti il pallone col tacco, mette sopra la traversa. Pirlo pesca Candreva con un lancio illuminante, gioco fermato dalla bandierina, poi si ferma il cuore di Prandelli perché il regista si tocca il ginocchio. E i tifosi azzurri si toccano altro. Perdonate la licenza.
Il ct parla con il fuoriclasse bresciano che lo rassicura, considerata la nuvoletta fantozziana di questi giorni è meglio non correre rischi. L’Italia continua a far bel gioco, con il passare dei minuti Verratti sale in cattedra e con un numero al minuto 29 serve Balotelli, chiuso in uscita da Moris. Che giocata del regista ex Pescara, giocatore da utilizzare non solo come vice Pirlo, l’infortunio di Montolivo potrebbe farcelo vedere sotto una luce nuova. Bensi entra con il piede a martello su Balotelli, Super Mario riesce a non reagire. Bene così. Meno bene Bonucci che al 36esimo per poco non fa un regalone a Joachim. Il centrale della Juve battibecca con Abate e Balotelli, oggetto del contendere è la gestione della palla, ma quando è sui piedi di Pirlo sono tutti d’accordo. L’ex milanista sembra star bene, un paio di minuti prima dell’intervallo fa volare il portiere con una punizione delle sue, sugli sviluppi altra occasione buona per Mario che non insacca. Si chiude così il primo tempo, pochi i pericoli per la porta di Moris, De Sciglio è il migliore in campo, bravi anche Candreva e Balotelli, cercato in continuazione dai compagni e forse non molto lucido davanti allo specchio. Va bene anche se i golletti li conserva per l’Inghilterra.
Il primo cambio è dei lussemburghesi, da Mota per Gerson, Prandelli non fa sostituzioni durante l’intervallo. Balotelli continua la sfida contro la porta, la sua legnata in avvio di ripresa non trova lo specchio. Il Curi, grande atmosfera a Perugia, sostiene Super Mario, la sua mira per il momento non lo ripaga. Un rebus la posizione di Candreva e Marchisio, gol a parte lo juventino non è riuscito a lasciare il segno. Prandelli toglie dal campo però Verratti al momento di inserire Cassano. Schema più ordinato in questa fa, De Rossi schermo e Pirlo – defilato fino a questo momento – in cabina di regia. L’ingresso del barese porta immediato beneficio, assist per Balotelli che manda a terra due avversari prima di battere a rete. Traversa. La palla non vuol proprio entrare, un minuto dopo ci prova anche Marchisio, di testa, ancora legno. Queste due emozioni lasciano sperare in un secondo tempo pirotecnico, invece arrivati a venti dal termine restano le uniche occasioni da gol. I rossi si comportano bene, qualche rischio di troppo per gli azzurri.
Prandelli si diverte a mischiare le carte in tavola, formazione praticamente rivoluzionata, boato per l’ingresso in campo dell’umbro Ranocchia, prodotto del vivaio Perugia e poi consacratosi ad Arezzo sotto la guida di Antonio Conte. Della buona prestazione del Lussemburgo abbiamo già detto, al 40′ esimo arriva l’incredibile gol del pari. Corner dalla sinistra calciato da Mutsch, Chanot approfitta dell’immobilismo azzurro e batte Buffon. Un passato nello Sheffield United per il difensore nato a Nancy, attualmente in forza ai belgi del Kortrijk. Bruttissimo finale di gare da parte dell’Italia, dopo lo schiaffo gli uomini di Prandelli si buttano in avanti per ritrovare il vantaggio ma niente da fare. Gli azzurri volano in Brasile a testa bassissima, i lussemburghesi al triplice fischio esultano per un pareggio storico. Fanno benissimo, i ragazzi di Holtz non hanno rubato niente ma i demeriti azzurri sono palesi. Il Belgio ha divorato questo avversario in un sol boccone, Prandelli ha sperimentato tanto, l’infortunio di Montolivo ha il suo peso, molti giocatori sono sulle gambe. Tanti dubbi da sciogliere e poco tempo a disposizione, sei pareggi e una sconfitta negli ultimi sette match, questa Italia è ancora un mistero.