Road to Brazil – Grecia-Nigeria 0-0: le due squadre stentano a decollare in vista del mondiale

ROAD TO BRAZIL – Grecia e Nigeria concludono l’amichevole di preparazione al mondiale sullo 0-0, risultato che rispecchia fedelmente ciò che le due formazioni hanno espresso: poco o nulla.

La Grecia è scesa in campo con un 4-3-3, mix di titolari e riserve, nel quale spicca la presenza di numerosi “italiani” quali Moras, Tachtsidis, Christodoulopoulos e Fetfatzidis. Karagounis, l’eterno capitano greco, ha svolto il ruolo di collante tra centrocampo e attacco. Gekas aveva il compito di fornire profondità alla squadra affinché Fetfatzidis e Lazaros potessero convergere tra le linee e duettare tra loro o con Karagounis, giocatore totale in grado di abbassarsi sulla linea del regista Tachtsidis per offrire un’opzione di passaggio in più ai difensori e di protrarsi immediatamente in avanti per supportare la manovra offensiva. I terzini Vyntra e Tzavellas hanno avuto la possibilità di spingere con discreta continuità sfruttando gli spazi concessi dagli esterni d’attacco.
La Nigeria, dal canto suo, ha schierato la formazione pressoché titolare che affronterà l’Iran nell’esordio mondiale. Un 4-2-3-1 nel quale Moses e Musa ai lati e Odemwingie al centro, libero di svariare, formavano il trio alle spalle dell’unica punta, il possente Emenike. In mezzo al campo Onazi e Mikel a fare da schermo davanti alla difesa. Elderson Echiejile, a sinistra, ha avuto maggiori occasioni di arrivare sul fondo dato il costante accentramento di Moses. Musa, esterno più profondo, ha bloccato le discese di Ambrose sulla destra.

Il primo tempo è trascorso velocemente e si è rivelato alquanto noioso. Entrambe le nazionali faticano maledettamente a creare gioco e si affidano spesso e volentieri a lanci lunghi e a giocate individuali istantanee dei calciatori di maggior talento. Moses, nella Nigeria, sembra praticare nel deserto. Ha provato qualche sortita, scendendo, talvolta, a prendere il pallone molto basso. Mikel, dolente, si è estraniato dalla costruzione della manovra, della quale si è occupato Onazi con le mediocri quanto ovvie conseguenze. Palle perse e ripartenze dei greci con gli esterni, soprattutto Fetfzatzidis, eccezionale nel tirare fuori dal cilindro uno slalom in area sul quale Enyeama ci ha messo una pezza importante. 

Nella ripresa, la consueta girandola di cambi ha reso, stranamente, la partita più vivace. Probabilmente, i subentrati avevano il desiderio di rendere la vita difficile ai propri tecnici. Sta di fatto che la Nigeria ha alzato il proprio baricentro e si è resa pericolosa in alcune circostanze. Spettacolare l’intervento di Kapino (che ha sostituito Glykos nel secondo tempo) sulla conclusione dalla distanza del laziale Onazi. Kone, per i greci, ha sfiorato in due occasioni la rete del vantaggio. Nel finale, è andata di nuovo vicina alla rete anche la Nigeria, Moses dal limite non ha inquadrato la porta.

Le due selezioni, soprattutto quelle africana, hanno palesato gravi lacune sotto molti punti di vista a soli dieci giorni dall’inizio della rassegna iridata. Tra le tante, la scarsa efficacia per quanto riguarda l’impostazione, carenza che impoverisce notevolmente il gioco di entrambe, e una certa confusione in fase difensiva. L’organizzazione non sembra essere il punto forte di Grecia e Nigeria che arrivano a una manciata di giorni dal mondiale, avvolte più da incognite che da certezze.

Tabellino

Grecia (4-3-3): Glykos (46′ Kapino); Vyntra, Manolas, Moras, Tzavellas; Samaris (63′ Tziolis), Tachtsidis, Karagounis (46′ Kone); Fetfatzidis (74′ Samaras), Gekas (62′ Mitroglou), Christodoulopoulos (80′ Salpingidis).

Nigeria (4-2-3-1): Enyeama; Ambrose, Omeruo, Oboabona (46′ Yobo), Echiejile (41′ Kunle); Onazi, Mikel; Musa (46′ Uchebo), Odemwingie (54′ Babatunde), Moses; Emenike (76′ Nwofor).

(foto tratta da fifa.com)

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21enne perennemente indeciso sulla strada da seguire. Marchigiano di origini bosniache e innamorato del Sudamerica, amo definirmi cittadino del mondo. Da poco ho conosciuto la passione per il giornalismo calcistico che mi ha folgorato... Sudamerica es mi pasión, Argentina es mi nación!