Guida Brasile 2014, gruppo E: la Francia

Qualificatasi al Mondiale solamente agli spareggi, la Francia potrebbe essere la mina vagante della competizione a tinte verdeoro. Il cammino per giungere a Brasile 2014 è stato, a dir poco, altalenante: inseriti in un girone proibitivo, vista la presenza della Spagna, i Bleus hanno comunque creduto a lungo nel primo posto, rinvigoriti dal meritato pareggio conquistato a Madrid grazie ad un colpo di testa di Giroud. La sconfitta interna a Saint-Denis contro le Furie Rosse ha, però, spento i sogni francesi che nelle ultime partite del girone sono progressivamente calati, accontentandosi di un secondo posto senza infamia, né lode.

La spirale negativa è continuata con la sconfitta  nell’andata dello spareggio in Ucraina e proprio quando sembrava ormai tramontata la possibilità di qualificarsi a Brasile 2014, la squadra di Deschamps ha sfoderato una superba prestazione superando gli ucraini per 3-0 (decisiva la doppietta di Sakho) davanti al proprio pubblico, conquistando non solo il pass per il Mondiale ma anche la fiducia di un Paese che ultimamente aveva voltato le spalle alla sua nazionale. Nella storia della Coppa del Mondo, i Bleus hanno in bacheca un successo (1998, in casa), mentre nel 2006 si sono arresi solamente ai rigori nella finale di Berlino. Per la Francia, anche due terzi posti, nel 1958 (l’anno di Just Fontaine, capocannoniere con 13 reti, un record tutt’ora imbattuto) e nel 1986 e un quarto posto nel 1982. Da dimenticare, invece l’ultima apparizione, quella del 2010, conclusa con un punto in tre partite.

ANALISI TECNICO-TATTICA

Didier Deschamps ha diramato il 2 giugno, il giorno seguente l’amichevole con il Paraguay, la lista dei 23 e tra i selezionati appare chiaro, eccezion fatta per un paio di maglie, quale sarà l’undici titolare. Il modulo prescelto è il 4-3-3 che nelle ultime uscite è apparso come il piu adatto per sfruttare al meglio le singole caratteristiche dei giocatori a disposizione del centrocampista campione del mondo ’98. Tra i pali, Hugo Lloris è ormai uno dei punti cardine della squadra francese e dietro di lui, la new entry Stéphane Ruffier (in sostituzione dell’infortunato Mandanda) sembra condannato al ruolo di dodicesimo. Chiude il terzetto, l’esperienza di Mickael Landreau, ormai alle ultime battute di una lunghissima carriera.

Paul Pogba
Paul Pogba

La difesa titolare schierata dall’ex tecnico di Monaco, Juventus e Marsiglia potrebbe essere interamente targata “Premier League” se verranno confermati gli ultimi esperimenti: al centro Laurent Koscielny è sicuro del posto da titolare e al suo fianco Mamadou Sakho appare in vantaggio su Raphael Varane. Sulle fasce Mathieu Debuchy a destra e Patrice Evra a sinistra completeranno la linea difensiva, mentre dovrebbero accontentarsi, inizialmente, della panchina Lucas Digne, Bakary Sagna e Eliaquim Mangala.

A centrocampo, il 4-3-3 francese prevede il collaudatissimo trio Paul Pogba – Blaise Matuidi – Yohan Cabaye. I due parigini hanno potuto affinare l’intesa negli ultimi sei mesi di campionato con la maglia del PSG, mentre Pogba è sicuramente tra gli uomini piu attesi e spera di poter bissare il successo ottenuto un anno fa con la nazionale Under 20. Alle loro spalle, Clement Grenier, Rio Mavuba e Moussa Sissoko non sembrano in grado di poter ambire ad una maglia da titolare.

Arriviamo, infine, al tridente offensivo, là dove le precarie condizioni fisiche di Franck Ribéry potrebbero cambiare le carte in tavola. Se il giocatore del Bayern Monaco dovesse superare gli acciacchi, Deschamps farà sicuramente affidamento a lui e a Mathieu Valbuena per innescare Karim Benzema che spera di trovare anche in nazionale la vena realizzativa che lo ha accompagnato negli ultimi mesi al Real Madrid. Se Ribéry, invece, non dovesse farcela, spazio alla novità Antoine Griezmann, mentre un altro rincalzo di lusso è Olivier Giroud, quasi sempre positivo con la maglia della nazionale. La lista degli attaccanti si chiude con Loic Rémy, un elemento su cui Didier Deschamps ha sempre riposto grande fiducia. L’esclusione dai 23 di Samir Nasri ha destato parecchie polemiche in Francia ma, sebbene non se ne discutano le qualità tecniche, la presenza del giocatore del Manchester City avrebbe probabilmente alterato gli equilibri (psicologici, in primis) di una nazionale che già nel 2010 fece parlare di sé piu fuori dal campo che dentro il rettangolo di gioco.

Franck Ribery
Franck Ribery

LA STELLA

Rivelatosi al grande pubblico in occasione del Mondiale 2006, Franck Ribéry, 31 anni, avrà probabilmente quest’anno l’ultima possibilità per brillare in una Coppa del Mondo. Scottato dalla mancata assegnazione dell’ultimo Pallone d’Oro dopo aver vinto quasi tutto con il Bayern Monaco, l’ex marsigliese proverà ad essere decisivo anche in nazionale. Purtroppo un fastidioso mal di schiena ne ha condizionato l’avvicinamento al Mondiale, tanto da far dubitare alcuni media sulla sua presenza. Deschamps ha deciso di portarlo e probabilmente ne centellinerà l’utilizzo nelle partite del girone, per poi sperare in una sua esplosione durante le sfide ad eliminazione diretta, nel caso in cui la Franica dovesse fare strada.

 LA SORPRESA

Se Ribery non dovesse farcela, proprio il suo sostituto potrebbe essere la sorpresa della nazionale francese. Stiamo parlando di Antoine Griezmann, giocatore della Real Sociedad, chiamato per la prima volta in nazionale proprio nelle sfide di preparazione al Mondiale. Griezmann, cresciuto calcisticamente lontano dall’Esagono (fu scartato dal Centre de Formation del Montpellier), sa farsi valere non solo in fase di rifinitura ma anche sotto porta (27 reti negli ultimi due campionati spagnoli) e con la maglia della Francia, nonostante le poche presenze (solamente 3), si è già sbloccato (sua la rete del vantaggio contro il Paraguay). Come la Francia sarà la mina vagante del Mondiale, lui potrebbe essere la mina vagante dei Bleus.

Antoine Griezmann
Antoine Griezmann

 PROSPETTIVE

E’ difficile dire quale sia il vero obiettivo della Francia in questo Mondiale. Senza dubbio, Didier Deschamps sarà “costretto” a superare il girone iniziale, dove affronterà le abbordabili Svizzera, Honduras ed Ecuador. Una volta agli ottavi, il gioco si farà duro, ma dal secondo dopoguerra tutte le volte che la Francia ha superato il primo turno, è poi giunta nelle prime quattro. Una pura casualità o un segno del destino? In caso di flop, i Bleus avranno a disposizione l’Europeo 2016 che affronteranno da padroni di casa per lasciare un segno nella storia del calcio, come fecero nel 1984. Nel 1982, due anni prima di ospitare l’Europeo, la Francia si fermò alle semifinali e nel 1996, due anni prima di ospitare il Mondiale, si fermò nuovamente alle semifinali. Dunque, obiettivo top-4 per la Francia?

CONVOCATI

N. Pos. Giocatore Data nascita Squadra
1 1P Hugo Lloris 26 dicembre 1986 Tottenham (Ing)
16 1P Stéphane Ruffier 27 settembre 1986 Saint Étienne
23 1P Mickaël Landreau 14 maggio 1979 Bastia
2 2D Mathieu Debuchy 28 luglio 1985 Newcastle (Ing)
3 2D Patrice Evra 15 maggio 1981 Manchester United (Ing)
4 2D Raphaël Varane 25 aprile 1993 Real Madrid (Spa)
5 2D Mamadou Sakho 13 febbraio 1990 Liverpool (Ing)
13 2D Eliaquim Mangala 13 febbraio 1991 Porto (Por)
15 2D Bacary Sagna 14 febbraio 1983 Arsenal (Ing)
17 2D Lucas Digne 20 luglio 1993 Paris Saint-Germain
21 2D Laurent Koscielny 10 settembre 1985 Arsenal (Ing)
6 3C Yohan Cabaye 14 gennaio 1986 Paris Saint-Germain
7 3C Franck Ribéry 7 aprile 1983 Bayern Monaco (Ger)
8 3C Mathieu Valbuena 28 settembre 1984 Marsiglia
11 3C Antoine Griezmann 21 marzo 1991 Real Sociedad (Spa)
12 3C Rio Mavuba 8 marzo 1984 Lille
14 3C Blaise Matuidi 9 aprile 1987 Paris Saint-Germain
18 3C Moussa Sissoko 16 agosto 1989 Newcastle (Ing)
19 3C Paul Pogba 15 marzo 1993 Juventus (Ita)
22 3C Clément Grenier 7 gennaio 1991 Lyon
9 A Olivier Giroud 30 settembre 1986 Arsenal (Ing)
10 4A Karim Benzema 19 dicembre 1987 Real Madrid (Spa)
20 4A Loïc Rémy 2 gennaio 1987 Queens Park Rangers (Ing)

 

About Mattia Rossi 767 Articoli
Ligure, classe 1985, da diverso tempo seguo il calcio francese. Per questioni geografiche e culturali, non potevo far altro che appassionami all'AS Monaco, benchè mi piaccia seguire anche le altre competizioni nazionali (sia professionistiche che amatoriali), in particolar modo la magica Coppa di Francia.