Guida Brasile 2014, gruppo C: la Grecia

La Grecia si appresta a disputare la sua terza partecipazione al Campionato Mondiale dopo la prima apparizione storica, ma alquanto disastrosa, di Usa 1994 e quella, sempre avara di successi, di Sudafrica 2010. Dopo un testa a testa molto equilibrato con la Bosnia, nel Gruppo G di qualificazione, la squadra ellenica ha dovuto cedere il primo posto solo per gli esiti degli scontri diretti e ha dovuto rimandare il discorso qualificazione allo spareggio contro la Romania. Nella gara di andata ad Atene, i greci hanno ipotizzato la qualificazione con una vittoria per 3-1, grazie alla doppietta di Mitroglou, l’attaccante greco passato a gennaio dall’Olympiakos al Fulham, dove però è stato perseguitato dagli infortuni, e una rete di Salpingidis. Nel ritorno l’1-1 finale ha permesso alla Grecia di tornare tra le 32 squadre più forti del mondo.
Oltre alle due partecipazioni mondiali, con una vittoria e cinque sconfitte totali nelle sei gare disputate, la storia della nazionale greca presenta anche quattro partecipazioni ai Campionati Europei, competizione nella quale è riuscita a trionfare nel 2004, in Portogallo, bsconfiggendo in finale proprio i padroni di casa.
Dopo un periodo storico piuttosto grigio, negli ultimi anni la nazionale ellenica sembra aver ritrovato un buono smalto e la posizione attuale nel ranking Fifa ne è testimonianza: la dodicesima posizione le permette infatti di stare davanti a nazionali più prestigiose come quella inglese, e solo fino a poco più di anno fa perfino Francia e Brasile erano collocate dietro alla Grecia in questa speciale classifica.
ANALISI TECNICO-TATTICA
Fernando Santos, il c.t. portoghese attuale allenatore della nazionale greca: è a lui che si deve la rinascita degli ultimi quattro anni. Arrivato dopo il mondiale in Sudafrica ha guidato la Grecia fino ai quarti di finale dell’ultimo Europeo, dove ha dovuto arrendersi alla più forte Germania. L’ex allenatore di Porto, Sporting Lisbona, Benfica, Aek Atene e Paok, predilige un calcio difensivo, con un modulo che potremmo inquadrare in un 4-5-1, pronto a trasformarsi in un 4-3-3 in fase di possesso palla.
Tra i pali il titolare dovrebbe essere Karnezis, il portiere di proprietà dell’Udinese che ha giocato tutte le partite di qualificazione, ma la sua scelta di abbandonare il Panathinaikos per andare a difendere la porta del Granada, dove ha giocato solo sei partite, potrebbe giocare a suo sfavore. In questo caso pronto a prenderne il posto dovrebbe essere Glykos, l’attuale portiere titolare del Paok Salonicco, che non ha caso ha esordito in primavera nell’amichevole contro la Corea del Sud.
Sulla linea dei 4 di difesa, i due posti esterni dovrebbero essere già assegnati: a destra Torosidis, che ha disputato quest’anno il suo secondo campionato alla Roma, e a sinistra Holebas, attuale esterno sinistro dell’Olympiakos Pireo; nato in Germania da padre tedesco, ma con doppio passaporto, il giocatore ha accettato la convocazione della nazionale greca nel 2011, subito dopo il suo trasferimento dal Monaco 1860 alla squadra della capitale greca. Al centro della difesa giocherà sicuramente Sokratis Papastathopulos, che sta mettendo in mostra il suo valore nel campionato tedesco, dopo gli alti bassi di Genoa e Milan. Per l’ultimo posto, accanto al centrale del Borussia Dortmund, ci sarà un ballottaggio tra Maniatis, centrale dei campioni dell’Olympiakos che parte leggermente in vantaggio rispetto a Manolas, suo compagno di club in Grecia.

Le chiavi del centrocampo sono nelle mani di Tziolis, il regista greco passato a gennaio ai turchi del Kayserispor; dalle sue geometrie dipenderà il cammino della nazionale greca a questi mondiali. I due posti di interni di centrocampo se li giocheranno in tre: Katsouranis, del Paok, che si è laureato campione d’Europa nel 2004, e che ha superato le 100 presenze con la maglia greca; Karagounis, anche lui presente nel 2004, il leader della nazionale ma che con i suoi 37 anni avrà probabilmente qualche difficoltà a giocare più gare ravvicinate; Samaris, giovane, da poco entrato nel giro della nazionale, ma con ottime prospettive di crescita, quest’anno è stato una pedina fondamentale per la vittoria del campionato da parte dell’Olympiakos.
Konstantinos Mitroglou, meglio conosciuto come Kostas, sarà il terminale offensivo, infortuni permettendo. 15 milioni di euro sono stati i soldi spesi dal Fulham a gennaio per acquistare il bomber dell’Olympiakos, ma solo 3 le presenze in campo a causa di un doppio infortunio. Sulle fasce Santos dovrebbe utilizzare, come suo solito, due attaccanti naturali ai quali verrà chiesto un enorme sacrificio nella fase difensiva: Salpingidis a destra, autore di 10 gol in campionato con la maglia del Paok e Samaras, ormai idolo dei tifosi del Celtic, dove ha vinto in questa stagione il suo quarto scudetto.
LA STELLA
Difficile individuare una vera e propria stella all’interno di una squadra che fa del gruppo la propria caratteristica principale, ma senza dubbio Sokratis Papastathopulos e Konstantinos Mitroglou rappresentano i due punti di forza della squadra biancoceleste. Il primo, 26 anni è il giocatore che detta i tempi nella difesa greca, ha scalato tutte le nazionali dalla under 17 a quella maggiore e scorrendo la sua carriera si trova un rendimento costante con un’unica annata negativa, quella disputata con la maglia del Milan nel 2010-2011 dopo che i rossoneri lo avevo acquistato dal Genoa dove si era messo in mostra al di fuori dal proprio paese; il secondo, in possesso di un ottimo fiuto del gol, sa far sfruttare la sua forza fisica e il suo stacco di testa.

Purtroppo il suo trasferimento milionario al Fulham è stato rovinato da un infortunio con successiva ricaduta al ginocchio destro, che non ha permesso al giocatore greco di provare a salvare la squadra londinese dalla retrocessione; e adesso che l’infortunio sembra lontano e che il Fulham ha bisogno di vendere alcuni pezzi pregiati, sembra che intorno al suo nome ci siano molti operatori di mercato tra cui quelli di Fiorentina e Napoli. Tuttavia il leader indiscusso di questa nazionale è Georgios Karagounis, il trentasettenne anche lui in forza al Fulham, che con le sue 132 presenze vanta il record di numero di partite disputate con la maglia della Grecia e indossa,come è giusto che sia, la fascia da capitano. Sarà probabilmente la sua ultima apparizione con la maglia della nazionale e senza dubbio sarà molta la voglia di onorare la sua partecipazione.
LA SORPRESA
Un nome su tutti, quello di Andreas Samaris, il venticinquenne centrocampista dell’Olympiakos, arrivato quest’anno dopo un’ottima stagione al Panionios e che ha confermato ogni aspettattiva, conquistando il posto da titolare e disputando anche una discreta Champions Legaue, nonostante gli scarsi risultati della squadra di Atene. Avrà sicuramente più di un’occasione per scendere in campo e secondo noi avrà i mezzi per provare ad affermarsi anche a livello internazionale.

PROSPETTIVE
Difficile assegnare un vero e proprio obiettivo minimo a questa squadra, che pur non avendo certo ambizioni di vittoria finale, rappresenterà comunque un avversario ostico per qualsiasi nazionale, anche più attrezzata, che potrebbe incontrarla sul suo cammino. Sicuramente il passaggio del girone, pur non essendo scontato, è alla portata della squadra greca, con la Colombia sulla carta favorita e il Giappone, di Zaccheroni, e la solita incognita africana rappresentata dalla Costa D’avorio, come avversarie da superare per centrare gli ottavi di finale. Poi le cose si farebbero davvero complicate, poiché il tabellone prevederebbe la sfida alla vincente del gruppo che comprende Italia, Uruguay e Inghilterra. In definitiva, il raggiungimento degli ottavi di finale potrebbe essere visto come obiettivo minimo, dai quarti in poi ogni eventuale qualificazione andrebbe festeggiata come una vera e propria vittoria.
CONVOCATI
N. | Pos. | Giocatore | Data nascita | Squadra |
---|---|---|---|---|
1 | P | Orestis Karnezis | 11 luglio 1985 | Granada (Spa) |
12 | P | Panagiotis Glykos | 3 giugno 1986 | PAOK |
13 | P | Stefanos Kapino | 18 marzo 1994 | Panathinaikos |
2 | D | Giannis Maniatis | 12 ottobre 1986 | Olympiacos |
3 | D | Giorgos Tzavellas | 26 novembre 1987 | PAOK |
4 | D | Kostas Manolas | 14 giugno 1991 | Olympiacos |
5 | D | Vangelis Moras | 26 agosto 1981 | Hellas Verona (Ita) |
11 | D | Loukas Vyntra | 5 febbraio 1981 | Levante (Spa) |
15 | D | Vasilis Torosidis | 10 giugno 1985 | Roma (Ita) |
19 | D | Sokratis Papastathopoulos | 9 giugno 1988 | Borussia Dortmund (Ger) |
20 | D | José Holebas | 27 giugno 1984 | Olympiacos |
6 | C | Alexandros Tziolis | 13 febbraio 1985 | Kayserispor (Tur) |
8 | C | Panagiotis Kone | 26 luglio 1987 | Bologna (Ita) |
10 | C | Giorgos Karagounis | 6 marzo 1977 | Fulham (Ing) |
16 | C | Lazaros Christodoulopoulos | 19 dicembre 1986 | Bologna (Ita) |
18 | C | Giannis Fetfatzidis | 21 dicembre 1990 | Genoa (Ita) |
21 | C | Kostas Katsouranis | 21 giugno 1979 | PAOK |
22 | C | Andreas Samaris | 13 giugno 1989 | Olympiacos |
23 | C | Panagiotis Tachtsidis | 15 febbraio 1991 | Torino (Ita) |
7 | A | Giorgos Samaras | 21 febbraio 1985 | Celtic (Sco) |
9 | A | Kostas Mitroglou | 12 marzo 1988 | Fulham (Ing) |
14 | A | Dimitris Salpingidis | 18 agosto 1981 | PAOK |
17 | A | Theofanis Gekas | 23 maggio 1980 | Konyaspor (Tur) |