Una rete al quarantaquattresimo di Arber Abilaliaj regala la quarta coppa d’Albania della storia al Flamurtari. Verdetto più che giusto per quello che le squadre hanno dimostrato sul campo di gioco. Il Kukesi – forse bloccato dall’emozione di vincere il primo titolo della sua storia – non è riuscito ad opporsi all’esperienza e al cinismo del Flamurtari. Il gol di Abilaliaj quindi , oltre a sancire la vittoria del trofeo, regala il primo turno d’Europa League agli uomini di Ernest Gjoka. Due piccioni con una fava che fanno sorridere la società di Valona sia per il presente che per le prospettive future. Per il Kukesi invece, appuntamento con il primo storico trofeo rimandato al prossimo anno.
Splendida giornata di sole a Tirana, cornice perfetta per l’atto finale della coppa d’Albania. Tutti disponibili per il Kukesi di Starova che si schiera con il suo classico 4-2-3-1: Halili tra i pali, Smajli, Malota, Brahja e Hallaçi sulla linea difensiva, Allmuça e Progni sulla mediana, e il trio Izuchukwuka-Cikalleshi-Hoxha alle spalle di Pierre Boya. Mici e Mocka invece le assenze del Flamurtari di Gjoka, che si schiera in maniera speculare: davanti a Xhelili, Sakaj, Kuqi, Veliu e Liçaj, davanti alla difesa Arbri e Telushi, e i soliti Lika,Lena e Zeqiri alle spalle dell’unica punta Abilaliah. Il Kukesi vuole subito mettere le cose in chiaro e parte fortissimo. Uno dei tanti ex di giornata, Gerhald Progni, al dodicesimo ci prova con una conclusione dal limite dell’area che finisce a lato. La risposta del Flamurtari arriva al minuto 22, con l’uomo più in forma, Arber Abilaliaj. La punta rosso-nera si smarca dal limite dell’area, calcia con il destro ma troppo lentamente per mettere in difficoltà Halili.
La prima vera occasione del match, comunque, arriva al ventisettesimo: Allmuça trova con un gran pallone Izuchukwuka, il nigeriano prova la conclusione al volo di destro da ottima posizione ma indirizza troppo centralmente. Xhelili controlla facilmente. L’occasione più clamorosa per il Kukesi arriva al quarantunesimo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo: dopo una mischia in area, il pallone si impenna, Boya la spizzica servendo un assist d’oro a Smajli che, davanti al numero uno avversario, dimostra di non essere un attaccante spedendo alto. Così, al minuto 44, la più vecchia legge non scritta del calcio si abbatte sul Kukesi. Sakaj crossa dalla sinistra, Abilaliaj la mette giù con il petto per l’accorrente Lena che calcia di prima, Halili si oppone miracolosamente, ma non può nulla sul tap-in vincente di Abilaliaj. Uno a zero Flamurtari. Per il Kukesi una doccia gelata proprio quando l’intervallo era alle porte.
Nella ripresa il Kukesi spinge subito al massimo per trovare la rete del pareggio. Minuto 53, Hoxha crossa dalla fascia sinistra, Cikalleshi anticipa tutta la difesa avversaria ma non è fortunato, perchè il suo colpo di testa finisce di millimetri a lato. Il Kukesi con il passare dei minuti si riversa sempre più in attacco, lasciando così pericolosi spazi per i contropiedi del Flamurtari. Proprio su azione di rimessa, il solito Abilaliaj rischia di beffare con un pallonetto Halili. Per fortuna del Kukesi però, il tocco morbido del giocatore rosso-nero finisce sul fondo. Dopo il forcing della prima parte del secondo tempo, il Kukesi si spegne.
E anzi, è proprio il Flamurtari a fare il bello e il cattivo tempo. Al minuto 75 l’occasione clamorosa per mettere la partita in cassaforte: l’imprendibile Lika scappa per l’ennesima volta sulla fascia e mette un pallone al bacio per il neoentrato Shehaj, che a botta sicura colpisce di testa, ma Halili con un riflesso pazzesco riesce a deviare il pallone con il piede sul palo, tra l’incredulità dei tifosi rosso-neri già pronti ad esultare. Gli ultimi disperati tentativi del Kukesi mettono sui piedi di Cikalleshi, al ottantanovesimo, il pallone del pareggio, ma il vice-capocannoniere del campionato ciabatta malamente. E’ l’ultima azione della partita, perchè i tre minuti di recupero servono soltanto a mandare Boya anticipamente sotto la doccia, per doppio giallo.