E anche un’altra stagione è finita. Tra certezze e sorprese, gioie e delusioni, la Superliga albanese 2013/2014 è giunta al capolinea. La maggior parte dei verdetti la conoscevamo già: Skenderbeu campione, Kukesi secondo (quindi in Europa League) e Kastrioti Kruje, Lushnja e Bylis Ballsh retrocessi nella “Kategoria e Pare”. L’ultima giornata, la trentatreesima, aveva il compito di completare questi verdetti, indicandoci chi si sarebbe aggiudicato l’ultimo posto per l’Europa League, e chi avrebbe raggiunto Lushnja, Bylis e Kastrioti nella “Kategoria e Pare“.
Il campo principale in ottica Europa era quello dello “Stadiumi Skenderbeu“, dove i campioni dello Skenderbeu attendevano il Laçi in piena lotta per l’Europa League. Nei giorni precedenti alla partita si era parlato di un possibile “biscottone” tra le due squadre, il campo però non ha detto quest’impressione. Sì, lo Skenderbeu non avrà sicuramente giocato al massimo, ma cosa si può pretendere da una squadre che da due settimane sta festeggiando il titolo? Due a uno per il Laçi il risultato finale. Succede tutto nel primo tempo. Prima il primo vantaggio ospite con Adenyi James, poi il pareggio del solito Pero Pejic (vincitore della scarpa d’oro del campionato albanese, grazie alle sue venti reti) e per finire il secondo e definitivo vantaggio del Laçi, ancora con James. Il secondo tempo è un allenamento per entrambe le squadre: lo Skenderbeu assapora già la festa postpartita mentre il Laçi difende senza troppi problemi la vittoria che vale l‘Europa League. Tutti felici e contenti allo “Stadiumi Skenderbeu”.
Non contento invece del risultato di Korçe, il Partizani Tirana. La squadra capitolina, dopo il suicidio di settimana scorsa contro lo stesso Skenderbeu, per centrare l’Europa League avrebbe dovuto vincere a Lushnja e allo stesso tempo sperare in buone notizie provenienti dal campo dei campioni d’Albania e da quello di Scutari, dove si affrontavano Vllaznia e Teuta. E proprio per questo, il due a quattro finale non basta al Partizani per raggiungere l’Europa League. La doppietta di Mikel Canka aveva reso ancor più difficile la missione Europa League, ma ci hanno pensato Nexhipi (doppietta), Ibrahimi e il giovanissimo Vatnikaj a rimettere le cose al proprio posto. Come detto però, tutto questo non è bastato. Ora più che puntare il dito contro lo Skenderbeu , il Partizani dovrà fare mea culpa, perchè i campioni d’Albania – con il titolo già in tasca – hanno disputato due partite identiche, sia contro il Partizani che contro il Laçi. Con la differenza che i bianco-neri allenati da Nica ne hanno approfittato, mentre i rossi di Tirana no, suicidandosi in casa davanti ai propri tifosi.
Chi ha ancora un briciolo di speranza per l’Europa League è il Teuta, uscito vittorioso dal “Loro Boriçi” di Scutari. Per Xhafaj e compagni, la speranza si chiama Kukesi, perché se la squadra allenata da Starova trionferà nella finale della coppa d’Albania, anche il quarto posto diventerebbe utile per raggiungere l‘Europa League. Tutto questo in virtù del secondo posto del Kukesi, a cui non servirebbe quindi “il bonus” coppa d’Albania per raggiungere l’Europa League. Ma se vincesse il Flamurtari tutti questi discorsi andrebbero in fumo, perché allora sarebbe la squadra alleanta da Gjoka ad approdare nella competizione continentale. In questo caso, anche l’uno a tre di Scutari con cui il Teuta si è assicurato il quarto posto, risulterebbe inutile. Alla rete siglata da Kruja nella prima frazione di gioco, hanno risposto nella ripresa le reti di Xhafaj, Jakupi e Amadou Samb. Il Vllaznia festeggia la salvezza, mentre al Teuta non rimane che cominciare a tifare per il Kukesi, arbitro – come già detto – dell’incontro Europa League tra lo stesso Teuta e il Flamurtari.
Flamurtari che nell’ultima giornata era impegnato in quel di Kruje contro il Kastrioti, in quel che può essere a tutti gli effetti definita come un amichevole di fine stagione. Uno a tre finale che porta la firma di Ferraj per i padroni di casa, e Abilaliaj (doppietta) e Liçaj per i rosso-neri ospiti. Il modo migliore per prepare la finale della coppa d’Albania in programma domenica alle 18 allo stadio nazionale “Qemal Stafa” di Tirana. Sempre a Tirana, sabato scorso però, sarebbe dovuto andare in scena il match tra Tirana e Besa Kavaje. Il Besa però ha scelto di non presentarsi, come segno di protesta per gli errori arbitrali che sono costati alla fine la retrocessione per Sefa e compagni. Hanno tutte le ragione del mondo per protestare, ma non in questo modo. Quando scegli di comportarti così, passi inevitabilmente dalla parte del torto. Modo peggiore per salutare la Superliga non poteva esserci!
CLASSIFICA FINALE
Skenderbeu 61; Kukesi 57; Laçi 54; Teuta 54; Partizani Tirana 53; Tirana 50; Flamurtari (-3) 48; Vllaznia 45; Besa Kavaje 42; Kastrioti 29; Lushnja 26; Bylis 24*
*escluso dal campionato
CLASSIFICA MARCATORI
Pero Pejic (Skenderbeu) 20
Sokol Cikalleshi (Kukesi) 17
Daniel Xhafaj (Teuta) 13
Tomislav Busic (Vllaznia) 13
Fation Sefa (Besa) 13
Arber Abilaliaj (Flamurtari) 12