
Manchester City ad un passo dalla gloria con un orecchio ad Afield Road dove il Liverpool è impegnato contro il Newcastle. Uomini di Pellegrini avanti due punti rispetto ai Reds che in caso di mancata vittoria regalerebbero il trofeo ai Citizens. Sam Allardyce ha portato il suo West Ham lontano dalla zona bollente, ottime le prestazioni del 2014, in difesa Joey O’Brien sostituisce Demel, davanti c’è Andy Carrol, ex Liverpool nel quale i rossi ripongono le proprie speranze. Manchester City che inizia con calma ma con il passare dei minuti cinge d’assedio l’area ospite. Al decimo Silva cerca il gol con una grande conclusione al volo. Hammers sotto pressione, il City fa la partita e non potrebbe essere diversamente considerata la posta in palio. Sempre strepitoso Yaya Touré che suona la carica, dall’altra parte del campo la fisicità di Carrol permette ai Martelli di interrompere il monologo City.
Al minuto 18 Aguero non trova spazio per l’imbucata e ci prova da fuori, conclusione un po’ telefonata che si spegne tra le braccia di Adrian. Impazziscono le radioline dell’Etihad Stadium per l’autorete di Skrtel, Newcastle in vantaggio e titolo che si avvicina. Boato. Siamo a metà primo tempo, Citizens rinfrancati e Kolarov prova a rompere l’equilibrio con il pezzo forte della casa, la botta da fuori, Adrian vola. West Ham basso che concede pochi spazi, per sbloccare questa gara serve la giocata del singolo e arriva a cinque dall’intervallo. Paziente trama di passaggi a limite dell’area, Nolan lascia a Nasri lo spazio per il tiro, il francese non perdona con un diagonale da biliardo, palla che termina in rete dopo aver toccato il palo. Sospiro di sollievo all’Etihad Stadium, il Liverpool è ancora in svantaggio ma ancora tanto. E’ da applausi il Manchester City nella fase conclusiva del primo tempo, si vede lo spirito della grande squadra, Carrol manda sul legno la conclusione di Silva che avrebbe chiuso i giochi prima della sosta. Dolcissimo il tè nello spogliatoio dei Citizens, cinque punti di vantaggio sul Liverpool sono le migliori zollette.
Il Manchester City rientra in campo sulle note di Hey Jude dei Fab Four di Liverpool, ironico mentre i pensieri sono tutti rivolti ai Fab Five in ballo, i punti di divario che significherebbero titolo per i Citizens. Nelle ultime settimane stiamo vedendo un Kolarov in grande spolvero, in avvio di ripresa fa venire il capogiro a McCartney (omonimo, guarda caso, dell’autore di Hey Jude) che non può far altro che stenderlo. Ne deriva un calcio di punizione dalla sinistra che Nasri mette in area, tocco di Dzeko e Kompany mette nel sacco. Terremoto nelle tribuna dell’Etihad, parte la Poznan, caratterista esultanza dei tifosi di casa, tutti a saltare dando le spalle al campo. La colonna sonora non può che essere la famosa Blue Moon. Trenta ancora da giocare, Liverpool sempre sotto, il Manchester City si distrae un po’ e consente agli avversari di guadagnare campo. Giallo per Demichelis al minuto 60 per un’entrata francamente eccessiva su Downing lungo l’out mancino. Il Manchester City torna a rendersi pericoloso con Aguero, colpo di testa su assist di Zabaleta che finisce a lato. Cambio nelle fila del West Ham, Jarvis per Nolan (tifoso del Liverpool) e la partita prosegue sugli stessi binari. Zabaleta si mangia il tris, Adrian nega la doppietta a Nasri ma il succo della storia non cambia. Il Manchester City è campione d’Inghilterra, a poco serve la vittoria del Liverpool, che il titolo non l’ha perso sicuramente oggi. Vince il City, vince grazie al grande tasso dei tecnico dei suoi fuoriclasse, Yaya Touré su tutti. Dopo la partita è il momento della premiazione, 86 punti per i Citizens che si presentano a centrocampo per la grande festa, la seconda nel giro degli ultimi tre anni. Quarto titolo in totale. Il Manchester City è a tutti gli effetti una big di Premier League dopo una vita all’ombra dei cugini Red Devils.