Liverpool-Newcastle 2-1: i Reds di puro orgoglio, Magpies battuti in rimonta

Liverpool v Newcastle United - Premier LeagueIl Liverpool si impone in rimonta su un buon Newcastle ed onora al meglio l’ultimo impegno davanti ai propri tifosi: dall’Ethiad non arrivano buone notizie, le speranze di un insperata vittoria del titolo si infrangono sul destro di Nasri che regala al Manchester City il secondo successo in 3 anni. Consapevole di ciò, la squadra di Rodgers trova con qualche patema di troppo 3 punti che concludono al meglio una stagione che nonostante un finale dall’amaro in bocca resta da incorniciare. Segnano Agger e Sturridge che rispondono nella ripresa all’autogol di Skrtel.

I Reds partono fin da subito molto contratti, la manovra è macchinosa, gli oliati meccanismi che han portato la squadra ad un passo dal titolo sembrano inceppati: il colpo psicologico della tripla rimonta subita nel Monday Night con il Crystal Palace non è stato assorbito. Il primo pericolo lo regala Sterling che non riesce a concludere davanti a Krul dopo un buono scambio nello stretto con Suarez. Il Newcastle è reduce da una preoccupante serie di sconfitte ma vuole spazzare via le critiche di stampa e tifosi: al 20’ cross di Gouffran che Skrtel devia nella propria porta con una sgraziata deviazione con la tibia, i Magpies trovano così un insperato vantaggio che di fatto chiude i giochi per la lotta al titolo. Immediata la reazione dei padroni di casa, su palla inattiva Agger trova l’ottimo riflesso di Krul, ma sono gli ospiti, più brillanti – nonostante la mancanza di motivazioni – ad andare vicini al raddoppio: Ameobi serve in profondità Gouffran che calcia addosso a Mignolet e grazia i Reds fin qui completamente fuori partita. I Magpies si difendono bene e concedono pochi spazi, l’unico che sembra buttare il cuore oltre l’ostacolo è Suarez, sua l’azione personale al 34’ che si conclude però con una conclusione debole tra le braccia del portiere. La porta ospite sembra stregata, Reds vicini al pareggio sul finale di tempo con Sturridge che non corona un cross di Henderson.

Ad inizio ripresa le emozioni latitano. Gli ospiti creano una roccaforte davanti alla propria area ma il Liverpool ci prova con la forza della disperazione: dopo 10 minuti crea scompiglio una pericolosa punizione di Gerrard che termina sul fondo senza deviazioni. Quando entriamo nell’ora di gioco Rodgers si gioca la carta Coutinho al posto di Allen: si gioca solo per l’orgoglio, e il pareggio arriva: proprio Coutinho guadagna un dubbia punizione, batte Gerrard e Agger ben appostato sul secondo palo trova in mezza girata il pertugio per battere Krul. Passa solo un giro di lancette ed i Reds ribaltano il risultato con un gol in fotocopia: altra palla in mezzo di Gerrard, stavolta è Sturridge a trovare la zampata vincente. Perde la testa Ameobi, che si fa espellere per proteste dall’arbitro Dowd in seguito al dubbio fallo che ha generato il gol del pareggio. Fuori un Ameobi dentro un altro, il fratellino di Shola, Sammy, sostituisce Gouffran ad un quarto d’ora dalla fine. Da applausi il tifo della Kop, il titolo è sfumato, ma l’amore per la squadra è qualcosa che va al di là della delusione per i 24 anni senza Premier. Nel finale restano in 9 uomini i Magpies, espulso Dammett, entrato nella ripresa per fallo su Suarez, decisione esagerata di Dowd che si fa ingannare dal tuffo con conseguente smorfia dolorante dell’uruguaiano.

Finisce così, gli uomini di Rodgers lasciano il campo sotto uno You’ll never walk alone cantato a squarciagola dalla Kop: questa è stata la stagione della consacrazione, ma si sa, l’arte di vincere s’impara dalle sconfitte: l’anno prossimo si riparte, più forti di prima.

 

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24 anni, appassionato di sport a tutto tondo (football americano, basket, golf e ovviamente calcio), letteratura, film e auto. Dopo aver conseguito la maturità linguistica, lavoro attualmente per una multinazionale metalmeccanica, mi occupo di calcio estero per passione ed amore per il rettangolo verde.