Liga, harakiri Real a Vigo; salvo l’Eche, Valladolid sull’orlo del baratro

FBL-ESP-LIGA-CELTA-REALMADRIDL’Atletico Madrid spreca un’enorme possibilità di chiudere già oggi la corsa al titolo: i colchoneros non vanno oltre l’1-1 interno contro il Malaga (leggi qui la cronaca) e non approfittano dello 0-0 del Barcellona a Elche (clicca qui per saperne di più). La Liga si deciderà tra sette giorni al Camp Nou nello scontro diretto tra le prime due del campionato (Barça obbligato a vincere), anche a causa dell’inopinato 2-0 rimediato dal Real Madrid a Vigo e che elimina gli uomini di Ancelotti dalla corsa al titolo.

Le merengues pagano le troppe assenze: Ronaldo, Benzema, Pepe (e Varane), Di Maria restano nella capitale e guardano in tv la sciagurata prova dei compagni al Balaidos. Sul banco degli imputati, l’uomo del momento, Sergio Ramos, e Xabi Alonso: entrambi si rendono protagonisti di due erroracci in fase di disimpegno e spalancano le porte alla doppietta di Charles che chiude la corsa al titolo del Madrid. Ci mette del suo anche Ancelotti che presenta nell’undici iniziale sia Khedira (che a questo punto si candida per un posto da titolare nella finale di Champions League del 24 maggio a Lisbona) che Arbeloa, reduci da infortuni che li hanno tenuti lontano dal terreno di gioco per sei e due mesi.

In mezzo alle due reti di Charles, il gol annullato a Ramos e l’occasione di un discreto Isco. Poi è solo Celta: Luis Enrique (prossimo allenatore del Barcellona?) saluta alla grande Vigo sfiorando anche la goleada nel finale: un palo di Bermejo e un paio di contropiedi in superiorità numerica sprecati non rovinano comunque la festa ai galiziani. Il Real Madrid chiude malissimo il campionato, dopo aver avuto – a un certo momento della stagione – la possibilità concreta di riportare il titolo nella capitale: due punti in tre partite contro Valencia, Valladolid e Celta hanno però vanificato mesi di rimonta forsennata dei blancos. Sarà difficile, ora, tornare ai livelli di tre settimane fa in pochi giorni: la finale di Champions è praticamente alle porte.

LOTTA PER LA SALVEZZA

L’Elche è salvo: quota 40 per gli alicantini che possono festeggiare la matematica permanenza in Primera. “Merito” della sconfitta del Valladolid a Siviglia, contro il già retrocesso Betis. I pucelanos rovinano quanto di buono fatto nelle ultime due uscite (vittoria sull’Espanyol e pari col Madrid), vanno tre volte in vantaggio e finiscono per perdere 4-3. Javi Guerra, di testa, porta in vantaggio i suoi dopo nemmeno un minuto di gioco, ma cinque minuti dopo l’autorete di Pena, nel tentativo di anticipo su Salva Sevilla, ristabilisce le distanze. Il centrocampista, comunque, riporta in vantaggio i suoi in apertura di ripresa (in posizione di fuorigioco), ma gli uomini di Martinez si fanno riprendere da un altro colpo di testa vincente, stavolta firmato Molina. Javi Guerra, su rigore, riporta in vantaggio i castigliani al 60′: sembra fatta, i tre punti significherebbero salvezza virtuale. Invece dal paradiso all’inferno in soli 12 minuti: al 78′ pareggia Ruben Castro con una girata di prima in piena area di rigore, al 91′ una punizione di Juanfran dai 45 metri (poco oltre la linea di centrocampo) beffa Jaime e relega il Valladolid in penultima posizione.

Già, perché l’Osasuna racimola un punto a Cornellà El Prat contro l‘Espanyol, aggancia i pucelanos a quota 36 ma guadagna una posizione grazie agli scontri diretti favorevoli. A tenere in vita i navarri ci pensa il gol in scivolata di Acuna che vanifica il vantaggio iniziale di Colotto, opportunista sugli sviluppi di un angolo. Appena fuori la zona retrocessione, a quota 38, c’è il Granada: gli andalusi perdono 2-0 e vengono scavalcati in classifica dall’Almeria che passa grazie alle reti di Verza (su rigore) e Vidal. A quota 39, assieme agli uomini di Francisco Rodriguez, sale anche il Getafe grazie alla vittoria di platino conseguita al Coliseum contro il Siviglia: 1-0 per gli azulones, decide a metà ripresa il bel sinistro dal limite di Escudero che vale mezza salvezza per gli uomini di Contra.

Ad Almeria (contro l’Athletic Bilbao in casa) e Getafe (contro il Rayo a Vallecas) basterà un punto contro avversari che non hanno più nulla da chiedere al campionato per ottenere la salvezza. Valladolid-Granada sarà uno scontro diretto tra disperate: anche una vittoria del Valladolid potrebbe non bastare se si avverassero i due casi citati in precedenza e l’Osasuna dovesse battere in contemporanea il Betis in casa. Insomma, al momento la situazione più difficile è quella del Valladolid, ma questa Liga non finisce mai di riservare sorprese….

About Alfonso Alfano 1812 Articoli
Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.