Superliga – Diciotto reti in cinque partite nella trentaduesima giornata della Superliga albanese. Giornata spettacolare ma che non ha stabilito ancora gli ultimi verdetti, riguardanti Europa League e retrocessione. Tutto si deciderà all’ultima giornata: Laçi, Partizani Tirana e Teuta si giocheranno l’Europa League, mentre Besa Kavaje, Vllaznia e Flamurtari si giocheranno la permanenza nella massima serie albanese.
Il match sicuramente più interessante – classifica alla mano – e intrigante di questa penultima giornata, era quello dello “Stadiumi Besa“, tra i padroni di casa del Besa Kavaje e il Vllaznia. La salvezza in novanta minuti. Sì, perchè il Besa vincendo avrebbe annullato i tre punti di differenza dalla zona salvezza, rappresentata proprio dal Vllaznia. Dominio assoluto dei gialloneri dall’inizio alla fine, ma ciò non è bastato per portare l’intera posta in palio a casa (0-0). Le occasione sprecate da Muriqi e Fejzullahu e tanta sfortuna, hanno fatto sorridere il Vllaznia, mai realmente pericoloso dalle parti di Bejte. Nonostante il pomeriggio sfortunato per il Besa, c’è però da sottolineare l’ennesima fantastica prestazione del kosovaro Bernard Berisha, che quasi sicuramente nella prossima stagione si trasferirà allo Skenderbeu. Ora il Vllaznia di Dervish Hadziosmanovic ha in mano il proprio destino: basterà un punto contro il Teuta nell’ultima giornata per assicurarsi la salvezza. Salvezza che sembra sempre più un miraggio per il Besa Kavaje. Se dagli altri campi – nello specifico Flamurtari e Vllaznia – non arriveranno buone notizie, vincere a Tirana nell’ultima giornata non basterà.
Come detto, anche il Flamurtari sarà costretto a giocarsi la permanenza nella Superliga all’ultima giornata. Colpa dello scoppiettante due a due contro il KF Tirana, siglato dalla doppietta di Abilaliaj per il Flamurtari, e dalle reti di Mario Morina e Gilberto per il Tirana. A dir la verità, ai rossoneri di Valona è andata anche bene perchè gli ospiti hanno sciupato diverse occasioni, specie negli ultimi venti minuti di gara. Pareggio che alla fine fa sorridere entrambe. Il Tirana è matematicamente salvo, mentre il Flamurtari – anche se non ufficialmente – di fatto lo è, perché l’ultima giornata non rappresenta affatto un ostacolo insormontabile, visto che la truppa di Gjoka andrà a giocare a Kruje, contro un Kastrioti già ampiamente retrocesso e già in vacanza da tempo. Le sei reti subite a Laç, contro il Laçi, ne sono la testimonianza. Non avere più obiettivi di classifica però non deve significare andare in giro per l’Albania a fare figuracce. Bisogna onorare il campionato fino alla fine, per rispetto delle altre squadre, di se stessi e di tutti i tifosi che in questa stagione hanno supportato Popovic e compagni. Il Laçi comunque non ci ha pensato molto su, e ha trasformato per un pomeriggio lo “Stadiumi Laçi” nel centrale di Wimbledon. Sei a zero, targato James (2), Kehinde, Cela, Jubani e addirittura dal portiere Edvan Bakaj. Il numero uno del Laçi, infatti, ha trasformato un calcio di rigore sul quattro a zero tra l’esaltazione del pubblico di casa. La vittoria sul Kastrioti permette al Laçi di continuare ad inseguire l’Europa League. Anche qui però, tutto si deciderà negli ultimi minuti, nello specifico nella trasferta di Korçe contro lo Skenderbeu. E visto il grande rispetto che c’è tra le due tifoserie, in Albania la stampa già parla di “biscottone“. Staremo a vedere.
Quel che è sicuro però è che lo Skenderbeu non ha fatto sconti al Partizani, andando a vincere due a uno in quel di Tirana. Più che di vittoria dello Skenderbeu comunque, si può parlare di vero e proprio suicidio della squadra allenata da Marcio Sampaio. I padroni di casa avevano la partita in tasca e l’opportunità, ad un quarto d’ora dalla fine, di portarsi in vantaggio su calcio di rigore. Memelli però ha calciato sul fondo e ha aperto l’harakiri della squadra capitolina. Dal canto loro i campioni d’Albania hanno sfruttato le uniche due occasioni del match, con Shkembi e Pejic (alla diciannovesima segnatura stagionale), facendo sprofondare i sogni europei del Partizani Tirana. A nulla è servito il momentaneo pareggio di Mazrekaj. Tutto rimandato all’ultima giornata, con la consapevolezza che Memelli e compagni non sono più padroni del loro destino. Come se non bastasse, a fine partita sono arrivate anche le dimissioni dell’allenatore Sampaio. Da valutare però, se la decisione avrà effetto immediato o è da considerarsi per la prossima stagione. L’ultima partita, quella dall’esito più scontato, era tra Kukesi e Lushnja. Quattro a uno finale e nessuna sorpresa. Mattatore del match, Sokol Cikalleshi, che con una tripletta ha incrementato a diciassette il proprio bottino stagionale. Gjoni e Hysa completano il tabellino dei marcatori. I verdetti stagionali delle due squadre comunque non cambiano: Kukesi ufficialmente secondo e Lushnja retrocesso nella “Kategoria e Pare”. Ma questo già si sapeva da tempo.
Skenderbeu 61; Kukesi 54; Laçi 51; Teuta 51; Partizani Tirana 50; Tirana 47; Flamurtari 44; Vllaznia 44; Besa Kavaje 41; Kastrioti Kruje 29; Lushnja 26; Bylis Ballsh 24*
*escluso dal campionato