LEVANTE-ATLETICO MADRID 2-0 – Il Cholo l’aveva detto. Al termine del match di Stamford Bridge, il tecnico argentino, in risposta ad una domanda proiettata in ottica Lisbona, l’aveva ripetuto non una, ma ben quattro volte: “Levante, Levante, Levante, Levante”. La squadra di Valencia, nonostante l’undicesimo posto in classifica, aveva alcune caratteristiche che, potenzialmente, potevano mettere in difficoltà i colchoneros: difesa solida (la quinta per minor numero di gol subiti dell’intero torneo), centrocampo granitico e giocatori rapidi e guizzanti in avanti. Oltre agli aspetti tecnici, Simeone era preoccupato, forse, dalla cabala, visto che l’Atletico era da sette anni che non espugnava il campo del Levante. Sta di fatto che i dubbi e le preoccupazioni del Cholo sono diventate realtà: l’Atletico perde a Valencia e rimette in discussione la lotta per il titolo, che pareva chiusa solo ieri con il clamoroso pareggio ottenuto dal Barcellona al Nou Camp. Non è stato un Atletico brillante, in palla solo nella fase centrale del secondo tempo e protagonista di un primo tempo completamente da dimenticare. Male Diego Costa, troppo nervoso e mai realmente pericoloso. Malissimo David Villa, capace di fallire un incredibile occasione da gol al dodicesimo e giustamente sostituito al termine del primo tempo. L’assenza di Turan dal primo minuto, inoltre, si è rivelata deleteria: il turco, non appena entrato sul rettangolo di gioco, ha dato la scossa all’Atletico. Ma tant’è. La squadra biancorossa si è, forse, giocata il jolly. Ora, però, non si può più sbagliare.
PRIMO TEMPO – Il Levante è privo di grandi motivazioni. Eppure, forse spinto da presunti premi “a vincere”, oppure mosso dal giusto spirito sportivo, gioca un grande avvio di partita. L’Atletico, forse sorpreso dall’atteggiamento della squadra di Caparros, appare timido ed in evidente stato confusionale. All’ottavo minuto, il Levante passa sorprendentemente in vantaggio: Diop batte un calcio d’angolo sul lato destro, Simao manca la palla ma la stessa colpisce Filipe Luis, che batte Courtois e mette a segno il secondo autogol stagionale dell’Atletico Madrid. Passano solo quattro giri di lancette e l’Atletico sfiora il pareggio con David Villa, che calcia alle stelle a porta praticamente sguarnita. Il gioco degli ospiti non è fluido ed aggressivo come nelle giornate migliori. Gli uomini del Cholo, tuttavia, provano a ribaltare le sorti del match.
Al ventesimo, Diego Costa si invola verso l’area di rigore avversaria, ma viene fermato dal guardalinee per un inesistente fuorigioco. La partita si innervosisce. “Storie tese” fra Sissoko e Diego Costa: il brasiliano alza troppo il gomito, il maliano risponde con uno schiaffo. L’Atletico prova a rendersi pericoloso, ma la difesa locale è brava ad arginare le folate offensive dei colchoneros. Dopo venti minuti privi di grandi emozioni, l’Atletico si rende nuovamente pericoloso dalla parti di Navas, costretto a deviare in corner un ficcante destro in corsa di Alderweireld. La squadra del Cholo prova ad imbastire una reazione, ma negli ultimi dieci minuti – a parte un piccolo screzio fra Diego Costa e Navas – non si registrano altre emozioni.
SECONDO TEMPO – Nell’intervallo, Simeone prova a smuovere le acque: Raul Garcia e David Villa restano negli spogliatoi, Arda Turan e Adrian fanno il loro ingresso in campo. Al quinto minuto, il Levante prova a farsi vedere dalle parti di Courtois, ma il colpo di testa di Simao non mette in apprensione il portiere belga. L’Atletico aumenta la pressione, trascinato da un Arda Turan particolarmente pimpante. Al minuto numero nove, bella azione palla a terra dei colchoneros che mettono a soqquadro la difesa ospite, salvata solo grazie all’intervento a corpo morto di Juanfran sul tiro a botta sicura di Turan. Un solo giro di lancette ed è nuovamente Turan, imbeccato da un cross di Adrian, a rendersi pericoloso con un colpo di testa che si perde alto sopra la traversa. I due tecnici giocano a scacchi: Caparros prova a dare maggiore imprevedibilità sugli esterni ed inserisce Ivanschitz al posto di Sissoko; Simeone, un minuto dopo, prova a dare più fantasia sulla trequarti ed inserisce Diego al posto di Koke.
Al sessantaquattresimo, il Levante si salva grazie al greco Vyntra, che ribatte un tiro di Filipe Luis a Navas ormai fuori causa. La pressione dei biancorossi si fa incessante. Punizione di Diego indirizzata sul secondo palo, Diego Costa ci arriva con la suola in estirada ma non inquadra lo specchio della porta. Tre giri di lancette ed è nuovamente Navas a salire sugli scudi: tiro dalla media distanza di Alderweireld reso ancora più insidioso dalla deviazione di Vyntra, il portiere costaricano fa un balzo felino e toglie la palla dall’incrocio dei pali. Il calcio, si sa, è uno sport crudele. Passano solo sessanta secondi e il Levante, approfittando di un Atletico maldisposto in campo, mette a segno il secondo gol grazie a David Barral, che insacca su invito dalla sinistra di Victor. Reazione immediata dalla squadra ospite, ma il tiro di Turan non impensierisce Navas. Non è giornata per l’Atletico. Al settantasettesimo, Adrian si rende protagonista di un sinistro in diagonale che si stampa sul palo a Navas battuto. Nel finale non avviene più nulla di significativo. La partita si conclude con una mini-rissa sotto lo spicchio occupato dai tifosi dell’Atletico. La squadra del Cholo ora non può più sbagliare: servono sei punti nelle prossime due partite.