Superliga – Ora è ufficiale, lo Skenderbeu è campione d’Albania per la quarta volta consecutiva. Agli uomini di Mirel Josa basta lo spettacolare tre a tre contro il Kukesi che, complice la sconfitta del Partizani Tirana a Laçi, vale il quinto titolo della storia. Merito di tutti, dal presidente Ardjan Takaj – sempre puntuale nel pagare gli stipendi – ai giocatori, senza dimenticare la mente di questo successo, lo stratega Mirel Josa. Ora però i tifosi aspettano il salto di qualità anche a livello europeo. Non sarà facile, ma confermando i titolari della squadra – su tutti Pero Pejic, capocannoniere del campionato con 18 reti – e aggiungendo qualche tassello di esperienza internazionale, l’impresa diventerebbe più alla portata. Discorsi che si faranno più avanti, perchè ora lo Skenderbeu, e la citta di Korçe, hanno in mente soltanto il quarto titolo consecutivo.
Cornice splendida allo “Stadiumi Skenderbeu“: tifosi di Kukesi e Skenderbeu che, mischiati sugli spalti, sostengono le loro rispettive squadre, a conferma della grande “amicizia” presente tra le due tifoserie. Lo Skenderbeu non vuole rimandare più il discorso scudetto, ed infatti dopo pochi minuti passa in vantaggio con la rete di Andi Ribaj, che imbucato da Shkembi trafigge l’incolpevole Halili. Il momento clou della partita però sono gli otto minuti di “follia” tra il minuto 58 e il 66: Pero Pejic apre le danze portando i suoi al doppio vantaggio, ma Izuchukwuka non ci sta, e su ottimo cross di Smajli, accorcia le distanze. Ma l’attaccante croato non è ancora sazio e realizza anche il diciottesimo gol stagionale, che vale il tre a uno. Giusto il tempo di mettere il pallone a centrocampo che il risultato cambia ancora. Con tre tocchi, il Kukesi mette Cikalleshi in condizioni di segnare. L’attaccante ex Besa Kavaje non se lo fa dire due volte e riaccorcia le distanze. La notizia del doppio vantaggio del Laçi sul Partizani giunge alle orecchie dei giocatori e così il ritmo della partita scende inesorabilmente. Il Kukesi, con lo Skenderbeu già in festa, riesce a trovare anche la rete del tre a tre, allo stadio però nessuno se ne accorge. I festeggiamenti sono già partiti, ed esplodono quando al novantreesimo l’arbitro Enea Gjorgj sancisce la fine della partita. Skenderbeu campione d’Albania e Kukesi che – a meno di improbabili sorprese contro il già retrocesso Lushnja nella prossima giornata – si assicura il secondo posto.
Secondo posto che, calendario alla mano, ormai sembra esser diventato un miraggio per il Partizani Tirana. Il due a zero inflitto dal Laçi alla truppa di Marcio Sampaio risulterà decisivo in ottica secondo posto, e anzi, ora la squadra capitolina dovrà difendere il terzo posto fino all’ultimo dagli attacchi dello stesso Laçi e del Teuta. Senza attenuanti la sconfitta di ieri. Troppo piccolo il Partizani al cospetto di un Laçi veramente motivato. A nulla è servita la tattica “alla Mourinho” di Sampaio, con dieci uomini sempre dietro alla linea della palla e il solo Memelli davanti. Il ritorno al gol del uomo migliore del Laçi, Erjon Vucaj, e la vittoria degli stessi bianconeri non sono frutto di casualità. Inutile nascondersi dietro ad un dito, quando Vucaj è in forma il Laçi è tutt’altra squadra. Non a caso infatti, il momento più difficile della squadra allenata da Stavri Nica è combaciato con il momento negativo di Erjon Vucaj. Come già detto, ora al Partizani non rimane che difendere il terzo posto in classifica, obiettivo non di certo impossibile che però non va assolutamente sottovalutato. Un’ altra squadra che è in piena lotta per l’Europa League è il Teuta. Ieri, come da pronostico, la squadra di Biturku ha espugnato facilmente il “Roza Haxhiu” di Lushnja, grazie alle reti di Daniel Xhafaj – ormai a due reti dal diventare il miglior marcatore di sempre del campionato albanese – e del classe ’94 Fabio Beqja, uno dei migliori prospetti albanesi di tutta la nazione. Partita mai in discussione, contro un Lushnja in queste condizioni ci mancherebbe altro. I gialloverdi ormai scendono in campo soltanto per evitare multe salatissime dalla federazione, perchè le loro forze sono già tutte rivolte verso la stagione che verrà. Il Teuta invece a questo finale di stagione ci pensa eccome. Il terzo posto non è più un sogno, anche se con un’eventuale vittoria del Kukesi in finale di coppa d’Albania contro il Flamurtari, basterebbe il quarto posto a Xhafaj e compagni per assicurarsi l’Europa League.
Proprio il quarto posto rappresenta una piccola speranza europea anche per il Tirana, vittoriosa anche ieri per due a tre in quel di Kruje contro il Kastrioti. E pensare che a Gennaio la squadra allenata da Magani era ultima in classifica con soli dodici punti! Evoluzione pazzesca, di una squadra straordinaria. Peposhi, Muça e Limani sono stati i protagonisti di ieri. Anzi i co-protagonisti, perchè i protagonisti veri e proprio sono stati gli oltre seicento tifosi del Tirana presenti al “Stadiumi Kastrioti”, che hanno inneggiato per tutti i novanti minuti il nome della loro squadra. Solo a fini di cronaca le reti siglate dai padroni di casa con Turdiu e Ferraj. Come a Lushnja infatti, anche qui si sta pensando alla prossima stagione già da un bel pezzo. Prossima stagione che non vedrà sicuramente Lazar Popovic ancora con la maglia del Kastrioti, il pezzo da novanta ex Kukesi quasi sicuramente andrà a Tirana, sponda Partizani. L’ultima partita in programma ieri era Vllaznia-Flamurtari, entrambe immischiate nella lotta per non retrocedere. La vittoria però serviva maggiormente al Vllaznia, e di fatti così è stato. Uno a zero, decide la rete al minuto 87 di Beqiri sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nessuna delle due comunque è ancora salva, anzi, il Vllaznia si gioca tutto sabato a Kavaje, nello scontro diretto che ci dirà chi saluterà la Superliga. Il Flamurtari, pur avendo gli stessi punti del Vllaznia, ha il calendario più facile perché andrà ad affrontare il Kastrioti, e quindi da un certo punto di vista può considerarsi già salvo. Lo scudetto è andato allo Skenderbeu, ma le lotte per l’Europa League e per non retrocedere hanno ancora tantissimo da dirci. Chiudiamo con l’Elbasani e l’Apolonia Fier, che hanno conquistato matematicamente l’accesso alla Superliga per la prossima stagione. Ri-benvenuti!
Skenderbeu 58; Kukesi 51; Partizani Tirana 50; Teuta 48; Laçi 48; Tirana 46; Flamurtari 44; Vllaznia 44; Besa Kavaje 41; Kastrioti Kruje 29; Lushnja 26; Bylis Ballsh 24*
*escluso dal campionato