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Chelsea-Atletico Madrid 1-3: il Mouro crolla, super derby in finale

Stamford Bridge indossa il vestito migliore per questo Chelsea-Atletico Madrid tutto da vivere, prima della grande sfida però un pensiero a due allenatori che ci hanno lasciato recentemente: Vilanova e Boskov. Un minuto di silenzio poi le due squadre fanno quadrato dopo lo zero a zero del Calderon, successo tattico di quel volpone di Mou. Una partita, un posto per la finale di Champions dove ad aspettare c’è già il Real Madrid di Ancelotti, devastante all’Allianz Arena. Altissima la posta in palio, l’Atletico Madrid preme subito a tutta birra, dopo quattro minuti la parabola di Koke va a incocciare sulla traversa. Rizzoli ha il suo bel da fare per tenere il match sotto controllo, il ritmo è alto, difese attente e gran battaglia su ogni pallone. Il Chelsea non sta a guardare, Ramires conquista una bella punizione al quarto d’ora, il tiro di Willian però non scende quanto serve. Il possesso palla in questa fase è di marca blue, i Colchoneros però con le loro folate fanno paura e ci vuole un bravo Cahill al minuto 18 per murare Diego Costa. Buona occasione per il Chelsea al 22esimo, se la inventa David Luiz, controllo acrobatico e rovesciata in piena area, palla fuori di poco.

Chelsea-Atletico Madrid è una partita a scacchi, a metà primo tempo sono sicuramente le due difese ad aver la meglio sulle offensive, frequenti contrasti duri tanto che il manto erboso con il passare dei minuti abbandona l’aspetto di un pratino inglese per assomigliare sempre più a un campo di battaglia. Al 35esimo arriva la zampata dell’ex, Fernando Torres è pronto a sfruttare il grande lavoro di Willian sulla destra, che ne salta due, Azpilicueta serve lo spagnolo. El Niño insacca e non esulta, sembra quasi chiedere scusa ai suoi ex tifosi per un gol che in questo momento significa finale di Champions. I Colchoneros provano a scuotersi subito, Adrian Lopez prova la spizzata di testa ma Schwarzer non ha problemi. L’Atletico ha carattere, non lo scopriamo stasera, poco prima dell’intervallo arriva l’ennesima conferma. Tiago serve Juanfran sul palo lungo, palla in area dove c’è Adrian, il numero 7 va a esultare sotto la curva popolata dai tifosi spagnoli: adesso la finale parla spagnolo. Si chiude così il primo tempo di Chelsea-Atletico Madrid, gli uomini di Simeone hanno fatto qualcosina di più e il risultato è meritato, i Blues però sono riusciti a trovare spazi per vie centrali e la partita è apertissima.

L’Atletico Madrid parte fortissimo nella ripresa, Mourinho non cambia niente e al pronti-e-via Arda Turan obbliga Schwarzer in corner. Colchoneros che martellano, le maglie strette della difesa londinese tremano ma tengono botta. Mourinho sa che così non si può restitere a lungo e fa scaldare i pezzi pregiati della sua panchina, Eto’o su tutti. Chelsea-Atletico Madrid è in mano agli uomini di Simeone in questa fase, i Blues sembrano sul punto di capitolare ma mai sottovalutare la pellaccia di leoni come Terry, il difensore impegna Courtois su punizione calciata da Willian. Il Chelsea non vuole morire. Fuori Cole e dentro Eto’o, Azpilicueta scala in difesa ora e lo Special One disegna una squadra a trazione anteriore ma a giocare meglio sono sempre gli spagnoli. E’ proprio il neoentrato Eto’o protagonista suo malgrado dopo un quarto d’ora. Difendere non è mestiere del camerunense e lo si vede quando mette giù Diego Costa in area, Rizzoli indica il dischetto e ne seguono momenti convulsi. Una bottiglietta cade vicino al fischietto italiano, il centravanti della nazionale spagnola se la prende comoda e sistema la palla con sadica calma prima di scaraventarla alle spalle di Schwarzer. Silenziati i tifosi Blues, Stamford Bridge è un calderone… pardon un Calderon biancorosso.

David Luiz arringa i suoi tifosi ed è proprio lui a suonare la carica mettendo Courtois nei guai di testa: il palo salva il portierone belga. Simeone manda toglie lo stanco Adrian e mette Garcia, uno dei suoi pretoriani, Mou risponde inserendo al posto di Torres il goleador-amuleto Demba Ba. Neppure lo Special One stasera può cambiare il vento che spinge le vele biancorosse verso una storica finale, a venti dal novantesimo arriva la terza mazzata. Juanfran pesca Arda Turan con un gran cross, il turco di testa manda sulla traversa ma sulla ribattuta non perdona. Ottima la prestazione di Turan, gol meritato così come è meritato il riposo che il Cholo concede a Diego Costa, Sosa al suo posto. Chelsea-Atletico Madrid chiude il sipario anticipatamente, non c’è più gara e ora assistiamo a un monologo colchonero. Ai Blues servono tre gol ma il tempo è poco e le scoppole rendono pesante la corsa. Botta e risposta tre le tifoserie, con i sostenitori ospiti che prendono in giro José Mourinho e il pubblico di casa che interviene a difesa del suo beniamino. Gli attimi conclusivi di Chelsea-Atletico Madrid servono ai Blues per onorare il proprio popolo, tutti all’attacco con cuore ma senza gambe e idee, la Champions League ora è un discorso tra le due della capitale spagnola. Tanti applausi per Simeone e i suoi uomini, un vero e proprio capolavoro questa stagione.

Paolo Bardelli

Nato ad Arezzo nei meravigliosi anni '80, si innamora prestissimo del calcio e non avendo piedi fini decide di scriverlo. Ha lavorato nella redazione del Guerin Sportivo e per tre anni cura la rubrica "Dalla A alla Z". Numerose collaborazioni nel corso degli anni con testate tra le quali tuttomercatoweb.com, ilsussidiario.net e il mensile Calcio 2000. Nel 2012 insieme ad Alfonso Alfano crea tuttocalcioestero.it. E ne è molto orgoglioso.

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