Il Panathinaikos torna a vincere qualcosa dopo il “double” del 2010 mettendo in bacheca la sua diciottesima coppa nazionale; finale a senso unico per il “Trifoglio” che, nel suo vecchio stadio (l’Olimpico di Atene, abbandonato la scorsa stagione a causa dell’eccessivo costo per le boccheggianti casse del club) umilia un Paok in chiara crisi d’identità mettendo in luce anche un gioco divertente.
Il Paok si presenta senza gli squalificati Natcho, Katsouranis e Athanasiadis e ne paga le conseguenze in termini di personalità ed esperienza. Match molto nervoso, spezzettato da tanti falli; l’equilibrio salta al 15’: corner di Abeid, lo svedese Berg colpisce di testa, la palla rimbalza addosso a Insaurralde e torna sul destro di Berg che insacca il vantaggio dei “verdi”. Il Paok non reagisce e rischia di subire il raddoppio: Karelis mette in area, respinta della difesa e destro del croato Pranijc dal limite che Glykos toglie dall’angolino con un bel tuffo. Paok nullo, si sveglia solo dalla mezz’ora e produce diverse un paio di grosse occasioni: dagli sviluppi di un angolo lo slovacco Stoch crossa in area, capitan Salpingidis solissimo a due passi dalla porta colpisce di testa ma la palla si stampa sulla traversa; intorno allo scadere del primo tempo prima un potente destro da fuori area di Kitsiou sfiora il palo poi Stoch dalla linea di fondo mette un pallone morbido in area che, deviato da un difensore, scavalca Kapino e passa a pochi centimetri dalla linea di porta dove Salpingidis arriva di un soffio in ritardo per appoggiare in rete.
La ripresa inizia sulla falsariga del primo, cioè coi verdi subito in avanti e, anzi, ancora più concreti andando in gol dopo cinque minuti: Zeca serve Berg defilato sulla destra, l’ex Psv e Amburgo finge di crossare e invece infila Glykos sul primo palo con un preciso destro. Il Paok è alle corde e il Panathinaikos ne approfitta: prima Karelis crossa dalla sinistra trovando un tiro al volo di destro di Pranijc, poi al decimo minuto da corner ecco l’imperioso colpo di testa di Karelis (interessante punta esterna classe ’92) che firma il tris. Mister Georgiadis inserisce subisce il terzino Lino e il serbo Vukic ma ormai il Panathinaikos ha le mani sulla coppa e la difende con attenzione concedendo solo l’ingenuità di Abeid che commette fallo da rigore su Lino (positivo il suo ingresso in campo), trasformato da Vukic. Il Paok non si avvicina più al gol, è invece Berg a firmare la sua tripletta in solitario contropiede concluso con un preciso mancino sul primo palo (divertente l’esultanza di Zeca che si inginocchia venerando scherzosamente lo svedese).
PAOK-PANATHINAIKOS 1-4 15’, 50’, 87’ Berg (Pan), 55’ Karelis (Pan), 69’ rig. Vukic (Pao)
PANATHINAIKOS 4-3-3 Kotsolis; Koutroubis, Schildenfeld, Triantafyllopoulos, Nano; Pranijc, Mendes, Abeid (75’ Lagos); Karelis (70’ Ajagun), Zeca, Berg (89′ Petric) All. Anastasiou
PAOK 4-2-3-1 Glykos; Skondras (77’ Koulouris), Vitor, Insaurralde, Tzavellas; Kitsiou, Kace, Lazar (59’ Vukic); Lucas (59’ Lino), Stoch, Salpingidis All. Georgiadis