Europa League, ora si fa sul serio: Benfica-Juventus è l’ultima trasferta internazionale per i bianconeri quest’anno. Al Da Luz si giocherà la finale Champions, ora c’è da decidere chi andrà a Torino per l’ultimo atto dell’altra competizione continentale, quella meno importante ma alzarla al cielo sarebbe fondamentale per entrambe le squadre, guarda caso “retrocesse” dalla Champions. Le Aguias dopo le disgrazie dello scorso anno non intendono più lasciare niente per strada, il campionato è già in tasca (clicca qui per saperne di più), ora c’è voglia di primeggiare in Europa. La Vecchia Signora il tricolore non l’ha ancora conquistato, merito di una Roma strepitosa, ma ha dimostrato la sua forza nei confini nazionali. In Champions non è andata bene, molto meglio l’Europa League e la finale che si disputerà allo Juventus Stadium il 14 maggio è un invito appetitoso per una Big che non solleva un trofeo continentale da troppi anni. Calcio d’inizio in un’atmosfera rovente, l’inno della competizione è sommerso dal boato che va volare le Aguias. Inizio da incubo per i bianconeri, calcio d’angolo dopo due minuti, Bonucci si perde Garay e il difensore di testa schiaccia a terra, Buffon ci prova ma la palla termina nel sacco.
Benfica-Juventus entra subito nel vivo, niente fase interlocutoria, i bianconeri ora sono chiamati a segnare, i portoghesi però hanno la situazione in mano e continuano a creare problemi, al decimo a Sulejmani manca la mira giusta. Tevez vuole interrompere il digiuno europeo, ci prova un paio di volte ma non preoccupa Arthur. La manovra bianconera stenta, nessuna palla giocabile per Vucinic, ficcanti invece i portoghesi, impeccabile sotto il profilo tecnico e quello tattico, i primi venticinque minuti sono rossi. Con il trascorrere del tempo gli uomini di Conte si riorganizzano e si portano costantemente nella metà campo avversaria, gara piacevole, al 28esimo prima Tevez e poi Markovic saltano mezza squadra avversaria senza però far male. Meglio Juve in questa fase, Pogba vivace, ma Luisao fanno ben valere fisico ed esperienza sbrogliando tutto senza apprensioni. Aguias che sanno gestire la sfera ma hanno nei piedi di Siqueira e Markovic frecce letali per creare pericolosi improvvisi. Il primo tempo di Benfica-Juventus si chiude con i lusitani meritatamente in vantaggio.
Nessun cambio, in campo però si presenta una Juve diversa. Bianconeri che vogliono il gol a tutti i costi, bella combinazione Vucinic-Tevez dopo tre minuti, il montenegrino però se la allunga troppo. Jesus ora è preoccupato, ai suoi arrivano secondi sul pallone ora, i bianconeri però manca l’ultimo tocco. Arthur vola al minuto 54 sull’incornata di Pogba, bravissimo a dar forza alla palla morbida di Marchisio. Fischia il Da Luz sul capovolgimento di fronte, Perez fa tunnel a Caceres e poi chiede il penalty, l’arbitro fa giocare. Ancora chiamato in causa il portiere delle Aguias, uscita brutta ma efficace su Vucinic. Primo cambio della gara, Almeida al posto di Sulejmai, Jesus nel giro di pochi secondi toglie anche Cardozo, inesistente, dentro Lima. Pure Conte cambia qualcosa, Giovinco prende il posto di un Vucinic in difficoltà. Maxi Pereira provvidenziale, è lui a sbrogliare una situazione pericolosa nata dall’intuizione di Pirlo al 67esimo.
Benfica-Juventus che corre su binari bianconeri nella ripresa, al 72esimo finalmente si interrompe l’astinenza europea di Tevez, palla in mezzo di Asamoah, l’Apache passa in mezzo a tre uomini e infila Arthur sul primo palo. Uno a uno, pareggio che ripaga i bianconeri per un secondo tempo giocato molto meglio del primo, il calo lusitano ne è stato logica conseguenza. La squadra di casa accusa la botta, complice una certa stanchezza, il risultato attuale attuale premia i bianconeri ma è indicativo il fatto che Arthur perda tempo come fosse in vantaggio. Il vento è cambiato, la seconda parte di Benfica-Juventus racconta una storia diversa. Arriviamo agli ultimi dieci minuti, le Aguias rialzano il baricentro e tornano a macinare gioco dopo una fase in apnea, Cavaleiro sostituisce un buon Gomes. Carlito ha fatto il suo dovere, Conte lo fa uscire e manda dentro Osvaldo.
Le mosse di Jesus danno i loro frutti a sette dal novantesimo: velo di Cavaleiro e Lima, altro neoentrato, fa esplodere di gioia lo stadio con un tiro da cineteca. Benfica-Juventus non annoia, adesso sono i rossi a cercare il colpo del ko, Markovic fa tremare Buffon con un diagonale che esce di un soffio. Arthur determinante al minuto 88 su Marchisio, solo soletto in area dopo uno svarione difensivo. Tre di recupero, Chiellini svirgola malamente una ghiotta occasione, pericoloso allo scadere anche Cavaleiro, murato da Caceres. Benfica-Juventus termina due a uno, risultato che tiene il discorso più che aperto il discorso qualificazione. Allo Juventus Stadium le Aguias potranno giocare per il pari ma il margine di un solo gol non consente calcoli.