Real Madrid-Bayern Monaco 1-0 – Decide Benzema: Guardiola k.o. al Bernabeu

REAL MADRID-BAYERN MONACO 1-0 – Il Bayern costruisce gioco; il Real crea occasioni da gol. Il Bayern conduce le danze; il Real lascia il pallino in mano agli avversari e, in contropiede, mette spesso a soqquadro la difesa ospite. Il Bayern non segna; il Real la butta dentro e vince. Successo sudato, sofferto e fortemente voluto del Real Madrid di Carlo Ancelotti, decisamente più concreto di un Bayern che, negli ultimi quindici metri, è mancato di mordente. Ottima la prova offerta in fase difensiva dagli spagnoli, con Ramos e Pepe che non hanno sbagliato un colpo. Molto bene anche Xabi Alonso (che si è sacrificato spesso con costrutto) e Benzema, autore di una prova convincente al di là del gol realizzato. Nel Bayern, invece, sono mancati alcuni uomini cardine. In primis, Franck Ribery, decisamente fuori partita e mai realmente pericoloso. Male (molto male) Rafinha, sottotono  Schweinsteiger, mentre Mandzukic, stretto nella morsa dei centrali difensivi madridisti, ha offerto una prova generosa ma poco efficace. Discutibile la scelta di lasciare in panchina Muller, uomo in grado di creare scompiglio sulla trequarti, zona del campo dove il Bayern – complice anche gli uomini schierati da Guardiola in mezzo al campo – è mancato decisamente d’inventiva e rapidità. Il discorso qualificazione resta aperto. Ma battere questo Real, solido dietro, abile nel ripartire e dotato di una qualità infinita dalla metà campo in avanti, non sarà semplice. Guardiola avvisato, mezzo salvato.

PRIMO TEMPO – Ancelotti opta per Isco al posto dell’acciaccato Bale, con Di Maria che agisce largo a destra e CR7 sul lato opposto. Guardiola, invece, torna al 4-1-4-1 (o 4-3-3) e ripropone Lahm in mediana supportato da Kroos e Schweinsteiger ai fianchi. L’avvio di partita rispecchia fedelmente le attese della vigilia: il Bayern domina nel palleggio, pressa alto e, spesso, riesce a riconquistare palla nella metà campo merengues; il Real, invece, attende l’avversario nella propria metà campo e, faticosamente, prova a ripartire in contropiede. Primo squillo del Bayern al quinto, il tiro di Kroos, servito da un pimpante Robben, viene respinto da Coentrao. I bavaresi insistono e dominano la scena. Al dodicesimo, primo brivido per Casillas: il tiro di Robben, leggermente deviato da Ramos, termina di poco a lato; dal conseguente corner, Mandzukic colpisce di testa al limite dell’area piccola ma non angola bene, favorendo la comoda presa del portiere spagnolo. Sei giri di lancette ed è ancora la squadra di Pep a sfiorare il gol: Rafinha la mette in mezzo per Mandzukic che, di testa, fa da sponda per l’accorrente Kroos, autore di un violento tiro respinto da Ramos al limite dell’area piccola. Domina il Bayern, ma è il Real, alla prima occasione utile, a sbloccare il match: Coentrao brucia uno spaesato Boateng (poco aiutato da uno sbilanciatissimo Rafinha), entra in area e mette in mezzo per Benzema, che insacca di piatto a porta praticamente sguarnita.

Il Bayern accusa il colpo. Passano solo sessanta secondi ed è Cristiano Ronaldo a mettere in allarme la retroguardia tedesca, la conclusione del lusitano, però, è centrale e non impensierisce Neuer. Altro ficcante contropiede dei Blancos dopo pochi minuti, ma Di Maria conclude l’azione con un tiro centrale, facilmente neutralizzato dall’attento Neuer. Tre giri di lancette e la squadra di Ancelotti sciupa una ghiottissima chance per raddoppiare: Benzema mette in mezzo dalla fascia sinistra, Cristiano Ronaldo – forse tradito dal rimbalzo non pulitissimo del pallone – colpisce male di piatto destro e la sfera termina alta sopra la traversa. Il Bayern si rende pericoloso sugli esterni, con Ribery e Robben che spesso saltano gli uomini in maglia merengues, ma la porta di Casillas non corre rischi significativi, grazie anche all’ottimo avvio di partita di Ramos e Pepe. Il Bayern insiste e, nell’arco di centoventi secondi, crea due grattacapi alla retroguardia merengues; il tiro di Robben, ribattuto da Xabi Alonso, e la conclusione di Lahm, terminata sull’esterno della rete, non sporcano i guantoni di Casillas. Il Real, però, quando riparte fa male. A cinque minuti dal termine della prima frazione, Di Maria, lasciato colpevolmente solo dalla disattenta retroguardia bavarese, calcia malamente di mezzo esterno sinistro e fallisce una nitidissima palla-gol all’interno dell’area piccola.

SECONDO TEMPO – Avvio di ripresa a tinte Blancos. Due giri di lancette ed è Cristiano Ronaldo, con un bel destro ad incrociare sul secondo palo, a costringere Neuer ad una difficile deviazione in angolo. Il Bayern reagisce, fa tutto molto bene fino alla trequarti ma fatica maledettamente negli ultimi venti metri. Il Real, nonostante prediliga il gioco in verticale e le ripartenze, gioca un calcio più propositivo, fa girare decisamente meglio la palla e, soprattutto, riesce a mettere in difficoltà il Bayern pressando alto i portatori di palla bavaresi. Dopo un quarto d’ora privo di occasioni da gol, Robben accende il match con una bella serpentina, chiusa con un tiro centrale dal limite dell’area che non impensierisce Casillas. Guardiola prova a cambiare le sorti del match ed opera il primo cambio: fuori lo spento Rafinha, dentro Javi Martinez e conseguente spostamento di Lahm nell’antico ruolo di terzino destro. Ma è il Real, al minuto sessantasette, a sfiorare il gol con Cristiano Ronaldo, autore di un velenoso sinistro che costringe Neuer ad una difficile deviazione in bagher. Centoventi secondi ed è il Bayern a sfiorare il gol del pareggio, Mandzukic, però, non riesce a deviare per un soffio un cross di Dante proveniente dalla sinistra.Girandola di cambi nello spazio di pochi minuti: Guardiola richiama Schweinsteiger e Ribery (decisamente deludenti entrambi), inserisce Muller e Gotze, e torna al 4-2-3-1 dei tempi di Heynckes; Ancelotti, invece, sostituisce l’infortunato Pepe (autore di un’ottima prova) e il convalescente Cristiano Ronaldo, e butta nella mischia Varane e Bale.

Grande palla-gol per il Bayern a dieci minuti dal termine del match, il tiro di Muller, giunto al termine di una bella azione palla a terra in velocità, non inquadra lo specchio della porta a causa della deviazione di Varene. E’ assedio bavarese. Tre giri di lancette, Gotze riceve palla e calcia di collo pieno all’interno dell’area di rigore, Casillas, però, è bravo a deviare in angolo. Il Real, dopo aver giocato un buon secondo tempo, prova a rendersi pericoloso con le sgroppate di Bale, che mette in difficoltà i terzini del Bayern con la sua arcinota velocità. Episodio dubbio in area di rigore madridista al secondo minuto di recupero: sponda area di Mandzukic per Muller che, ostacolato (involontariamente) da Xabi Alonso, non riesce ad agganciare la sfera; per Webb non ci sono gli estremi per concedere il calcio di rigore, le immagini televisive non chiariscono se, effettivamente, lo spagnolo commetta fallo ai danni del calciatore tedesco. La partita, sull’onda delle proteste bavaresi, termina con la vittoria del Real, meno facitore di gioco ma, a conti fatti, decisamente più pericoloso negli ultimi quindici metri. Risultato insidioso per i bavaresi, che, all’Allianz, dovranno fare due reti per passare il turno. E a questo Real, decisamente solido dietro, non sarà affatto facile.