ATLETICO MADRID-CHELSEA 0-0 Finisce a reti bianche la intensa sfida del Calderon, contraddistinta dal tatticismo esasperato di Mou e dalla solita prova generosa dei Colchoneros. L’Atletico, ai punti, avrebbe decisamente meritato di portare a casa i tre punti, anche se di vere occasioni da gol se ne sono viste poche. Merito, va detto, dall’impostazione tattica adottata da Mou, che è sceso in campo per strappare il pareggio ed è riuscito nell’intento, adottando un catenaccio dal sapore antico, con dieci uomini dietro la linea della palla e il solo Torres, davanti, a combattere (raramente) con i centrali avversari. Tutto si deciderà a Stamford Bridge, dove l’Atletico, solitamente avvezzo al contropiede, potrà probabilmente giocare come meglio sa fare. E il Chelsea, a differenza di questa sera, non potrà eternamente aspettare l’avversario. Gli amanti della tattica si son già dati appuntamento per mercoledì prossimo, quando, con ogni probabilità si assisterà ad un’altra sfida a scacchi fra Mou e Cholo. E pazienza se, come avvenuto stasera, lo spettacolo non sarà di qualità sopraffina.
PRIMO TEMPO – Avvio di partita di chiara marca biancorossa. La squadra del Cholo, come di consueto, pressa a tutto campo, ma il Chelsea riesce a fare buona guardia e, di fatto, non corre alcun rischio. Il tram tram dei primi quindici minuti è del tutto evidente: Atletico Madrid sbilanciato in avanti, Chelsea arroccato dietro. Brutta tegola per i Blues al sedicesimo: Cech devia sopra la traversa un insidiosissimo angolo dalla destra di Diego, cade male ed è costretto ad abbandonare il terreno di gioco a causa di un brutto infortunio alla spalla; al suo posto entra Schwarzer, al secondo gettone in Champions alla veneranda età di quarantadue anni. I Colchoneros fanno la partita, ma è il Chelsea, al ventesimo, ad andare vicino al gol con Cahil, l’arbitro, però, blocca tutto per un fallo di Mikel ai danni di Courtois. Grande occasione al ventottesimo per gli uomini di Mou, autori di una ficcante ripartenza vanificata dalla pessima conclusione di Ramires.
Due giri di lancette e l’Atletico si rende pericoloso dalle parti di Schwarzer, il colpo di testa di Raul Garcia, però, termina abbondantemente alto sopra la traversa. I padroni di casa insistono. Al minuto trentatré, superba conclusione dai venticinque metri da parte di Mario Suarez che costringe Schwarzer alla deviazione in corner; l’arbitro, inspiegabilmente, non ravvisa la deviazione del portiere australiano e non concede il calcio d’angolo. Brivido in area di rigore Blues al quarantesimo: Juanfran la mette in mezzo, Diego Costa – dopo una spizzata di testa da parte di Cahill – calcia al volo in direzione della porta di Schwarzer, ma Azpilicueta respinge il tiro con il corpo. Nei minuti di recupero ci prova Diego, autore di un tiro potente (ma centrale) da fuori area che non impensierisce più di tanto il portiere avversario. Si va al riposo sullo 0-0, anche se, ai punti, gli uomini del “Cholo” avrebbero meritato ampiamente il vantaggio. Di vere occasioni da gol, però, neanche l’ombra.
SECONDO TEMPO – Chelsea più aggressivo nei primissimi istanti della ripresa. Al secondo minuto, Lampard, fino a quel momento totalmente inesistente, scocca un tiro dalla media distanza, Courtois fa buona guardia ed acciuffa la sfera. L’Atletico si ricompone e torna a dominare l’incontro. Brivido per Schwarzer al decimo, costretto a respingere con i pugni uno spiovente dalla destra di Gabi e poi, sul prosieguo dall’azione, bravo a neutralizzare una conclusione di Diego. Il match entra finalmente nel vivo. Passano solo centoventi secondi ed è il Chelsea a rendersi pericoloso con Torres, autore di un bel spunto sul lato sinistro, chiuso con un destro a giro centrale che non mette in difficoltà Courtois. Atletico pericoloso sul ribaltamento di fronte, la conclusione di Diego, però, non inquadra lo specchio per una questione di centimetri. Il brasiliano, autore di una prova più che discreta, abbandona il terreno di gioco al quarto d’ora in favore di Arda Turan, al rientro dopo un periodo d’assenza per infortunio.L’ingresso in campo del turco dà vivacità ed estro alla fase offensiva dei colchoneros, complice anche l’accentramento di Raul Garcia, spostato nel ruolo di seconda punta in appoggio a Diego Costa.
L’Atletico domina, arriva agevolmente sulla trequarti Blues, ma non riesce ad incidere negli ultimi venti metri. Padroni di casa vicini al gol ad un quarto d’ora dal termine con Gabi, autore di una punizione velenosa che costringe Schwarzer ad una difficile deviazione in angolo. Centoventi secondi ed è ancora Atletico: Juanfran crossa dalla destra, Raul Garcia sovrasta Azpilicueta, ma il colpo di testa non inquadra lo specchio della porta. E’ sempre Raul Garcia, al minuto ottantaquattro, a rendersi pericoloso con un colpo di testa a palombella, susseguente ad un vellutato assist di Sosa, che termina alto di poco sopra la traversa. Il finale del Calderon è assolutamente vibrante. A due dal termine, Cahill è provvidenziale nell’anticipare Diego Costa, che si sarebbe trovato solo davanti a Schwarzer, mentre sul ribaltamento di fronte Torres guadagna un calcio di punizione dal limite dopo aver messo a soqquadro la retroguardia locale; David Luiz si incarica dell’esecuzione, ma il tiro termina alto sopra la traversa. Buona chance per gli uomini del Cholo al primo minuto di recupero: Gabi mette in mezzo per Diego Costa, che stacca di testa ma non angola bene e favorisce l’intervento di Schwarzer. Nelle ultime battute è il Chelsea a provare a fare il colpaccio, la porta di Courtois, però, non corre rischi significativi. Finisce 0-0: a Stamford Bridge, c’è da scommetterci, sarà battaglia.