La quindicesima giornata del Final 2014 incorona – momentaneamente, in attesa del Gimnasia – un nuovo leader: il River Plate di Ramón Díaz che, grazie alla vittoria casalinga contro il Vélez (oramai fuori dai giochi per il titolo), scavalca Estudiantes e Colón, reduci da due 0-0 contro Rosario Central e Belgrano. Ottimo esordio per Martín Palermo sulla panchina dell’Arsenal che sconfigge per 3-1 il Lanús allontanandolo definitivamente dalla lotta per il campionato. Altra battuta d’arresto per l’Argentinos del Bichi Borghi, l’inferno è assai vicino. Infine successo in extremis del Boca in casa del Tigre: a decidere la sfida un golazo di Riquelme. Stasera il Gimnasia proverà ad agganciare il River contro un All Boys in cerca di punti salvezza. Scontro diretto per la permanenza anche a Mendoza tra Godoy Cruz e Atlético Rafaela.
Colón-Belgrano 0-0 [21.00 ora italiana]
Domina la noia. Il Sabalero accumula un altro punto in chiave promedio e, nonostante questo rallentamento casalingo, rimane a contatto con la vetta. Il River – che ha scavalcato il Colón in questa giornata – dista solo un punto. Sognare ancora non costa nulla.
Argentinos Juniors-Racing Club 0-1 (89′ De Paul) [22.00 ora italiana]
Rodrigo De Paul, il numero dieci dell’Academia, risolve il rompicapo di una partita che nessuna delle due squadre sembrava voler vincere. Una giocata estemporanea del giocatore di maggior classe tra i ventidue in campo. De Paul supera la retroguardia dell’Argentinos con assoluta naturalezza e infila Nereo Fernández. Respira il Racing mentre l’Argentinos cade a picco verso la B.
Arsenal Sarandí-Lanús 3-1 (57′, 67′ Caraglio, 85′ Braghieri; 92′ Santiago Silva) [22.00 ora italiana]
Non stecca all’esordio Martín Palermo. Si potrebbe definire quasi titanica la prestazione de los del Viaducto: un sonoro 3-1 che spegne le ambizioni nazionali della formazione di Barros Schelotto e riaccende gli entusiasmi dell’Arsenal che tenta di risalire la china per quanto sia possibile e, nel frattempo, abbandona l’ultima piazza della Primera. Una doppietta – sensazionale la prima rete – di Caraglio e un colpo di testa nel finale di Braghieri spazzano via il Granate che, allo scadere, perviene all’inutile gol della bandiera con Silva.
River Plate-Vélez Sarsfield 1-0 (30′ Téo Gutiérrez) [23.15 ora italiana]
Triplice fischio finale dell’arbitro. Il Monumental esplode di gioia come non succedeva da anni. Gli hinchas del Millo sanno bene che questo è il semestre giusto per tornare sul tetto d’Argentina dopo tanti anni di sofferenze culminati con la clamorosa retrocessione nella B Nacional del 2011.
Questo sembra essere l’anno giusto per vari motivi. Tra tutti: con questo successo ai danni del Vélez (che dice addio ai sogni di gloria), il River ha raggiunto le sei vittorie consecutive in casa senza subire gol. Dato che non ripeteva dall’ultimo trionfo nel Clausura 2008. Proprio la grande solidità difensiva è il punto di forza di una formazione compatta che davanti può contare sull’estro, la fantasia e i gol dei vari Lanzini, Téofilo Gutiérrez e Cavenaghi. A dire il vero, in avanti gli uomini di Ramón Díaz peccano di concretezza ma nelle ultime giornate un Téo in gran spolvero si è messo la squadra sulle spalle e punta dritto alla conquista del titolo. Finalmente, il River è tornato.
Tigre-Boca Juniors 0-1 (90′ Riquelme) [2.30 ora italiana]
Al Tigre manca cattiveria sotto porta, al Boca Juniors mancano le idee per arrivarci. Lo 0-0 era il risultato più probabile, che rispecchiava in pieno l’andamento del match. Però, quando in campo puoi permetterti di schierare un giocatore di nome Juan Román Riquelme, che è sinonimo di classe e fa rima con genio, tutto cambia. Anche all’ultimo respiro. Destro di un’eleganza violenta che bacia il palo e batte Javi García. Non festeggia Riquelme (fischiato dal pubblico), per l’affetto che lo lega alla squadra di Victoria ma il colpo è duro da digerire per i locali. Il Boca con questo successo entra tra le formazioni che disputeranno la prossima Copa Sudamericana. Si tratta dell’ultimo obiettivo raggiungibile.
(foto tratta da olé.com.ar)